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Wells Fargo avvisa: arriva la crisi! Quali effetti su Bitcoin e crypto?

Non sono belle previsioni. Ma non è detto che affosseranno il mercato.

Wells Fargo, una delle più importanti banche statunitensi, ha pubblicato un nuovo report che parla dell’outlook per l’economia USA e per il dollaro. Entrambe sono questioni che riguardano molto da vicino anche Bitcoin e il mondo crypto. Non sono previsioni positive per gli USA e per USD -e sono state confermate, dicono da Wells Fargo, dalla revisione delle assunzioni al ribasso (della quale abbiamo già parlato sul nostro canale Telegram VIP) e da uno stato dell’economia che per Wells Fargo è sempre più simile a una stagflazione.

Previsioni negative, pertanto, che dovremo cercare prima di comprendere nella possibile (o meno) affidabilità. E poi coniugare anche nella lettura dello scenario su Bitcoin e crypto che stiamo cercando di realizzare.

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Stagflazione: Wells Fargo invita tutti a prepararsi

Wells Fargo dice che non c’è nessuna gioia nell’avere ragione quando le previsioni sono negative. Il gruppo aveva creduto sempre poco alla possibilità di vedere un’economia USA ancora forte e capace di superare non solo le questioni che ci trasciniamo tutti dietro da tempo, ma anche le nuove sfide poste dai dazi.

Abbiamo coperto alcuni aspetti anche nell’ultima live sul nostro Canale YouTube

I dati migliori delle aspettative durante l’estate non ci hanno mai convinto. Non c’è gioia nell’avere ragione su risultati negativi, ma le recenti revisioni al ribasso delle assunzioni e i dati più fiacchi sono più in linea con lo shock leggermente stagflazionario che è stata la nostra convinzione di lungo termine durante tutto quest’anno. In altre parole, le nostre previsioni non sono cambiate, e le riteniamo sempre più affidabili.

Quali previsioni? Quelle di una stagflazione media (e non troppo feroce), con crescita ridotta o azzerata e prezzi che continueranno a crescere sopra il target del 2%. Se sull’inflazione difficile da tenere a bada Wells Fargo è d’accordo con le previsioni di Fed, per quanto riguarda la crescita la banca USA sembrerebbe essere leggermente più negativa.

  • Incertezza

Il gruppo bancario fa notare anche che l’incertezza sta giocando contro la robustezza dell’economia. I responsabili degli acquisti in particolare sembrerebbero essere più preoccupati del resto degli attori economici, cosa che si traduce in un’economia infiacchita e incapace di reagire. La cosa è confermata da ISM Manufacturing Index e anche dall’indice relativo ai servizi, che si sono confermati come più deboli del previsto.

Incertezza testimoniata anche dal mercato del lavoro: sono stati rivisti i dati delle assunzioni di maggio e giugno, che sono praticamente a zero, e con quelli di luglio che sono tutto fuorché entusiasmanti.

Per Wells Fargo 3 tagli da qui a fine anno

Wells Fargo ritiene comunque che ci saranno 3 tagli da qui a fine anno, uno per meeting del FOMC rimasto. È una convinzione che condivide anche con gli operatori di mercato, con Fed che si avvicinerà ad una politica monetaria neutrale per poi attendere nuovi dati nel 2026.

Si tratterebbe di uno stimolo – o comunque di un’uscita dal territorio restrittivo che potrà avere come effetti principale un ulteriore indebolimento del dollaro.

Secondariamente, gli asset risk on potrebbero beneficiarne, per quanto i mercati sembrino aver già prezzato questa eventualità.

Bitcoin e crypto

Più volte abbiamo scritto proprio su queste pagine che avremmo volentieri evitato uno scenario con stagflazione. Riteniamo che la lettura di Wells Fargo sia credibile, per quanto sia difficile capire cosa intendano con moderata stagflazione.

Se con questo si intende che ci sarà una crescita rallentata e un’inflazione comunque non a zero, siamo d’accordo. Sarebbero però qualcosa di utile più per fare titoli di giornali che per preoccuparsi senza soluzione di continuità.

Saremmo al confine tra soft landing e leggera recessione, in uno scenario che comunque non è così pessimo – e che tenendo conto anche dei dazi – è forse il meglio che possiamo aspettarci.

Bitcoin e crypto potrebbero venirne fuori senza troppe preoccupazioni e senza correzioni. E se invece lo scenario dovesse rivelarsi come leggermente migliore di quello previsto da Wells Fargo…

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