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Oro: NUOVI MASSIMI simbolo della PAURA dei mercati. Bitcoin e crypto EROICHE

I mercati hanno un re. Non è per ora Bitcoin, che però si difende.

L’oro fissa nuovi massimi dopo che i JOLTS, ovvero le offerte di lavoro hanno fatto registrare un dato che non si vedeva così in basso da settembre 2024. Aria di tagli ma anche aria di grande difficoltà per l’economia USA, con l’incertezza che continua a dominare sui mercati e anche tra gli analisti.

Bitcoin e crypto aprono la sessione USA in un buono stato di forma – condizionate anche da buone notizie che arrivano da RWA e all’apertura degli USA al settore. Per il resto, continua la preoccupazione per una possibile fase di fiscal dominance, che potrebbe però apparire meno ovvia con il rallentamento eventuale dell’economia USA.

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Boom per l’oro, che corre sull’incertezza

L’oro aggiorna i suoi massimi, correndo sulla convinzione che i tagli a settembre ci saranno. Tagli che sono giustificati da un evidente rallentamento delle nuove assunzioni e anche dei posti di lavoro vacanti – per un raffreddamento che coinvolgerà probabilmente tutta l’economia.

Ebbene sì, un nuovo record. L’ennesimo

Va in realtà fatto qualche passo indietro per capire la situazione generale. I tagli erano stati anticipati da Jerome Powell in quel di Jackson Hole anche prima che questi dati fossero pubblici. E prima che fossero in possesso anche di Fed.

Banche centrali USA
Ora le banche centrali hanno in cassa più oro che bond USA. Tuttavia, in tanti stanno invertendo causa e effetto

C’è poca fiducia nella tenuta sia dell’indipendenza di Fed, sia della sua capacità di operare senza la pressione che arriva da questioni molto più pressanti, come ad esempio il debito pubblico USA, che potrebbe costringere Fed a prendere delle decisioni che, almeno da libro di testo, sarebbero sbagliate.

La prima risposta dei mercati, quella più ovvia, rimane il dirigersi verso asset che si ritengono più sicuri. Ovvero asset come l’oro – dato che a questo punto anche i bond USA danno pochi motivi per essere tranquilli.

Anomalie su anomalie: ma è vero che la tempesta sta arrivando?

Partiamo da un principio: quanto viene letto sui social o scritto sui giornali deve essere scontato almeno del 50%. Il sensazionalismo vende – e non possiamo che invitarvi a leggere le profezie di sventura degli ultimi mesi per capire che tipo di commentatori avete avanti.

Nessuno qui sta affermando che la situazione non sia degna di grande attenzione. Né che l’oro non sia uno straordinario termometro per valutare lo stato di tensione e di sfiducia dei mercati.

Tuttavia, prima di parlare di crisi del debito sovrano e del mondo fiat che sarebbe pronto ad andare in pensione, ci sarebbe un attimo da riflettere con maggiore moderazione.

La situazione non è delle migliori: molti debiti pubblici non sono mai tornati sotto i livelli pre-COVID, gli interessi corrono (nonostante siamo in un ciclo di politica monetaria che va verso l’espansivo) e nonostante l’economia continui a tirare un po’ ovunque.

Pur non essendo però delle migliori, da qui a immaginarsi un’apocalisse c’è ancora la differenza che c’è tra il dire e il fare.

Giovedì in live anche per parlare di oro!

Una situazione che analizzeremo a margine della nostra prossima live su YouTube, giovedì prossimo, alle 21:30.

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