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COINBASE BEAR

Avvoltoi su QUESTE AZIONI CRYPTO: previsioni in ribasso per un vizio di pancia

Per gli analisti di Wall Street c'è un gigantesco caso bear su Coinbase.

Le azioni Coinbase sono state il titolo crypto che ha stupito in negativo nel corso degli ultimi giorni. Dopo trimestrali non da urlo – ma forse punite eccessivamente da Wall Street – sono arrivate anche una serie di revisioni dei target e degli outlook da parte delle principali banche d’affari e anche da parte dei principali analisti del settore azionario americano.

Risposte forse di pancia che non tengono conto – questa è la tesi che sostiene chi vi scrive – della struttura particolare del mercato crypto e di quanto siano dipendenti i ritorni di breve di Coinbase da una serie di questioni che sono al di fuori del suo controllo. E, aggiungo, di fronte a outlook di lungo periodo che sembrerebbero essere invece più che rosei.

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Coinbase: a Wall Street è un fuggi fuggi

O meglio, è un fuggi fuggi tra gli analisti, che come spesso accade sono in realtà di bocca larga e di tasche strette, dato che molto raramente si prendono la responsabilità economica di quanto affermano. Ci sono diverse previsioni che sono state riviste al ribasso e nello specifico:

Analista/bancaPrimaDopo
JPMorgan276$215$
Barclay’s359$352$
CFRA335$325$
BoA383$369$

Non sono le uniche a essere state riviste al ribasso, dato che in un’analisi più compiuta si è espressa anche Compass Point, che si è guadagnata la prima pagina di tutti i giornali che si occupano di analisi azionaria e più in generale di finanza, dopo aver portato il consiglio sul titolo da tieni a vendi.

Un’analisi che però – e chi vi scrive se ne assume tutte le responsabilità – in realtà non coglie granché dell’effettiva modalità di business di Coinbase.

  • Ci si aspetta un trimestre fiacco

Sotto il piano dei volumi? Probabilmente sì, dato che l’estate è da sempre caratterizzata da volumi più bassi anche tra i retail e che dunque con minori profitti per gli exchange. Nulla di nuovo dunque e nulla che dovrebbe giustificare una revisione al ribasso dei prezzi, dato che la stagionalità del business dei broker e degli intermediari è fatto noto.

  • Competizione su stablecoin

Coinbase deve una percentuale importante dei suoi ricavi all’accordo con Circle, che le permette di incassare quasi 1 miliardo l’anno – o almeno tanto è fruttata nel 2024.

Non capiamo sinceramente che tipo di competizione sia arrivata in questo comparto: Coinbase ha potere di vita o di morte – o quasi – su USDC di Circle, società sulla quale in pochi si stanno però facendo delle domande.

I progetti di PayPal non stanno andando granché bene – o comunque non sono in grado di impensierire il dominio di USDC nel mondo delle stablecoin regolamentate. E allo stesso tempo abbiamo anche un’espansione importante di questo comparto – che, ripetiamo, è molto redditizio più per Coinbase che per Circle – e che porterà a casa una fetta sempre più grossa di business.

Certo, c’è la questione rendimenti bond e futuro tagli ai tassi. Ma anche questa è una vicenda che si conosceva da tempo e che non capiamo perché sia finita su analisi hic et nunc.

Reazione di pancia?

Il nostro non è un invito a investire in azioni $COIN, ma piuttosto una fotografia di quanto siano volubili gli umori a certe latitudini, in particolare quelle di New York. Umori volubili che ricordano un po’ quelli del mercato crypto, nonostante ci si aspetterebbe qualche ragionamento in più.

Continueremo a seguire sia qui, sia sul Canale Telegram VIP le vicissitudini dei migliori titoli del settore crypto.

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