Ci siamo: è ufficialmente shutdown negli Stati Uniti. Nessun accordo tra Repubblicani e Democratici e dunque le attività non necessarie del governo federale dovranno essere interrotte. L’accordo non è arrivato nonostante la minaccia di Donald Trump di prendere decisioni, durante lo shutdown, che saranno irreversibili e che potrebbero colpire proprio le questioni che sono cruciali per le politiche del Partito Democratico, compresi tagli a programmi governativi.
I futures sui principali indici delle borse USA hanno risposto in negativo, con NASDAQ che perde lo 0,60% e S&P 500 che perde lo 0,55%. Bitcoin rimane sopra i 114.000$, con una leggera flessione che ha colpito principalmente il mercato alt.
Paura per lo shutdown? In realtà in passato…
Nonostante i mercati abbiano dimostrato un certo nervosismo, la situazione è più complessa delle prime letture che sono state pubblicate sulla stampa anche specializzata. Ad interessare principalmente i mercati, compresi quelli legati a Bitcoin e alle criptovalute sarà principalmente la durata dello shutdown.
L’accordo sembra più che mai lontano e a creare qualche grattacapo agli asset risk on è principalmente l’assenza di ogni spiraglio di possibile accordo.
Si potrebbe battere il record, che risale appunto alla prima presidenza Trump e che vide uno shutdown che durò più di un mese? È possibile, anche se fare delle previsioni in questo momento è un esercizio assai inutile, perché certe trattative possono avere una svolta inaspettata anche nel giro di poche ore.

C’è una curiosità statistica: in realtà lo shutdown più lungo di sempre, che è durato oltre un mese e che ha contato 22 giornate di scambi, ha avuto dei ritorni giornalieri importanti almeno per il settore azionario. Certo, ci furono anche altre questioni a condizionare l’andamento del mercato, ma è la prova che non è detto che tutto debba andare a rotoli, anche se lo scontro dovesse inasprirsi.
Altre questioni colpite dallo shutdown
Ci potrebbe essere un rallentamento della procedura di approvazione degli ETF sulle altcoin, dato che anche SEC dovrà funzionare al minimo indispensabile e soltanto per quelle attribuzioni e quei compiti che non possono essere sospesi. L’approvazione di nuovi ETF non rientra in questa categoria.
Inoltre non saranno pubblicati i dati macro di venerdì riguardanti il mercato del lavoro, cosa che dovrebbe contribuire all’incertezza dei mercati in merito alla lettura dell’andamento dell’economia USA.
Per il resto, si navigherà a vista, con lo scontro verbale tra le due fazioni che certamente andrà a inasprirsi nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni.
Consigliamo a tutti di prendere cum grano salis ogni tipo di esternazione, che sarà più parte del teatrino politico che un’indicazione operativa.
Non è la prima volta che avviene uno shutdown, non sarà l’ultima, a meno che il tetto al debito massimo degli USA – che può comunque essere aggirato con un accordo, non venga eliminato completamente dall’ordinamento degli Stati Uniti.
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