Arriva un’importante novità per quanto riguarda la tokenomics di $DOT, il token del protocollo Polkadot. È stato infatti approvato dalla DAO un passaggio che limiterà il massimo dei token a 2,1 miliardi.
Si tratta di un cambiamento radicale, perché il protocollo, prima della votazione, non prevedeva affatto dei limiti superiori, con un aggiunta di 120 milioni di token ogni anno. Si avranno invece dei cambiamenti importanti anche sotto questo aspetto, dato che l’emissione verrà ridotta ogni 2 anni, il 14 marzo. I mercati però sembravano aver già scontato la notizia e non vi sono state reazioni importanti in termini di prezzo.
La DAO vota sì: cosa cambia ora per Polkadot?
In realtà di cambiamenti ce ne saranno diversi, e riguarderanno tutti o quasi la tokenomics del progetto. Il voto è qui, ed è sempre qui che si può accedere ai dettagli tecnici.
La supply massima sarà portata a 2,1 miliardi (prima non c’era alcuna limitazione) e ogni due anni sarà ridotta l’emissione (il 14 marzo). Il primo passo per il dimezzamento sarà già nel 2026 e non si raggiungerà comunque il cap, ovvero il limite massimo fissato dalla votazione (2,1 miliardi di $DOT) prima del 2160.

- Ridurre le spese del protocollo
È stato votato anche un accordo in linea di massima affinché siano tagliate le spese non necessarie e affinché siano integrate nel protocollo nuove fonti di ricavi, che possano andare a controbilanciare un’emissione che rimane comunque inflativa.
I cambiamenti rispetto al procedimento attuale sono comunque importanti e modificheranno l’emissione in modo radicale, come è visibile dal grafico che alleghiamo (che è stato diffuso in concomitanza con la proposta di voto).
Impatterà sul prezzo di $DOT?
Per ora non ci sono state grosse reazioni da parte del mercato, per quanto la votazione abbia introdotto dei parametri molto più restrittivi di quelli attuali. Parametri che renderanno il token economicamente più scarso e ridurranno l’emissione prevista.
Vale la pena di ricordare però che siamo davanti a un’emissione che rimarrà inflativa e che dunque la seconda parte del piano, quella che riguarda la riduzione delle spese e soprattutto l’aggiunta di nuove utilità ai detentori del token sarà forse ancora più importante.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
