Ieri il presidente di Fed New York – sì, Fed ha divisioni “statali” – si è espresso con toni particolarmente dovish. Nel gergo tecnico, toni che sono aperti a una politica monetaria espansiva. È una buona notizia in generale per Bitcoin e crypto, che di liquidità si nutrono – e più in generale per un brutto segnale per Fed.
Un tempo infatti la prevedibilità delle banche centrali era ritenuto un grande vantaggio delle economie cosiddette sviluppate. Invece da 60 mesi circa, oltre che essere al di sopra del target dell’inflazione, la più importante banca centrale del mondo – Fed – naviga a vista. E con pareri che sono difformi anche quando non c’è la politica a metterci il becco.
Le parole di Williams piacciono ai mercati
I mercati tradizionali non hanno reagito, ma forse non hanno avuto tempo di assimilare quanto affermato da John Williams, che è a capo di Fed New York e che – cosa più importante – ha un voto all’interno del FOMC.
Secondo quanto è stato infatti riportato da Bloomberg, John Williams avrebbe affermato che Federal Reserve potrebbe presto tornare a espandere il suo balance sheet, ovvero il patrimonio di titoli che detiene. È quello che in gergo viene chiamato QE e che sarebbe l’ovvia conseguenza del percorso intrapreso da Fed.
Basandoci sulle recenti pressioni sul mercato repo e su altri segnali crescenti delle riserve che da abbondanti stanno diventando… soltanto ampie, mi aspetto che non servirà molto tempo prima che…
L’istituto infatti si fermerà da dicembre con la vendita di titoli che ha in cassa (QT), rimanendo per un po’ neutra. Secondo Williams però si tornerà presto ad una fase di easing, che per i mercati vorrà dire la possibilità di avere più liquidità a buon mercato.
Contro Trump?
Rimane curiosa la scelta di Williams nel preferire (nel parlare di) QE invece di un taglio ai tassi più deciso. Voci di corridoio dicono che il Tesoro (e dunque la Casa Bianca) preferirebbe maggiore aggressività sui tassi e non sull’acquisto di titoli.
La via indicata da Williams sarebbe pertanto in grado sia di far tornare il sistema in modalità espansiva, sia di non darla troppo vinta a Trump.

Chi è Williams?
Il cheatsheet che alleghiamo qui è piuttosto preciso e indica quali sono le posizioni di ciascun membro votante del FOMC. Williams è storicamente una colomba e ha sempre preso le parti di una Fed meno severa.
Le sue parole dunque vanno soppesate anche in relazione al ruolo e al suo storico. Di questo – ovvero delle condizioni di liquidità, abbiamo anche parlato in una recente live che indica proprio i livelli di stress segnalati anche da Williams.
Per Bitcoin e il mondo cripto in generale – da sempre una sorta di calamita per la liquidità – si tratterebbe di un ottimo segnale.
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