Ci stiamo avviando verso l’ultima settimana di ottobre e il prezzo di Bitcoin (BTC) continua a muoversi in territorio negativo, con un calo mensile del -2,55%. Questo movimento mette in crisi il cosiddetto “Uptober” e genera ansie in molti trader e investitori.
Uptober in rosso per Bitcoin
Attualmente BTC quota 111.100$, in contrazione del -11,85% rispetto all’ATH registrato il 6 ottobre a 126.272$. Nonostante la correzione di queste settimane, l’andamento da inizio 2025 resta ampiamente positivo, con una performance del +19,10%.
Ribadiamo ancora una volta che, anche se ottobre dovesse chiudere in negativo, ciò non inficerebbe l’attuale uptrend di lungo periodo in atto su Bitcoin. Al momento, si potrebbe assistere a una fase correttiva, ossia una leg correttiva all’interno di un trend rialzista più ampio.
Uptrend di lungo periodo ancora intatto

Osservando il grafico monthly, finché il prezzo resterà sopra l’area di supporto compresa tra 84.000 e 87.800$, non vi saranno segnali concreti d’inversione o di inizio di un bear market.
Anzi, come già evidenziato in precedenti articoli e nelle analisi video sul canale YouTube di Criptovaluta.it, una correzione in queste aree di supporto, se si verificasse nei giusti tempi ciclici — ossia nelle prossime settimane — sarebbe un’opportunità favorevole per accumulare posizioni.
Ottobre: il mese del flash crash
L’ottobre 2025 passerà alla storia dei mercati crypto per il flash crash del 10 ottobre, che ha colpito duramente molte altcoin. Anche Bitcoin è stato coinvolto nella correzione, ma ha mostrato una maggiore tenuta rispetto al resto del mercato. Su diversi exchange si sono però registrati minimi differenti.
Ciò che merita attenzione è l’andamento della volatilità, che durante il flash crash è effettivamente aumentata, pur rimanendo più contenuta rispetto a episodi simili del passato.
Volatilità implicita di Bitcoin: le aspettative del mercato
Osserviamo l’andamento della volatilità di Bitcoin in questo periodo, che si presenta più contenuta rispetto alle altcoin e ai livelli storici del passato. Come si può vedere dalle immagini allegate, l’indice CF Bitcoin Volatility Index Settlement Rate (BVXS) di CF Benchmarks registra un valore di 45,20 punti, in calo del -7,45%.

Questo indicatore misura la volatilità implicita, ovvero le aspettative del mercato sulle oscillazioni future del prezzo, basandosi sulle opzioni e sui derivati su Bitcoin. Una discesa di questo valore indica che gli operatori prevedono una riduzione del rischio e un mercato più stabile nel breve periodo.
Volatilità storica: ciò che il mercato ha già mostrato
Parallelamente, la Bitcoin Historical Volatility calcolata da CoinGlass misura la volatilità realizzata, cioè quella effettivamente registrata nei movimenti di prezzo. Il valore è pari a 1,81%, in un’area bassa in base all’andamento annuale. Questo dato conferma una fase di consolidamento, con un mercato che mostra scambi più regolar.

In conclusione, la volatilità implicita guarda al futuro, mentre la volatilità storica fotografa il passato: entrambe convergono nel descrivere una situazione attuale di stabilità relativa per Bitcoin, caratterizzata da movimenti più ordinati, minore pressione speculativa e una fiducia crescente da parte del mercato.
Bitcoin e S&P 500: due reazioni diverse dopo il flash crash
Passiamo ad analizzare la situazione di Bitcoin nel mese di ottobre, mettendola a confronto con l’andamento dello S&P 500, che ieri ha segnato un nuovo massimo storico a 6.841,25 punti.

Sul grafico daily risulta evidente la giornata del flash crash del 10 ottobre, evento che ha colpito in modo netto il mercato cripto ma solo marginalmente gli indici azionari. Lo S&P 500, infatti, ha perso soltanto il -2,71%, fermandosi sul primo supporto rilevante in area 6.590 punti, testato poi altre due volte e mantenuto con forza, preludio alla successiva ripartenza verso i nuovi massimi.
Bitcoin test decisivi sui livelli chiave
Per contro, Bitcoin ha mostrato un comportamento opposto: dal flash crash è rimasto in una fase discendente, perdendo circa -3% rispetto alla chiusura del 10 ottobre. Sul grafico si evidenzia ora un’area di resistenza vettoriale compresa tra 114.200 e 115.000$, dove passa anche la media mobile (Sma 50). BTC ha toccato in settimana un massimo a 114.088$ prima di ritracciare.
Nel breve periodo, sarà cruciale che il prezzo non scenda sotto i 106.000$, livello chiave di tenuta per preservare la struttura rialzista.
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