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In crescita il TVL dell’ecosistema Ethereum: la chain si impone come LAYER della FINANZA globale!

C'è un dettaglio che in pochi hanno colto...

Ultimamente si parla poco di Ethereum, con tutti gli occhi puntati su Bitcoin visto la situazione incerta dell’intero mercato crypto, da cui solo il re potrà risollevarci. Eppure anche la regina meriterebbe un po’ di attenzione in più, non tanto dal punto di vista speculativo, quanto più per ciò che sta costruendo attraverso la sua infrastruttura nell’ampio panorama on-chain.

Negli ultimi mesi, secondo i dati di Token Terminal, il totale del valore bloccato attorno alla chain è aumentato in maniera costante, fino a sfiorare i $400 miliardi di capitali. Numeri di molto superiori rispetto a quanto troviamo su altre chain, dove c’è contestualmente un numero di contratti deployati maggiore. Che significa tutto ciò? Su Ethereum non si costruisce più ma continua a circolare molta ricchezza? È un bene o un male? Lo scopriamo in questo articolo.

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Ecosistema Ethereum: TVL in up, numero contratti in down

Ethereum è in un certo senso il capo delle forti contraddizioni: qualche settimana fa vi parlavamo di come il numero transazioni sul layer 1 fosse ai massimi storici mentre le commissioni di rete erano scese ai minimi pluriennali, situazione complessa ma emblematica della fase che la rete sta attraversando.

Oggi vi mostriamo un’altra peculiarità poco “coerente”, che a prima vista potrebbe sembrare quasi un fattore negativo per la chain. In poche parole il TVL su Ethereum, calcolato da Token Terminal come il valore di tutti i depositi dell’ecosistema, è in forte espansione, mentre il numero di nuovi contratti dispiegati sulla chain è in continuo calo.

Come ben visibile dall’immagine qui sotto: il numero dei nuovi contratti scritti dagli sviluppatori è sceso drasticamente, soprattutto nell’ultimo anno, ma allo stesso tempo il valore custodito dai contratti esistenti cresce a vista d’occhio. Perchè? 

Ethereum Token Terminal
Ethereum TVL e nuovi contrattiFonte dati: https://x.com/tokenterminal

Su Ethereum si è smesso di costruire?

In genere la metrica dei contratti deployati è un buon indicatore dello stato di salute di una piattaforma blockchain, in quanto ci fa capire se gli sviluppatori hanno ancora interesse (e spesso incentivi economici) a lavorare su quella rete. Per Ethereum però il discorso è leggermente diverso, perché qui si trovano già i contratti più utilizzati della DeFi.

In questo caso il fatto che i developers abbiano rallentato di molto l’implementazione di nuovi contratti significava che semplicemente hanno fermato la sperimentazione per concentrarsi su altro. Più precisamente ci si sta focalizzando, dopo un periodo di forte attività sui L2, sull’ottimizzazione della rete L1 principale, sul miglioramento della scalabilità, e sulla privacy.

La spinta sul concetto di zero-knowledge proving

Come condiviso in un recente post da Justin Drake, ricercatore presso l’Ethereum Foundation, l’ecosistema si sta preparando ad una fase di level-up della propria infrastruttura caridine. A breve potrà essere possibile verificare matematicamente ogni blocco della chain L1 in pochi secondo tramite le prove crittografiche zk-SNARK.

real time proving Ethereum
Justin Drake EthereumFonte dati: https://x.com/0xJaehaerys

Ethereum si sta trasformando da macchina di calcolo “lenta ma sicura” ad un layer altamente scalabile con il real-time proving, cioè dimostrazione in tempo reale. La cosa ancor più incredibile, in base a quanto riportato da Drake, è che il tutto porterà anche ad una crescita della decentralizzazione in quanto i nodi potranno operare in modo leggero tramite semplice GPU domestiche.

Altro che lavori fermi, su Ethereum le novità in vista sono molte, come ad esempio il prossimo aggiornamento Fusaka previsto per Dicembre, che integrerà qualche EIP. L’obiettivo ultimo è portare la chain a processare 10.000 TP/S sul L1, ed aumentare parallelamente la portata dei L2 a 10 milioni di TP/S

Ethereum si posiziona come chain di alto valore per la finanza

A differenza di altre reti che, non potendo contare sulla vera decentralizzazione, devono per forza di cose spingere sulla scalabilità in una gara a chi va più veloce, Ethereum si trova in una posizione privilegiata. Al giorno d’oggi gli istituzionali ed i grossi investitori scelgono infatti proprio Ethereum come layer sicuro ed affidabile su cui dedicare i propri capitali.

Questo perché la chain ha consolidato nel tempo il suo ruolo come infrastruttura hig-value per la finanza, dove la sicurezza e la robustezza contano di più della scalabilità, su cui comunque si sta cercando man mano di mettere una pezza. Ecco spiegato perché, pur con meno nuovi contratti distribuiti, Ethereum continua a mantenere un valore elevatissimo nel proprio ecosistema, che funge da punto di riferimento per la fiducia economica nel contesto on-chain.

Non si è smesso di costruire: si è smesso di perdere tempo laddove non serve, per lavorare solo ed esclusivamente dove si sta sviluppando la finanza del futuro.

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Ejiro Clifford Nogiamien
Ejiro Clifford Nogiamien
25 giorni fa

Ma fanno sempre sorridere i disegni che usate per gli articoli.

Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
24 giorni fa

Il vostro articolo è un’interessante operazione di spin. Sostenere che il calo drastico del numero di nuovi contratti sull’ecosistema sia un segnale di salute è un esercizio di auto-illusione.
Una rete che si dichiara Layer della finanza globale e che ammette che gli sviluppatori hanno fermato la sperimentazione per concentrarsi sull’ottimizzazione, sta di fatto ammettendo che:
1 L’architettura di base è inadeguata:
Se dopo anni si deve ancora mettere una pezza alla scalabilità per raggiungere solo i 10.000 TPS sull’L1, significa che la fondazione tecnica non è sufficiente per l’adozione di massa.
2 L’innovazione è in stallo:
Il TVL è alto perché la vecchia ricchezza è bloccata, ma la vera vitalità di un ecosistema si misura dalla nuova attività e sperimentazione. Quando questa si ferma, il network è a rischio di diventare obsoleto, indipendentemente dalla sua robustezza storica.

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
24 giorni fa

sì ma prenditeli una volta nella vita 30 secondi per cercare su google cosa vuol dire “layer2” mister “la stabilità è una narrativa vecchia” 😀
se poi sei interessato alla velocità e alle tps cercati “megaETH”, che polverizza le prestazioni del tuo database “più veloce che stabile”
SPOILER: è un layer2 di ETH 😀

p.s. o hai troppo stima di quello che scrivi o ti si è incastrato il tasto del corsivo

Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
24 giorni fa

Apprezzo il dibattito. La mia analisi non è basata sull’hype di ETH, ma sulla realtà economica e sull’efficienza strutturale che attrae i capitali di Livello 1.
Il punto non è quale layer teoricamente ha più TPS, ma quale layer sta effettivamente:
1 Attrarre la Fiducia Istituzionale
L’ETF VanEck Solana Staking e l’integrazione della Gemini Card sono la prova che la smart money e gli enti regolamentati scelgono SOL come standard operativo.
2 Eliminare la Complessità
Investo nel Layer che fornisce una soluzione end-to-end efficiente e a basso costo, anziché in un ecosistema che dipende da L2 complessi la cui stessa leadership ne mette in discussione la lealtà [riferimento Polygon].
La mia strategia è posizionata sulla soluzione che il mercato sta scegliendo, non sulla narrativa del passato.

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
24 giorni fa

Wow, hai già fatto inversione a U? Adesso non sono più importanti le tps, che fino a una settimana fa ci dicevi erano il modo con cui Stoppana avrebbe fatto fuori la vecchia guardia? Interessante 😀

Un investitore strutturato/istituzionale vuole innanzitutto avere una blockchain che non si blocca, che è decentralizzata, che è resistente alla censura e alle ingerenze di uno stato/un regolatore/un attaccante esterno… pagare mezzo cent o un cent a transazione è l’ultimo dei suoi problemi – e tra parentesi è pieno di chain più economiche di Stoppana. Sulla “semplicità”, dove immagino tu intenda semplicità di aprire un wallet, credi davvero gliene possa fregare qualcosa a un istituzionale?

Poi ovvio che qualche VC ci butta dentro i soldi sperando di uscirne in attivo, qualche gestore fa l’etf per tirar su qualche soldo pure lui, gli influencer seguono l’hype… ma i RWA tokenizzati ci sono su qualunque chain, Polygon per prima; vuoi che ti dica le centinaia di istituzionali che usano ETH, al posto che i due-tre che mi citi tu? Stoppana attualmente è nè più né meno di altre decine di chain; è stata molto brava a fare lobbying ed attrarre VC, a cavalcare la truffa dei meme token, ma l’aria ormai è cambiata, non se la gioca più con ETH, se la gioca contro le decine di stoppana-killer che sono nate.

Chiediti perché BlackRock non ha fatto il suo etf piuttosto 🙂

Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
24 giorni fa

La sua analisi confonde la sicurezza come requisito con l’efficienza economica come vantaggio competitivo.

Il Vantaggio Strutturale:
Non si tratta solo di TPS, ma del valore che quelle TPS generano. Un L1 che, una volta garantita la stabilità (Firedancer), può processare business a $0.02 { USD} vs $10{ USD} ha un vantaggio economico inattaccabile per l’alta frequenza e il settlement istituzionale.

Il Consenso del Mercato:
La sua analisi ignora che l’aggressore (SOL) sta conquistando quote di mercato con VanEck (ETF), Grayscale (Report), e Jupiter V3 (Efficienza MEV). Non investo sul leader stanco, ma sull’aggressore che crea valore.

Il Segnale di Crisi:
Il vero indicatore è che la leadership dei Layer 2 sta mettendo in discussione la lealtà verso ETH, ammettendo che il modello L1+L2 è strutturalmente inefficiente per la crescita del valore.
La mia strategia è posizionata sull’asset che non dipende dalla narrativa del passato, ma dai flussi di capitale e dall’efficienza economica del futuro.

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
24 giorni fa

ti rispondo per l’ultima volta poi la pianto qui, sei veramente disinformato…

le transazioni a 10$ dove le hai viste? O parli per sentito dire o per dati vecchi di due anni, non so. E lasciamo stare i layer2 di ethereum, che sono già più economici di stoppana

le quote di mercato? stoppana non solo è sotto in ogni metrica, ma è da tempo che ha iniziato a perdere terreno. Anche qui: che dati usi? Vai a sensazione, ok

la storia di leadership e lealtà non so bene dove pensi conduca. Eth offre a chiunque voglia costruire un l2 la sua sicurezza… questi l2 qualche transazione sul l1 la devono fare prima o poi eh, quindi valore ne portano a prescindere. Molti l2 decidono in aggiunta di farsi un token proprio, mentre molti altri no. Ma essendo l2 possono farsi le loro regole: in pratica i l2 aprono una nuova blockchain ed immediatamente quella blockchain ha la sicurezza di eth. Chissà perchè lo hanno fatto Coinbase, Kraken, Sony e compagnia cantante, mentre alcune ex l1 sono diventate un l2 di ethereum. Chissà perchè!

detto questo come promesso la pianto qui.
Se parli di blockchain la stabilità non è una “narrativa vecchia”, è il motivo stesso della loro esistenza. Ma lo capirai col tempo, credimi, probabilmente a tue spese

Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
23 giorni fa

Ti rispondo per l’ultima volta. Non si tratta di essere disinformato, ma di avere la disciplina per analizzare i fatti e non le narrazioni difensive.

L’Efficienza Economica
La tua tesi che gli istituzionali non si curino dei costi è errata. Il business globale cerca l’efficienza massima. L’aggiornamento Jupiter Ultra V3 rende il trading su SOL 8-10 volte più economico e offre una protezione 34 volte migliore contro l’attacco MEV, risolvendo il problema dell’equità del mercato che affligge gli L2.

La Struttura del Valore
La tua difesa della “sicurezza ETH” fallisce quando il CEO di Polygon rivela di mettere in discussione la sua lealtà perché la lealtà è costata “miliardi di dollari” in potenziale. La complessità L2 diluisce il valore.

BlackRock vs. VanEck
Non investo sull’incumbent cauto (BlackRock) che guadagna sull’inerzia di ETH, ma sull’aggressore visionario (VanEck) che sta portando l’ETF di SOL sul mercato. Questo è posizionarsi sul catalizzatore che spingerà SOL verso i 1.000.

Io investo sull’asset che unisce efficienza e capitali aggressivi. Auguro il meglio a chi difende una struttura che sta costando miliardi ai suoi stessi builder.