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POWELL FOMC

Fuori i VERBALI del FOMC: Fed spaccata, speranza per Bitcoin e crypto?

I verbali del FOMC raccontano di una riunione spaccata, ma con una maggioranza ancora salda dietro le decisioni di Jerome Powell, trasformatosi in falco mentre aumentano le pressioni da parte della Casa Bianca. Una maggioranza che parla di pericolo inflazione maggiore di quello di un mercato del lavoro turbolento. E che ritengono che l’aumento dei prezzi derivato dai dazi avrà bisogno di tempo per manifestarsi.

Nel complesso nulla di nuovo: il comunicato stampa che aveva accompagnato in luglio la decisione di non tagliare era apparso relativamente possibilista per il futuro. Dai verbali che riportano discussioni interne sui temi principali, esce un quadro più dettagliato, che non piacerà necessariamente ai mercati. E che però per Bitcoin e crypto non cambierà granché, se non sul breve periodo.

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I verbali che raccontano una guerra (del passato?)

I verbali del FOMC sono sempre interessanti, perché raccontano ciò che è avvenuto (purtroppo il mese prima) all’interno della riunione più potente del pianeta, quella che determina tassi di interesse e politica monetaria negli USA.

Un piccolo vademecum per capire come funzionano certe parole utilizzate nei verbali:

➡️ All: unanimità dei partecipanti;

➡️ Most: più della metà dei partecipanti;

➡️ Many: circa la metà;

➡️ Several: meno della metà ma numerosi;

➡️ A few: 2 o 3 membri.


Questo vademecum aiuterà a capire cosa c’è scritto davvero nei verbali, e nello specifico:

  1. La maggioranza ritiene che i rischi legati all’inflazione siano più importanti dei rischi per la disoccupazione (bearish);
  2. Several e quindi non la maggioranza, ritengono preoccupante la valutazione attuale degli asset (principalmente azioni)(bearish);
  3. Circa la metà (many) hanno affermato che ci vorrà del tempo per vedere gli effetti dei dazi sull’inflazione (bearish);
  4. Several e dunque non la maggioranza hanno fatto notare che le aspettative di inflazione potrebbero diventare unanchored e quindi al rialzo (bearish).
  5. A few e quindi un paio di partecipanti (Bowman e Waller) ritengono che i business non potranno trasmettere gli aumenti facilmente alla clientela, data la situazione della domanda che non è eccellente (bullish);
  6. A few e quindi un paio di partecipanti (Bowman e Waller) ritengono che gli aumenti dovuti ai dazi avverranno una tantum (bullish);

A leggere questo quadro potrebbe sembrare, di primo acchito, che siamo in una situazione pessima, dove di tagli non si potrà parlare a breve e dunque pessima sia per Bitcoin che per il mondo delle criptovalute. Non è però esattamente così.

Problemi sollevati da relativamente pochi

Su certe questioni (valutazione asset, effetti dazi, aspettative inflazione) non c’è stata soltanto la defezione di Bowman e Waller, che sono i due pro-Trump in odore di nomination che dunque hanno tutto l’interesse a mostrarsi pro-tagli.

Sono stati di più, segno che la questione si sta ammorbidendo e che ci saranno spazi probabilmente enormi a settembre per procede con i tagli.

Va infatti anche notato che dopo quella riunione sono stati rivisti pesantemente al ribasso i numeri riguardanti le nuove assunzioni. Cosa che è fonte di preoccupazione per il mercato del lavoro – e che i partecipanti al FOMC, quando è avvenuta la riunione, non potevano sapere.

Ad avviso di chi vi scrive il verbale cambia poco della possibilità di avere 1, 2 o 3 tagli da qui a fine anno. Vedremo a bocce ferme come reagiranno i mercati e quali saranno i movimenti anche con un respiro più ampio dei pochi minuti che ci separano, mentre andiamo in pubblicazione, dalla pubblicazione dei verbali.

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