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Chainlink con una grande banca svizzera: prima transazione per fondi tokenizzati

Un altro successo istituzionale per Chainlink, questa volta con UBS.

Capita raramente di occuparsi a così stretto giro per due volte dello stesso network. Dopo la notizia dell’arrivo di FTSE Russell, ora c’è da parlare della prima transazione di redemption per il mercato dei fondi gestiti da UBS, grande gruppo bancario svizzero. A facilitarla è stata ancora una volta Chainlink, che conferma la sua vocazione assolutamente istituzionale con le sue ultime mosse.

La transazione ha avuto come oggetto un fondo money market su USD che è stato già teorizzato (uMINT) e che funziona su rete Ethereum. Un fondo che è commercializzato da DigiFT e che è uno dei tentativi europei di rispondere in un settore dove lo strapotere USA è evidente.

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Chainlink al centro anche delle attività onchain di UBS

Le notizie importanti sono in realtà due. Da un lato infatti abbiamo UBS che continua a esplorare il settore tokenizzazione, con un fondo money market su Ethereum. Esiste già, si chiama UBS USD Money Market Investment Fund Token ($uMINT) ed è un prodotto che funziona a grandi linee come il fondo tokenizzato di BlackRock.

La seconda notizia è che a facilitare la transazione c’è stata Chainlink con la sua DTA. I sistemi interni di UBS hanno avviato la transazione – che poi è stata eseguita dall’infrastruttura messa a disposizione da questo network.

Una transazione che rappresenta una pietra miliare su come le tecnologie basate su smart contract e gli standard tecnici possono migliorare le operazioni dei fondi e l’esperienza degli investitori.

Questo è il commento di Mike Dargan, che per il gruppo bancario svizzero è CTO. Un commento che ricalca in realtà quello di diversi top player del settore finanziario tradizionale, che appaiono mediamente come molto interessati a queste nuove tecnologie.

UBS si conferma così uno dei gruppi più attivi in questo comparto – e di gran lunga il più importante tra quelli che stanno esplorando, anche nel continente europeo, certe tecnologie. Anche Societe Generale da tempo è attiva anche se nel settore dei bond, con tentativi che però non hanno ancora avuto enorme seguito.

Perché tokenizzare?

La tokenizzazione di asset reali fornisce un’infrastruttura più immediata e efficiente per quanto riguarda lo scambio di titoli contro denaro, con finalizzazione pressoché immediata e con costi di clearance estremamente più bassi.

UBS Tokenize è una piattaforma in-house di UBS che sta esplorando l’emissione di fondi tokenizzati e altri tipi di asset – in una corsa che vede già player del calibro di WisdomTree, BlackRock, Franklin Templeton e tanti altri.

Della partita potrebbe essere anche Swift, il sistema di messaggistica trans-nazionale per pagamenti che ormai da qualche tempo sta esplorando le possibilità offerte dal mondo blockchain anche tramite l’appoggio di Chainlink.

Chainlink è inoltre attiva molto negli Stati Uniti, anche grazie a collegamenti istituzionali di primo profilo, in un momento che è di enorme fermento per tutta l’industria, anche grazie alle aperture regolamentari e legislative che si sono fatte registrare proprio negli States. Il mondo dei fondi tokenizzati è e rimarrà una delle applicazioni più scontate per queste tecnologie.

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