AGGIORNAMENTO: JEROME POWELL HA APERTO ALLA POSSIBILITÀ DI TASSI
Oggi è il gran giorno di Jackson Hole, riunione relativamente informale organizzata da Federal Reserve di Kansas City e che vedrà, alle 16:00 circa ora italiana, intervenire anche Jerome Powell, presidente di Federal Reserve. In una fase di mercato che sta guardando molto ai tassi di interesse per decidere sul proseguimento o meno del momento bullish, l’intervento di Powell sarà molto importante anche per Bitcoin e crypto.
Per permetterti di non arrivare impreparato all’appuntamento, abbiamo realizzato un riassunto in 5 punti. Capirai così perché è importante, cosa può succedere e cosa si aspettano i mercati.
I 5 punti fondamentali per capire Jackson Hole
Jackson Hole ha un grande pregio: oltre a essere una splendida località per le vacanze, è anche il teatro di una convention agostana che permette agli appassionati di investimenti di rimanere un po’… con il fiato sospeso. Cosa doppiamente apprezzabile in un mese, agosto, in genere privo di grandi novità.
1. I mercati vogliono un Powell più morbido
C’è poco da girarci intorno. I mercati preferirebbero di gran lunga un Jerome Powell finalmente aperto alla possibilità di tagli ai tassi di interesse.
È parimenti molto difficile che si sbilanci ed è molto difficile che parli di tagli certi a settembre. Anche una modesta apertura alla possibilità però sarebbe festeggiata dai mercati.
2. Fed è spaccata
È evidente che Fed, come avevamo già anticipato sul nostro Canale Telegram VIP, è spaccata. Lo è sia per motivi politici, sia perché effettivamente i dati che arrivano dal mercato del lavoro sono tutto fuorché brillanti.
In una situazione del genere sono in diversi, anche all’interno del FOMC, a ritenere che sia il momento per almeno il primo taglio da quasi 1 anno a questa parte.
3. Bitcoin e crypto hanno bisogno di un po’ di benzina
Ne hanno bisogno se vorranno tornare a correre a stretto giro, cercando di nuovo l’assalto a nuovi massimi.
È una situazione che riguarda però Bitcoin, le crypto e anche i mercati tradizionali. Anche il settore azionario preferirebbe infatti un Jerome Powell più aperto all’eventualità di tagli a settembre (e possibilmente di nuovo anche a ottobre e dicembre).
4. Ancora niente di deciso
Qualunque sia l’atteggiamento di Powell oggi pomeriggio, ci sarà comunque ancora del tempo a separarci dalla decisione. Manca poco meno di un mese, che sarà però ricco di dati su lavoro e inflazione.
Saranno probabilmente quei dati a dire l’ultima, a prescindere da quello che Jerome Powell pronuncerà oggi pomeriggio.
5. Occhio alla volatilità
Prestate attenzione: in avvicinamento al discorso di Powell e in concomitanza con lo stesso, è possibile che ci siano degli swing sul mercato in grado di liquidare chi è eccessivamente esposto.
La parola d’ordine in queste circostanze è di ridurre per quanto possibile la leva finanziaria e eventualmente di proteggersi. Anche chi è correttamente posizionato long o short rischia infatti di finire vittima di eventuali movimenti di mercato.
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