Fluid, innovativo protocollo DeFi che porta il lending crypto ad una nuova dimensione di efficienza, sta per compiere un passo molto importante. Ieri nella propria sezione di governance, il COO del progetto ha pubblicato una proposta di governance che parla di incentivare la domanda del token $FLUID attraverso il lancio di un programma buybacks.
Già da qualche giorno si parlava in un possibile modello di revenue sharing ai propri holders, ma adesso è arrivata una proposta concreta che potrebbe aggiungere un fattore rialzista ai fondamentali della criptovaluta. Se approvati, i buybacks partiranno da inizio ottobre. Sul piatto ci sono 3 scenari distinti.
Fluid token: ottima piattaforma ma il token non è strettamente necessario
Come ogni protocollo DeFi che si rispetti, anche Fluid presenta questo scomodo dualismo, a cui purtroppo noi degen siamo ormai abituati. Da un lato c’è il protocollo, una vera e propria bomba per i vantaggi che presenta lato utente. La piattaforma ha già avuto un successo straordinario: in pochi mesi ha raggiunto un TVL di $1,3 miliardi, affermandosi come uno dei maggiori DEX e money market dell’intero settore.
La sua feature principale è che riesce ad unificare la liquidità su più fronti utilizzando il concetto di “debito intelligente”. In pratica utilizza gli stessi fondi sia per facilitare il trading su exchange decentralizzato, sia come collaterale per le operazioni di borrow.

Dall’altra parte invece c’è il token $FLUID, moneta con una capitalizzazione di $266 milioni e solo il 40% del circolante sbloccato. All’interno dell’omonimo ecosistema serve come valuta di governance, per votare alle varie iniziative proposte, e come cuscinetto di liquidità per proteggersi dalle insolvenze, anche dette “bad debt”.
Non che non sia uno scopo nobile, ma la sua utilità non è così accattivante da poter giustificare un forte interesse da parte della domanda. Ergo, gli utenti non sono particolarmente incentivati ad acquistarlo, perchè non ci sono incentivi economici nel farlo. La moneta soffre di una certa inflazione,e non ha grossi driver rialzisti, se non il successo della piattaforma stessa che si può ripercuotere positivamente nelle quotazioni.
La proposta per abilitare i buybacks
Attivando i buybacks, ossia meccanismi in cui il team della piattaforme Fluid si impegna a riacquistare il proprio token per “toglierlo” temporaneamente dalla circolazione, andando a creare un primo incentivo bullish. Solo negli ultimi 30 giorni la piattaforma ha ospitato volumi di trading per oltre $16 miliardi, raccogliendo commissioni che portano le stime di revenue annuali complessive a circa $10 milioni.

Parte di questo denaro, secondo quanto proposto ora dal team del protocollo nell’apposita sede, potrebbe a breve essere impiegato per sostenere i buybacks. Si stima anche che nei prossimi mesi i guadagni di Fluid aumenteranno, tanto da portare a fine anno le revenue a $30 milioni, aumentando di conseguenza anche l’impatto degli acquisti sul mercato.
Sottolineiamo come, anche riuscendo nell’obiettivo, questi numeri non sarebbero così grossi da cambiare realmente qualcosa dal punto di vista economico. In fondo, anche comprando sul mercato con tutti i $30 milioni, non sarebbe nulla in confronto ad una moneta che genera $3 milioni di volumi al giorno.
Come diciamo sempre, quello che realmente cambia grazie ai buybacks è la percezione degli investitori, che si sentirebbero più “confident” a comprare questo token perché c’è una nuova narrativa da cavalcare.
3 possibili scenari per i buybacks di $FLUID
La proposta è in fase di votazione, e se approvata all’unanimità, sarà ufficialmente implementata a partire dal 1° ottobre, con un periodo di “prova” per 6 mesi per valutare l’efficacia dell’iniziativa. Le opzioni disponibili sul tavolo sono tre, ma solo una verrà selezionata in base ai feedback e alle votazioni della community.
- Primo scenario
Descritto come “Dynamic Buyback Based on FDV”, si propone di utilizzare il 100% dei ricavi per acquistare periodicamente il token $FLUID, ma solo se l’FDV (capitalizzazione completamente diluita) è inferiore a $0,5 miliardi. Se l’FDV è superiore a questa soglia, l’entità del buyback diminuisce.
Per la cronaca, ora siamo a $0,67 miliardi di FDV, quindi per avere il 100% dei buyback il prezzo dovrebbe scendere un pò. È una strategia che punta a supportare il token quando appare sottovalutato.
- Secondo scenario
Questa si basa sul modello “30-Day TWAP Buyback”. Semplicemente, si effettuano buyback solo se il prezzo medio di $FLUID è inferiore alla media degli ultimi 30 giorni. Se il valore è superiore, non avviene nessun riacquisto. Qui si punta ad acquistare nei momenti di debolezza del trend per risollevare il grafico.
- Terzo scenario
Il modello finale, chiamato “Fixed Buyback + Treasury Allocation”, è un ibrido dei primi due. Quando il prezzo del token è in crescita, i buybacks sono minimi e la maggior parte delle revenue viene risparmiata sulla treasury. Quando invece il mercato è al ribasso, si calcolano gli acquisti sulla base del FDV.
Considerazione su queste proposte e sul futuro del token $FLUID
Tutte e 3 le proposte sono molto interessanti perché puntano ad implementare un meccanismo più efficace dei classici buybacks “incondizionati”, che come una sorta di PAC acquistano ad ogni condizione. Ad ogni modo, queste condizioni limitano poi effettivamente l’impatto sul mercato degli acquisti perchè non si va così ad utilizzare sempre il 100% delle revenue, ma solo una parte.
Comunque vada, qualunque proposta sarà votata (se ci sarà un esito positivo), crediamo che questi buybacks potranno influire positivamente sulle quotazioni di $FLUID. Molto dipenderà anche dai risultati del protocollo, che comunque al momento sembrano veramente promettenti. Rimaniamo dunque fiduciosi sul futuro speculativo della moneta.
Non aspettatevi tuttavia un effetto come quello dell’Assistance Fund di Hyperliquid, che ogni giorno acquista tanto quanto Fluid vorrebbe fare nel corso di un anno intero. Parliamo di risorse con capitalizzazioni differenti ma è logico che i buybacks di HYPE siano molti più incentivanti ed impattanti.
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