Federal Reserve nel FOMC ha optato per un taglio, come previsto correttamente da mercati e analisti, di 25 punti base. Il taglio sarà con ogni probabilità – e almeno secondo quanto continuano a prezzare i mercati – il penultimo del 2025, con l’appuntamento di dicembre che a meno di sorprese che arriveranno dai dati, dovrebbe indicarne uno aggiuntivo.
A essere più importante è però la decisione che riguarda il Quantitative Tightening. Come anticipato da diverse banche d’affari, Fed ha indicato l’interruzione della vendita degli asset accumulati durante la fase di politica monetaria espansiva, confermando così tensioni sul fronte della liquidità presente nel sistema. Lo stop al QT arriva in anticipo rispetto a quanto preventivato, con il grosso dei partecipanti ai mercati che si attendeva una scelta di questo tipo nella prima parte del 2026.
Volatilità, in attesa della conferenza stampa di Jerome Powell
In avvicinamento alla pubblicazione del comunicato stampa i mercati sono stati condizionati dalla solita volatilità che in genere accompagna la pubblicazione di dati di questa entità e rilievo.
Ora la palla passa a Jerome Powell, che dalle 19:30 ora italiana risponderà alle domande dei giornalisti e illustrerà le basi della decisione, possibilmente offrendo anche previsioni sulle decisioni future, per quanto in passato JPow sia stato in realtà molto cauto in termini di dichiarazioni pubbliche.
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Il ciclo espansivo accelera?
Qualche tempo fa avevamo parlato di fiscal dominance, ovvero di una Fed con le mani legate e fondamentalmente costretta a occuparsi maggiormente dei tassi e in modo minore dell’inflazione.
Data la penuria di dati delle ultime settimane – non ne sono stati pubblicati a causa dello shutdown perdurante negli Stati Uniti – le letture rimarranno incerte, a meno di una chiarezza che sarebbe inusitata per Jerome Powell.
È l’economia a scricchiolare? Ci sono i famosi scarafaggi di cui aveva parlato Jamie Dimon di JPMorgan? Oppure si tratta di mosse preventive per evitare che di scricchiolii ne arrivino in futuro? O, ancora, è una mossa per dare una mano a un settore – quello del debito pubblico – che rimane in grande difficoltà e privo di volontà politica di cercare una soluzione?
QT interrotto
È una mossa più importante di quella dei tagli ai tassi di interesse. Il piano di scarico degli asset presenti nel portafoglio di Fed era stato già rallentato e ora viene sospeso.
Ci si attende nei prossimi mesi un’inversione, ovvero un ritorno agli acquisti da parte di Fed, se dovessero perdurare le condizioni che hanno portato già all’interruzione.
Nel progetto di Fed c’è quello di un gioco di equilibri che sarà difficilissimo, tenendo anche conto dell’estrema lentezza con la quale si trasmettono certe decisioni di politica monetaria ai mercati. L’interruzione del QT parte dal 1^ dicembre.
La reazione di Bitcoin e crypto
La reazione di Bitcoin e crypto è stata neutra – ma invitiamo tutti i nostri lettori a prestare attenzione per tutta la durata della conferenza stampa, durante la quale anche frasi piuttosto banali di Powell possono muovere in modo consistente i prezzi.
Da evitare qualunque tipo di esposizione a leva, dato che potrebbe portare alla liquidazione anche se in direzione fondamentalmente corretta.
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