$NEAR, token nativo della rete Near Protocol, non è esattamente una privacy coin ma integra alcune funzionalità inerenti alla riservatezza dei dati che la avvicinano a questa forte narrativa del settore crypto. Ve ne parliamo perché spesso il mercato tende a confondere facilmente la natura di determinate monete, soprattutto quando lo stesso team del progetto lavora, a livello di marketing, per spingere in quella direzione.
Ecco allora che NEAR, grazie anche a delle metriche on-chain in crescita, potrebbe essere una delle monete che seguiranno questa fase di ascesa dei prezzi. Mentre vi scriviamo viene scambiata ad un prezzo di $2,26, con una quotazione in rialzo del 19% nelle ultime 24 ore. Approfondiamo il discorso qui di seguito.
Che cos’è Near Protocol e che c’entra con le privacy coin?
Near è una blockchain layer-1 economica e scalabile che permette di costruire applicazioni decentralizzate tramite smart contract. Funziona in modo simile ad Ethereum, ed anch’essa è basata su un meccanismo di consenso Proof-of-Stake, dove il token NEAR è impiegato per lo staking e per pagare le commissioni sulla catena.
Essendo dunque una chain pubblica e trasparente, non può essere considerata sicura lato opsec (privacy) come Monero o Zcash che oscurano automaticamente gli address coinvolti in una transazione. Tuttavia negli ultimi anni l’ecosistema Near si è evoluto verso nuovi modelli più orientati alla privacy applicativa e al calcolo riservato, in particolare con tecnologie come i Near Intents e ambienti sicuri per computazioni confidenziali (TEEs) che consentono l’esecuzione di modelli AI e dati in forma crittografata.
Tutte feature molto interessanti ed apprezzate dalla community che però non rendono NEAR una vera privacy coin, tanto che non è nemmeno inclusa nella lista della relativa categoria da parte di Coinmarketcap o Coingecko. Detto ciò, il team di NEAR, evidentemente molto attento alle narrative di mercato, sta sfruttando questo fattore a proprio vantaggio, con degli engagement post come questo.

Il successo del modello Near Intents
Near Intents è un modello di esecuzione blockchain molto interessante, da cui prende spunto anche il progetto Anoma, di cui abbiamo già parlato in questo articolo. In parole povere, si tratta di un framework operativo dove gli utenti interagiscono con servizi AI per comunicare l’intento di una determinata operazione, come ad esempio “Scambia token X per token Y su rete Z, solo se il prezzo è maggiore di tot”.
La rete coordina una serie di entità chiamate solvers che cercano il route migliore per eseguire l’operazione nelle condizioni migliori. Questo implica la separazione dell’intento dalla firma finale della tx, con alcune operazioni che talvolta possono avvenire on-chain, riducendo parte del tracciamento verificabile.
E visto che con Near Intents si possono anche eseguire swaps cross-chain (es. da Near ad Ethereum, Solana ecc), questo strumento favorisce indirettamente anche reti private come Zcash che trovano nuovi metodi interoperabili per muoversi liberamente. Pensate che a ottobre il volume di scambio complessivo di questa tecnologia ha raggiunto un nuovo massimo storico a $1,8 miliardi.

Fees in aumento per Near Protocol
Il successo di Near Intents ha portato grandi fees al progetto, che solo l’ultima settimana è riuscita a portare a casa oltre $1 milione di commissioni, pagate chiaramente dagli utenti che delegano ai solvers l’esecuzione delle proprie operazioni. Numeri ancora decisamente modesti rispetto a quanto riportano players come Hyperliquid, PumpFun o l’innovativa piattaforma EdgeX, che incassano la stessa somma in appena 24 ore.
Tutto sommato è comunque un benefit aggiuntivo per l’ecosistema Near, che coglie l’occasione soprattutto per cavalcare questa narrativa e portare nuova domanda sul mercato per il proprio token.

Possibile rally in vista per NEAR?
Parliamo ovviamente di trend fugaci e situazioni che potrebbero invertire da un momento all’altro, ma confidiamo che la superficialità di CT nel classificare NEAR come una privacy coin, o comunque come un progetto “allineato” al tema, possa offrire un terreno fertile per un rally dei prezzi. Oggi NEAR è in rialzo del 19%, con un movimento che ha annullato completamente il dump di lunedì.
Sul fronte dei derivati, la moneta registra volumi di scambio pari a $1,3 miliardo, dato in aumento del +310% nelle ultime 24 ore, accompagnato da un open interest anch’esso in crescita del +60% a $320 milioni. C’è chiaramente un certo interesse per le negoziazioni in questa fase, che dovrà però trovare conferma nelle prossime sessioni.

Vedremo se prossimamente NEAR proseguirà la striscia positiva di candele verdi e se il modello Intens continuerà a stampare numeri positivi. Per il momento resta un titolo interessante tra le altcoin crypto, soprattutto perché sta sovraperformando molte altre monete più solide e perché i volumi DEX si mantengono incredibilmente elevati rispetto al TVL DeFi.
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