Inflazione torna a correre: addio target, Bitcoin e crypto la soluzione?

Non è troppo bello avere una tesi bullish che implichi il crollo del sistema finanziario per come lo conosciamo. Non è tuttavia colpa né dei bitcoiner né di chi sottolineava qualche crepa nel sistema fiat. E benché non siamo ancora alla resa dei conti, i dati sull’inflazione in Europa usciti oggi ci ricordano che qualche crepa sul soffitto c’è. E che potrebbe estendersi fino alle fondamenta.

Ci si aspettava di rimanere in linea con il dato del mese scorso, ovvero con un 2% di aumento dei prezzi perfettamente in linea con il target, che però pesa di più sulle famiglie perché si arriva da un periodo di inflazione già molto elevata. Il dato che è stato pubblicato è invece addirittura superiore, con un 2,1% che ci riporta dritti, per i più pessimisti, alle più grandi preoccupazioni. Bitcoin in particolare e in generale alcuni asset del mondo crypto potrebbero giovarsene? Forse sì, ma è il caso di capire cosa sta succedendo davvero e perché dovrebbe preoccupare tutti.

Inflazione europea torna sopra il target: un brutto segnale in un momento già confuso

Sulle pagine di Criptovaluta.it® non siamo mai stati catastrofisti. Né abbiamo mai utilizzato i toni aspri tipici degli appassionati crypto per far sognare a tutti la fine del mondo fiat, ovvero del sistema finanziario governato dalle banche centrali e dal denaro prodotto alla bisogna.

Ci sono però ormai diversi fattori che è impossibile ignorare, soprattutto se siamo degli investitori che devono proteggere il proprio capitale.

• Inflazione europea

I tagli ai tassi di interesse in Europa sono stati molto più decisi di quelli americani. Si è tagliato di più e più velocemente, tanto da spingere Trump a chiedere a Powell di fare la stessa cosa.

Una mossa necessaria, dicono quelli bravi. Dopotutto l’inflazione era tornata quasi sotto controllo e l’economia europea aveva disperatamente bisogno di un sostegno.

Risultato: siamo tornati sopra il target – e abbiamo messo BCE nella difficile posizione di non poter alzare i tassi (pena lo sfacelo economico) e di essere fondamentalmente spuntata nella lotta al ritorno dell’inflazione.

• Poco credibile una politica di sangue e sudore

Al tempo stesso date le preoccupanti notizie che arrivano dalla Francia – dove addirittura si arriva a accusare l’Italia di dumping fiscale per giustificare il pessimo stato delle casse pubbliche – sarà difficile immaginarsi una BCE che farà la dura e pura.

I falchi avranno pure ragione secondo i libri di testo. Ma le banche centrali gestiscono quella che si chiama politica monetaria, che è appunto anche politica, soprattutto in un continente dove i rappresentanti in seno a BCE sono distribuiti per nazionalità.

• Negli USA sarà già fiscal dominance?

Negli USA invece non si è mai tornati in target. Fed prevede ulteriori rimbalzi dell’inflazione eppure il suo presidente, Jerome Powell, ha indicato piuttosto chiaramente che a settembre si potrà tagliare.

Gesto sconsiderato? Dipende dai punti di vista, perché in realtà quando il debito pubblico si fa così fuori controllo, un’inflazione che viene lasciata correre appare come un bicchiere d’acqua per chi sta attraversando il deserto.

Ne abbiamo parlato qui sul nostro Magazine settimanale, ragionando anche su qualche modo di proteggersi.

Asset finito, senza una banca centrale e con una politica monetaria prevedibile

Ci sarà da ragionare sul ruolo, in un contesto di politiche monetarie allegre, di Bitcoin. Un asset che ha tutte le caratteristiche dell’oro, tranne la convinzione di tutti (banche centrali comprese) che sia un buon asset per questo tipo di scenari.

Non ci si inventerà questa idea condivisa dall’oggi al domani, ma la situazione di cui sopra potrebbe fare da catalizzatore per una maggiore attenzione a questi specifici aspetti di $BTC.

È la cura? Secondo chi vi scrive no, perché anche quando le banche centrali vengono ancorate a asset solidi, alla fine la politica trova sempre il modo di aggirare certe restrizioni. Non sarà pertanto salvezza pubblica. Ma può essere in parte salvezza privata per chi ne anticiperà la vera natura. Ovvero per chi arriverà prima a capire che il codice è meglio della fallibilità umana e della volubilità delle necessità della politica.