La kermesse di Hong Kong non è stata soltanto teatro delle ultime incredibili previsioni su Bitcoin di Eric Trump. È stata anche palcoscenico dell’intervento di uno dei personaggi più rilevanti della breve ma intensa storia del mondo crypto.
A parlare c’è stato anche CZ, fondatore di Binance e personaggio in grado di trascinare masse, centrale nel successo di tanti progetti ora solidi del mondo crypto e ora con più tempo per filosofeggiare, dato anche l’addio alla guida di Binance imposto dalle autorità USA. Quando a parlare c’è una persona che è stata in grado di anticipare così tanto il futuro, è il caso di stare ad ascoltare. Vediamo insieme cosa ha detto.
CZ parla di tutto
Ovvero di tutti quelli che sono i trend più interessanti del momento nel mondo crypto – in aggiunta anche a diversi insight sul futuro del comparto.
- RWA
Ovvero la tokenizzazione degli asset. Un trend che già vede partecipare giganti come BlackRock e Franklin Templeton e che però, almeno secondo CZ, dovrà superare diversi problemi.
LIQUIDITÀ: la volatilità media più bassa degli asset che si vogliono tokenizzare rispetto a Bitcoin renderà quei book poco frequentati. I book poco frequentati sono poi causa di scarsi volumi e di scarsa efficienza in termini di trading. Un cane che si morde la coda perché va a ridurre la liquidità e rende ancora più difficile avventurarsi nel settore.
REGOLATORI: ce n’è uno per paese, il più delle volte finiscono per normare in modo incompatibile tra loro. Nei paesi economicamente più sviluppati se ne può venire a capo. In quelli emergenti il rischio di incompatibilità tra le regole sembra un ostacolo quasi insormontabile.
MECCANISMI DEL PRODOTTO: le azioni tokenizzate già emesse hanno per ora dimostrato di avere enorme difficoltà a tracciare il prezzo degli asset sottostanti. Il collegamento tra l’asset reale e la sua rappresentazione onchain è per il mento fiacca. E non ci sarebbe, secondo CZ, modo per ora di risolvere il problema.
Tesorerie crypto
Il concetto, secondo CZ, è quello di impacchettare crypto in forma di azioni per permettere a più attori di intervenire nel mercato. Esistono però diversi livelli di questo tipo di attività.
Non sono direttamente concorrenti degli ETF, più che altro perché non tutti hanno accesso a account di trading negli USA per gli ETF ma hanno accesso alle azioni USA.
E sono diversi poi perché stanno sfruttando diversi canali per approvvigionarsi di capitali. Quindi, inutile considerarle come un blocco unico.
- Società che seguono una strategia passiva su un solo asset;
Come Strategy che sta comprando Bitcoin con un modello molto semplice, con costi molto bassi di management.
- Società che hanno un solo asset ma fanno trading attivo;
Ovvero che hanno una gestione più attiva e che possono comprare e vendere l’asset sul mercato. Il riferimento è forse a Galaxy che opera comunque in entrambi i sensi di mercato.
- Società multi-asset che gestiscono un portafoglio;
Ce ne sono già diverse (vedi WLFI, che però non è ancora quotata), o ancora ALT5, che vede la partecipazione di membri della famiglia Trump.
- Società che investono anche nell’ecosistema;
E questo sembrerebbe essere un riferimento a B Strategy, società che investirà in BNB con la stessa partecipazione di CZ tramite una delle sue controllate.
È un CZ a tutto tondo, che ha parlato anche del suo ruolo centrale, con Binance, nella diffusione di progetti come Tether, il cui CEO oggi viene invitato alla Casa Bianca, e più in generale dell’intero mondo stablecoin.
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