Si MUOVE qualcosa su $PUMP: il token di PumpFun potrebbe STUPIRE

Negli ultimi giorni il token $PUMP, recentemente introdotto sui mercati dalla piattaforma di scambio memecoin PumpFun, ha sovraperformato gran parte delle altre monete crypto. Negli ultimi 7 giorni la risorsa è cresciuta del 33%, mentre asset come BTC ed ETH hanno perso rispettivamente il 3,8% e il 6,4%. C’è comunque da ammettere che nella seconda metà del mese di luglio $PUMP aveva perso gran parte del suo valore iniziale e che anche con questo rialzo siamo sotto alla quotazione listing.

Ad ogni modo rimane comunque una prova di forza notevole, verosimilmente legata a qualche rumors di cui si vocifera su crypto Twitter. In ballo ci sono alcune questioni, che potrebbero aggiungere utilità e portare nuova domanda alla moneta, così come allo stesso tempo è possibile che venga aggiunto un fattore importante di diluizione. In ogni caso, ci sarà da divertirsi sui mercati. Ecco tutto quello che sappiamo fino ad ora.

PumpFun rilascia dashboard per le revenue: i buyback diventano pubblici

Fino a poco fa si sapeva che alcuni indirizzi legati direttamente alla piattaforma PumpFun, avevano riacquistato porzioni del token $PUMP sui mercati, come buyback per contribuire a ridurre la pressione di vendita della crypto. La community si è subito mobilitata per individuare il flusso degli acquisti, seguendo giorno dopo giorno le varie transazioni on-chain

Da qualche ora però, queste operazioni sono diventate di dominio pubblico, dopo che la stessa PumpFun ha rilasciato una dashboard con cui poter monitorare i vari buyback, che fino ad ora hanno avuto un andamento instabile. Secondo quanto emerso, negli ultimi 6 giorni la proprietà ha impiegato 8.740 SOL per acquistare $PUMP, per un controvalore di $1,45 milioni.

Non parliamo di cifre così impattanti, visto e considerando l’ampia capitalizzazione e profondità della moneta. Dal lancio della crypto sono stati spesi complessivamente $22,7 milioni per i buyback, rimuovendo circa lo 0,41% della supply di $PUMP dalle borse speculative.

Non sono numeri che fanno la differenza) come invece potrebbe essere il caso di Hyperliquid), ma sono comunque un ottimo strumento per attirare l’attenzione dei polli, di cui questo mercato è ampiamente popolato. Questa notizia è dunque molto positiva, ma ci sarà da vedere fin dove potremmo spingerci con questi buyback, essendo le revenue della piattaforma in down da ormai diversi mesi.

PumpFun cerca un modo per ridare vigore ai volumi sul protocollo

I più sul pezzo sapranno sicuramente che PumpFun non vive di buona salute dopo che la piattaforma rivale BonkFun si è presa di prepotenza lo scettro di miglior launchpad del mondo crypto, almeno in termini di volumi di scambio. Dai primi di luglio, questo competitor ha attirato gran parte dell’attenzione dei traders, conquistando una fetta importante di marketshare.

Pensate ad esempio che nelle ultime 24 ore su PumpFun sono stati lanciati 5.362 tokens, mentre su BonkFun ne troviamo 18.099, oltre il triplo. Non serve specificare che meno token lanciati significa anche meno volume, e che meno volume significa meno revenue. Ed infine, meno revenue vuol dire anche meno fondi destinati al buyback di $PUMP,

BonkFun attualmente gestisce più del quadruplo dei volumi, con $130 milioni registrati nelle ultime 24 ore contro i $30 milioni di PumpFun. Numeri lontanissimi dal periodo di massimi splendore nel 2024, dove gli scambi erano molto più consistenti e c’era un entusiasmo ben maggiore per questo protocollo

C’è qualche novità nell’aria: ecco come riacciuffare dominance

È chiaro che, se PumpFun vuole recuperare la sua posizione da leader nel mercato memecoin, deve necessariamente inventarsi qualcosa per spingere gli utenti a tornare a negoziare sulla propria interfaccia. Si vocifera di una grande novità in vista, che dovrebbe essere rilasciata già questa settimana, come riportato da “Alon”, uno dei co-fondatori della piattaforma.

Secondo alcuni utenti, questa novità in arrivo riguarda un programma incentivi, che premierebbe i volumi generati su PumpFun con una reward pagata in $PUMP. In particolare, un analista avrebbe scoperto come l’SDK ufficiale del protocollo sia stato aggiornato di recente per includere una funzione amministrativa che permette di impostare i parametri di un programma di ricompense, tra cui il numero di token $PUMP da distribuire ogni giorno, tracciando i volumi generati da ogni indirizzo.

Non è comunque una notizia confermata e non sappiamo se effettivamente verrà implementata da PumpFun, o se era solo un test. Dovremmo attendere questa settimana per scoprire se i rumors sono confermati, e se il mercato prenderà eventualmente con entusiasmo questa decisione. Ci sono però alcune riflessioni da fare a tal proposito.

Il programma incentivi è bullish per $PUMP?

Tecnicamente no. Un programma incentivi di questo tipo è assolutamente una favolosa notizia per chi fa trading di memecoin, poiché gli consente di ottenere un premio aggiuntivo sulla base della propria attività. Per gli holders di $PUMP un pò meno perché così facendo si va inevitabilmente a creare maggiore pressione di vendita sull’asset, che verrà probabilmente scaricato dagli utenti non appena ricevute le reward.

Allo stesso tempo però, con più volumi la piattaforma avrebbe più possibilità di effettuare buyback sostanziosi, contribuendo alla narrativa della “scarsità digitale”, così tanto amata dai newbies. E non dimentichiamoci che la maggior parte degli stakeholders di PumpFun, riguarda utenti che non hanno un grande quoziente intellettivo, visto che parliamo di traders di memecoin, storicamente in perdita rispetto al banco.

Ci sarà dunque da vedere come il mercato prenderà questa notizia, fermo restando che deve essere confermata. Da un punto di vista più razionale, PUMP dovrebbe accusare il colpo a livello speculativo, mentre secondo una logica più emotiva e da bull-post, ci potrebbe essere un rally inaspettato. Monitoriamo la situazione e tenetevi pronti per fare affari su questo mercato, se davvero questa storia dovesse prendere una piega bullish.