Appena una settimana fa, nella nostra ultima analisi, scrivevamo che Bitcoin (BTC) stava vivendo uno dei suoi migliori settembre degli ultimi 13 anni, registrando un +7,45%. Lo scenario, però, in questi sette giorni è cambiato: attualmente BTC quota 109.690 USD e su base settimanale è in contrazione del –4,86%.
Bitcoin settembre in pericolo
Tuttavia, da inizio 2025 e a livello statistico, il mese di settembre rimane ancora in positivo dello +1,10%. Il ribasso in corso non dipende da fattori specifici legati a Bitcoin, ma si inserisce in un quadro generale di debolezza dei mercati crypto, sulla base di una serie di valutazioni macroeconomiche globali sulle quali non ci soffermiamo.
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Prese di profitto e liquidazioni
Tecnicamente, si tratta di prese di profitto, considerando che BTC da inizio anno è ancora in rialzo del +16,75% e capitalizza 2.173 miliardi di dollari.

Queste prese di profitto si possono osservare con le liquidazioni dei futures su Bitcoin, che rappresentano l’uscita forzata dalle posizioni long o short a leva, quando il margine non è più sufficiente a coprire le perdite.
Nelle ultime ore i dati di CoinGlass mostrano un forte squilibrio: circa 273 milioni USDT di posizioni long liquidate contro soli 9,9 milioni USDT di short. Questo indica che molti trader rialzisti hanno subito chiusure forzate mentre il prezzo scendeva in area 109.000 USDT. Le liquidazioni di massa sono spesso segnali di eccessiva leva nel mercato e possono accentuare la volatilità.
La stagionalità di settembre rema contro BTC
A livello statistico, per Bitcoin settembre è storicamente debole, con una media del −3,69% tra il 2010 e il 2024. In 14 anni osservati (quello in corso è escluso), 9 volte ha chiuso in rosso e solo 6 in verde. Tuttavia, gli ultimi due anni hanno segnando un’inversione del trend stagionale, con settembre positivo.
Panoramica di Bitcoin da inizio 2025
Analizzando l’andamento dell’ultimo anno di Bitcoin riportiamo il grafico weekly, che mostra una panoramica da inizio gennaio. Il primo massimo storico dell’anno è stato registrato a 109.590$, da cui è iniziata una fase ribassista con un calo di circa il –32% fino al minimo di aprile a 74.510$. Da quel punto è partita una nuova fase per BTC, caratterizzata da movimenti rialzisti, ribassisti e di consolidamento, tipici della costruzione di un trend sano.

Il warning dopo l’ATH di Bitcoin
Con luglio si è verificato un nuovo ATH sopra i 120.000$, seguito da tre-quattro settimane di lateralizzazione. A metà agosto è arrivato un nuovo ATH a 124.517$, da cui BTC ha iniziato a ritracciare. Già nello stesso mese si era verificato il breakdown della trendline supportiva evidenziata in azzurro, con l’uscita dall’area long segnalata dal setup degli indicatori weekly nella parte inferiore del grafico. Entrambi hanno chiuso le operazioni avviate nell’ultima settimana di aprile.
Resistenza e doji blocchi per Bitcoin
Da fine agosto BTC è sceso sotto i 110.000$, registrando un minimo a 107.370$, per poi rimbalzare. Questo rimbalzo si è arrestato la scorsa settimana sulla resistenza vettoriale a 116.000$, livello derivante dal movimento che va dall’ATH al minimo di inizio settembre. Qui Bitcoin ha disegnato una doji star senza body, candela tipica di incertezza, che assume valore di inversione quando compare lungo un uptrend. Guardando l’andamento weekly ne abbiamo avuto conferma.
Supporti di medio periodo di Bitcoin
Su questa view grafica si può osservare il supporto vettoriale legato al movimento che va dal minimo di aprile fino all’ATH: l’area è compresa tra 105 e 104.000$. A scalare il supporto più rilevante tra 99.000$ e 96.000$, zona anche intersecata dalla SMA weekly 50.
Scenario di breve per Bitcoin

Analizzando il grafico daily di BTC, emerge la panoramica della fase ribassista dal top storico fino al minimo di settembre, seguita da un rimbalzo che si è però arrestato la settimana scorsa in prossimità dell’area di resistenza. Attualmente BTC ha segnato un minimo a 108.676$, scendendo anche sotto il supporto secondario a 109.500 USDT.
Lo scenario resta ribassista, ma va sottolineato come il prezzo sia in ipervenduto, condizione evidenziata dalla formazione di una candela esterna alla lower Bollinger band. Anche l’indicatore RSI segnala questa situazione, pur con un peso minore nell’analisi: assumerebbe maggiore rilevanza solo se rientrasse con decisione in area di ipervenduto.
In questo contesto BTC si trova in una “terra di nessuno”: potrebbe rimbalzare per l’eccesso tecnico, con la prima resistenza grafica in area 112.200 USDT e la successiva a 113.350 USDT. Sul lato opposto, l’obiettivo ribassista resta in area 105.000 USDT.
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