Warren Buffett non compra: 381 miliardi di cash anticipano BEAR MARKET anche crypto?

Quando a muoversi è Warren Buffett, c’è sempre il sospetto che sappia qualcosa che noi non sappiamo. Gli ultimi dati che arrivano dalla sua Berkshire Hathaway parlano di un nuovo record di cash, ovvero di denaro non impiegato in azioni, che raggiunge i 387,1 miliardi di dollari. Somma considerevole – la più alta di sempre – anche per una delle società più ricche del pianeta.

Profitti su per il gruppo – +34% anno su anno – e la convinzione che sia meglio aspettare ad impiegare capitali che, per adesso, stanno benissimo parcheggiati su treasuries USA a breve scadenza, che hanno gli stessi alti rendimenti che hanno reso ricche le emittenti di stablecoin. È il momento però di preoccuparsi? Perché l’oracolo di Omaha non sta giocando la partita dei mercati?

Ragionare come Warren Buffett ha senso? Perché e di cosa ha paura?

In realtà non è da poco che Warren Buffett sembra scettico sulla possibilità di trovare buone occasioni sui mercati. I 381,7 miliardi di dollari cash che ha in cassa non si sono accumulati in poche settimane, ma sono il frutto di un graduale disimpegno dai mercati azionari.

La preoccupazione: dato che il grosso delle crypto segue l’andamento dell’azionario più rischioso, dovremmo comportarci seguendo Warren Buffett e vendere per ridirigere su mercati più tranquilli?

Risposta difficile. E che non può essere uguale per tutti. Per questo dovremo cercare di capire cosa ha portato Warren Buffett a prendere certe decisioni.

• Convinzione della sopravvalutazione di diversi mercati

Warren Buffett è sempre stato un investitore di medio e lungo periodo. Quando acquista, lo fa con orizzonti di periodo molto lungo e difficilmente prova a cavalcare occasioni per brevi periodo. Tra le altre cose Buffett ha sempre fatto affidamento a indicatori come il P/E ratio che sono – oggettivamente – da tempo fuori scala, soprattutto su certi comparti.

• Attrattiva del debito USA a breve periodo

Sono di fatto investimenti a rischio (quasi) zero e rendono il 4%. L’impegno è minimo anche in termini di durata. E il 4% annuo è pur sempre il 4% annuo.

• Preparazione per acquisti corposi?

È una delle possibilità. Avere un enorme cuscinetto di liquidità può permettere di fare scelte che gli altri non possono permettersi di fare. Ancora una volta, bisognerebbe ragionare dall’angolo di Warren Buffett, che non è esattamente quello di un retail.

È in arrivo un bear market?

Carissime lettrici, carissimi lettori, anche da queste parti si ha un rispetto che sfiora la venerazione per un investitore leggendario come Warren Buffett. Tuttavia non ha sempre ragione, non batte sempre il mercato (prendendo come metrica S&P 500) e non è un investitore che cerca ossessivamente il timing corretto per le uscite.

In realtà sono appunto anni che sta scaricando certe posizioni, evidentemente ritenendo il rischio eccessivo rispetto al rendimento atteso. Una scelta legittima – ognuno ha il suo profilo e il suo stile – senza che però i movimenti di un investitore anche così importante siano necessariamente i segni di un bear market dell’azionario (che potrebbe esserci, per carità, ma non perché lo crede Warren Buffett).