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BITCOIN ZERO

Bitcoin vale zero e ci tornerà presto: la profezia di Warren Buffett è vera

Warren Buffett detesta l'oro, e anche con Bitcoin non scherza. E se avesse ragione?

Bitcoin non vale nulla. Il suo prezzo è frutto di speculazione pura e applicazione della teoria del greater fool, ovvero dello scemo più scemo che potrebbe rendere il primo, degli scemi, comunque di successo perché ha trovato… uno più scemo di lui.

Sono 16 anni che Bitcoin esiste, e alcuni degli attacchi che gli muovono quelli bravi sono come certi amori. Fanno dei giri immensi e poi ritornano. Sempre con gli stessi non-argomenti, sempre con le stesse costruzioni e mai con quel sorriso che ci aveva fatto innamorare e ancora ci riscalda il cuore.

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Bitcoin è come l’oro: non vale davvero nulla

In realtà chi dice che Bitcoin non ha valore utilizza gli stessi argomenti che per anni Warren Buffett ha utilizzato per scagliarsi contro l’oro.

  • L’oro è improduttivo

L’oro non produce nulla. Non genera cash flow, né in forma di interessi né di dividendi. È lì, fermo nel vostro portafoglio, e spesso dovrete anche pagare delle commissioni per la custodia o per la gestione.

Una fattoria semina e raccoglie prodotti agricoli. Le obbligazioni pagano interessi. Le azioni (non tutte) producono dividendi. Il denaro che impieghiamo in queste attività è fruttifero (ovvero portatore di frutti) mentre l’oro è fermo, immobile, incapace di crescere con il suo impiego.

L’oro ha due problemi principali: il primo è che non è di grande utilità né produttivo. È vero, l’oro ha alcuni utilizzi industriali e estetici, ma la cui domanda è limitata e non è in grado di assorbire la nuova produzione di oro. Nel frattempo, se detieni un’oncia d’oro per l’eternità, alla fine avrai sempre un’oncia d’oro.

La lettera agli investitori del 2011 di Warren Buffett è passata alla storia come un lungo attacco all’oro che – per chi investe – è una miniera di ragionamenti.

  • Il problema delle narrative

L’altro problema sottolineato da Warren Buffett riguardo l’oro – e che riguarda Bitcoin allo stesso modo – è che mancando degli utilizzi effettivi produttivi, l’unico motivo per cui può essere acquistato è…

Ciò che motiva la maggioranza degli acquirenti d’oro [da investimento, NDR], è la credenza che il partito degli spaventati crescerà. Durante il decennio passato [2000-2009, NDR] questa credenza si è dimostrata corretta. Oltre questo, il prezzo in crescita è dovuto alla crescita dell’entusiasmo, che ha attirato altri compratori, confermando così la tesi di investimento. Più persone entrano, più la cosa diventa una verità propria – per un po’. Negli ultimi 15 anni, sia le azioni di Internet hanno dimostrato che una tesi sensata e prezzi in rialzo ben pubblicizzati possono creare eccessi straordinari.

Per poi aggiungere sulle bolle che ne vengono create:

In queste bolle, un esercito di investitori inizialmente scettici soccombono alla “prova” offerta dal mercato, e l’insieme dei compratori – per un po’ – si è allargato a sufficienza per tenere il treno in corsa. Ma le bolle che crescono oltre certe dimensioni prima o poi scoppia. Confermando così il vecchio proverbio che dice che lo stupido fa alla fine quello che il saggio fa all’inizio.

Ok, e quindi?

Quindi le critiche che Warren Buffett ha mosso all’oro sono valide 1 a 1 anche per Bitcoin. Non c’è dubbio che possano essere trasferite anche nel campo di BTC e che abbiano almeno un fondo di ragione.

  • Bitcoin è improduttivo

Potete prestarlo, ma potete prestare a tassi anche più alti altri tipi di asset. Poi potete farci poco altro, se non spenderlo o venderlo sperando di ricavarne più di quanto speso per comprarlo.

  • Bitcoin è cresciuto spinto da narrative

Non vi è dubbio alcuno anche su questo. In pochi, tra gli investitori, lo hanno mai utilizzato per quello che era il suo caso d’uso originario, ovvero

Una versione pura peer-to-peer di cash elettronico che permette di inviar pagamenti da una persona all’altra senza passare da un’istituzione finanziaria.

Bitcoin sta crescendo in termini di prezzo in virtù di narrative che lo definiscono oro digitale, nonché scudo contro la svalutazione monetaria e contro la crisi delle banche centrali.

Se prima queste narrative erano solo di svitati e di disadattati ai margini della società ma ben al centro di Bitcoin, successivamente è stata fatta proprio da papaveri del sistema finanziario tradizionale come Larry Fink, a capo di BlackRock, che ha definito Bitcoin una scommessa sulla crisi del vecchio sistema.

È indubbio che la grande corsa di prezzo dal 2024 in poi, ovvero dall’arrivo sul mercato proprio degli ETF di Larry Fink, sia stata spinta soprattutto da questa narrativa.

Dal 2011 Warren Buffett surclassato l’oro

In cosa però Bitcoin è diverso (e forse anche l’oro, rispetto al racconto di Warren Buffett)

Warren Buffett ha storicamente ragione da vendere e ha dalla sua ottimi risultati ottenuti in borsa con un sistema semplice, senza fronzoli e basato su dividendi, crescita aziendale vera, prodotti e servizi “tangibili”.

È anche vero che da quella lettera del 2011 la sua Berkshire Hathaway è cresciuta del 520%, mentre l’oro ha dovuto accontentarsi di un +150%.

Bitcoin però è parzialmente diverso, e non solo in termini di ritorni:

  • È insequestrabile: nessuno può subire la sorte, per fare gli esempi, degli asset russi che sono ancora freezati dalle potenze occidentali.

Senza farne una questione di correttezza o meno politica, rimane il fatto che è successo. E che per tanti paesi che conservano le proprie riserve auree all’estero potrebbe accadere lo stesso.

  • È semplice da custodire: non necessita di Fort Knox, non richiede importanti accordi con paesi terzi per la custodia. Non è difficile da trasportare.

È un problema? Per ora non lo è stato quasi mai per le banche centrali, ma la cosa torna prepotentemente al centro del dibattito politico ogni qualche anno. Segnale che non tutti si sentono al sicuro.

  • È oggettivamente finito: al contrario dell’oro, la cui estrazione si può (nei limiti) aumentare, Bitcoin avrà un massimo di 21.000.000 di circolante (o poco meno, in realtà).

E non si può neanche accelerare il ritmo al quale Bitcoin viene “estratto”.

Quindi Bitcoin non vale nulla?

La prima risposta è che i discorsi che separano prezzo e valore finiscono spesso per diventare assai pelosi.

La seconda risposta è che davanti al caos totale dei debiti pubblici, delle politiche monetarie allegre anche da parte della prima potenza mondiale, forse il proteggersi non è più per pochi svitati con il cappellino di stagnola in testa, ma anche per chi vuole comprare un po’ di sicurezza per sé e per la sua famiglia.

È una sicurezza… sicura al 100%? No. Ma anche se dovessimo naufragare e trovarci su un’isola deserta con tonnellate di oro non sapremmo che farne. E probabilmente non avremmo salva la vita.

I casi però estremi di questo tipo li lasciamo ai detrattori che non sono disposti a discutere intelligentemente della questione Bitcoin.

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Mattia
Mattia
3 mesi fa

WARREN BUFFETT HA UN’ESPERIENZA IMMENSA SPECIALMENTE IN AMBITO FINANZIARIO

IO CI CREDO

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
3 mesi fa
Reply to  Mattia

HAI PROPRIO RAGIONE, HA MOLTA ESPERIENZA…
… MA IL MONDO STA CAMBIANDO E LUI È IN PENSIONE

Pcspeacker
Pcspeacker
3 mesi fa

Fino a tutto dicembre è ancora il CEO

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
3 mesi fa
Reply to  Pcspeacker

Giusta precisazione! Riformulo:
“… ma il mondo sta cambiando e lui, nato nel 1930, è in attività dal 1956, oltre ad aver già annunciato che lascerà quest’anno, quando tutto dicembre sarà finito. Come dire, forse conosce meglio i vecchi cicli che l’attuale?”

Enzino amico di miccio
Enzino amico di miccio
3 mesi fa

Condivido il discorso fatto per l’insequestrabilita , però poi si sequestrano le persone che si conosce detengono Bitcoin…per cui in realtà si sposta solo il problema dall oggetto alla persona. Non so quanti per conservare i Bitcoin sono pronti a morire per esso.
Io non so se il capo di microstrstegy è disposto a morire per questo, però se dovesse ad un certo punto decidere di vendere anche solo parzialmente una quota….sarebbe un bagno di sangue per tantissimi. Fintanto che le whale accumulano, ma sappiamo che in qualsiasi mercato ci sono dei picchi.

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
3 mesi fa

fammi capire, metti allo stesso livello l’essere sequestrati da un criminale e l’essere bloccati dallo stato?
detto questo, se sei un minimo competente il grosso delle tue crypto non le tieni nell’hardware wallet in tasca col PIN scritto dietro attaccato col nastro adesivo, basta fare un multisig 2/2 di cui possiedi solo una chiave e ti possono sequestrare per 30 anni, nonavranno manco mezzo satoshi!

Agostino
Agostino
3 mesi fa

Il fatto che Buffet abbia ragione non implica che oro e bitcoin vadano a zero. Il fatto vero che sia bitcoin che oro non servano a nulla nella pratica è compensato da coloro che il valore ce lo vedono. Anche i francobolli rari non servono a nulla ma in tanti sono disposti a buttarci i loro soldi (e anche tanti). Li userei come riserva di sicurezza? No, per me non valgono nulla, ma se ci sono gli stupidi che pensano valga ci sarà sempre chi si credo più intelligente e vorrà speculare.

M N
M N
3 mesi fa

Buffett è un esperto di finanza ma non di moneta.
Ogni bene ha un valore che è soggettivo.
La moneta come tutti gli altri beni trova il suo fondamento in questa valutazione.
Nel caso della moneta questa valutazione avrà come fondamento ciò che è utile quando sei moneta: non essere inflazionata, essere facilmente trasportabile nel tempo e nello spazio, non essere censurabile.
Per ogni bene che è anche bene di consumo/industriale ci sarà una componente di prezzo che deriva da altri fattori.
Per il bitcoin, e per l’oro, quest’ultima parte è minima: per il bitcoin può essere la possibilità di notarizzare sulla blockchain, per l’oro il suo uso come gioielli o come materiale conduttore.
La maggior parte del valore di bitcoin e dell’oro è invece collegato all’essere moneta…si dice infatti valore monetario. Si aggiunge al valore industriale/consumo quando un bene diventa moneta e viceversa lo perde quando smette di essere usato come moneta (i.e. l’argento).