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AMERICAN BITCOIN

415 milioni di dollari in Bitcoin per l’azienda della famiglia Trump: è conflitto di interessi?

American Bitcoin continua ad accumulare Bitcoin. È la 25esima ora a livello globale.

La famiglia Trump aumenta la sua esposizione, indiretta, a Bitcoin. American Bitcoin, società alla quale partecipano due dei figli del Presidente degli Stati Uniti, ha ora dotazioni di 4.004 $BTC, per un controvalore di 415 milioni di dollari circa ai valori attuali.

Acquisti modesti tra il 24 ottobre e il 5 novembre – sempre secondo i report ufficiali – di 139 Bitcoin $BTC, che però proiettano il gruppo al 25esimo posto per quantità di *Bitcoin detenuti, tra le aziende quotate che hanno deciso di acquistarne. Tra queste figurano anche società che si occupano di mining o che gestiscono exchange – e che dunque si approvvigionano di questo asset anche attraverso altri canali.

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Casa Bianca e Bitcoin: destini sempre più incrociati?


In verità no, perché Bitcoin ha sempre funzionato prima dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, continua a funzionare ora che il Presidente gli ha aperto le porte e funzionerà anche dopo.

A ogni modo è chiara una certa convergenza di interessi non tra BTC e la famiglia Trump, ma tra suddetta famiglia e una certa azione politica.

Questa volta a muoversi è infatti American Bitcoin, società nata da una collaborazione con la divisione americana del miner canadese Hut 8 – e che almeno secondo le comunicazioni ufficiali e obbligatorie avrebbe accumulato tra il 24 ottobre e il 5 novembre del 2025 altri 139 Bitcoin.

Continuiamo ad aumentare le nostre detenzioni di Bitcoin rapidamente e a costi contenuti grazie a una strategia duale che integra le operazioni di mining Bitcoin con acquisti disciplinati a mercato.

La notizia, che è stata diffusa a borse aperte venerdì, ha avuto dei riflessi positivi per il gruppo in borsa.

Chi cavalca cosa?

Gli enormi affari della famiglia presidenziale nel mondo Bitcoin e crypto sono stati l’innesco di uno scontro politico di ampie proporzioni tra repubblicani e democratici. Uno scontro politico che sta ostacolando anche l’avanzamento del CLARITY Act – il complesso di leggi che governerà il mondo crypto negli Stati Uniti.

Sono state anche avanzate proposte di legge dal Partito Democratico USA per impedire ai membri del governo USA certi investimenti. Leggi che però non potranno avere seguito, dato che non hanno trovato sponde tra i repubblicani.

Rimarrà comunque storica la presenza di una famiglia presidenziale in modo così importante in una categoria di asset che poi il presidente sta favorendo attraverso l’azione politica.

Qualcosa di mai visto prima – almeno senza cura di nascondere certi affari – negli Stati Uniti come altrove.

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