Per Chainlink è un buon momento sul fronte delle notizie, ma un pessimo momento sul mercato, seguendo una scia che però riguarda più in generale tutto il mercato crypto. È arrivata infatti un’importante partnership in Giappone con SBI, per l’avanzata del settore RWA.
Una partnership che ha come obiettivo quello di portare il settore degli asset tokenizzati anche nell’area più ampia del Pacifico. Una buona notizia, che vale l’accordo con un gruppo che gestisce 200 miliardi di dollari di asset e che però non sembrerebbe aver aiutato granché le quotazioni di $LINK sul mercato.
Un accordo di enorme importanza
L’accordo vede Chainlink da una parte e SBI Holdings dall’altra, gruppo finanziario giapponese di enormi proporzioni che fino a oggi si era impegnato nel mondo crypto principalmente con partnership con Ripple.
La partnership è stata definita strategica da parte dei due gruppi, che nel comunicato stampa a corredo dell’iniziativa affermano:
Questa collaborazione strategica combina la profonda esperienza di SBI nel mercato con l’infrastruttura sicura e affidabile di Chainlink per i dati e per l’interoperabilità, utilizzata da istituzioni finanziarie di prima fascia e da applicazioni DeFi in tutto il mondo.
E poi si passa a enumerare i casi di applicazione di questa partnership:
La collaborazione si concentrerà sulle istituzioni finanziarie in Giappone e nell’area APAC [il Pacifico Asiatico, NDR]. Questa includerà gli asset tokenizzati cross-chain, come immobiliare e bond, che si affideranno a CCIP di Chainlink, un protocollo che permette transazioni sicure tra diverse blockchain, mentre assicura privacy e compliance. SmartData di Chainlink sarà ultimato per portare i dati del NAV onchain per i fondi tokenizzati. La partnership si concentrerà anche sulla facilitazione di transazioni trans-nazionali per il Forex con Chainlink CCIP.
Quindi un impegno che riguarderà sia gli asset tokenizzati RWA, sia invece questioni più pratiche che saranno di largo utilizzo per le istituzioni che decideranno di offrire i propri prodotti direttamente onchain.
Il prezzo di Chainlink tuttavia non sembrerebbe aver risposto nel modo giusto. La criptovaluta perde nelle ultime 24 ore oltre il 7% ed è una delle peggiori della top 100.
A fare peggio tutto o quasi l’ecosistema Ethereum, con Lido, Optimism e Arbitrum che perdono in doppia cifra.
Male anche le cosiddette meme token come WIF e $FARTCOIN, così come $PEPE. Una situazione di mercato che arriva dopo un momento di grande entusiasmo, fiaccato però da una punizione per i long tardivi che in tanti ricorderanno a lungo.
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