Prosegue senza stop la narrativa privacy coin, fino addirittura a coinvolgere token come $STRK, moneta nativa della blockchain Starknet, che però tecnicamente non presenta protezioni lato opsec in senso stretto in quanto non oscura i partecipanti di una transazione. Nonostante ciò, c’è chi sfrutta questo trend per spingere il progetto su CT, approfittando anche dell’ottimo stato di salute della chain.
Starknet mostra infatti metriche in forte crescita nel suo ecosistema DeFi, con inflow e volumi da record che sostengono il prezzo della propria crypto. $STRK è in up del 33% nelle ultime 24 ore, e già si inizia a ipotizzare una continuazione delle price action in stile $ZEC, che è reduce da un +140% nell’ultimo mese. Vediamo se questa teoria così fantasiosa può trovare un fondo di verità.
Starknet: che c’entra $STRK con le privacy coin?
La rete layer-2 di Starknet è pubblica, ed esattamente come Ethereum mostra in ogni transazione: l’indirizzo, l’importo ed il tipo di operazione svolta. Qualcuno però sta costruendo un parallelo narrativo con Zcash, perché a quanto pare i due progetti hanno un qualcosa in comune. Cosa? Il fatto che uno dei co-fondatori di StarkWare (società madre di Starknet), Eli Ben-Sasson, è lo stesso ricercatore che ha partecipato alla creazione del protocollo crittografico da cui è nata la tecnologia utilizzata in $ZEC.
Ci sarebbero poi questioni più tecniche che portano a confondere $STRK come una privacy coin, come ad esempio l’impiego delle prove ZK-STARK nella propria chain, ossia primitive che permettono di dimostrare la validità di un’operazione sul layer-1 principale senza rivelarne tutti i dettagli. Detto ciò la privacy rimane un concetto parziale su Starknet, applicabile solo in contesti specifici e non come comportamento predefinito della rete. Ma il mercato crypto sembra non riconoscere questa distinzione.
Starknet immenso in DeFi: TVL e volumi in rapida crescita
Privacy o non, $STRK sta crescendo molto bene sulla scia dei numeri registrati dalla propria catena in DeFi. Da luglio Starknet ha aggiunto ben $160 milioni di valore bloccato (TVL), recuperando gran parte del calo di inizio anno e ri-posizionandosi poco sotto il record dei $300 milioni segnato nel periodo d’oro del 2024. La cosa che stupisce in particolare è che non sembra esserci stata alcuna flessione del TVL dopo il grosso crash del mercato del 10 ottobre scorso.
Molto bene anche a livello di attività su DEX, con i volumi di scambio sulle piattaforme della rete che sono letteralmente esplosi da fine settembre in poi. Si viaggia intorno ai $50 milioni di negoziazioni spot giornaliere (senza contare i volumi perpetual), numero super positivo se paragonato allo storico ospitato da Starknet.

Inflow di capitali e stablecoin: Starknet sul podio
Un’altra metrica bullish su Starknet riguarda il flusso netto di asset che nell’ultimo mese è passato attraverso la rete layer-2. Complessivamente il saldo è positivo per $271 milioni, ottimo dato visto e considerando la portata della chain che siede al rank #25 nella classifica per TVL. Invece in termini di netflow si qualifica come seconda assoluta, dietro solo ad Arbitrum che grazie agli incentivi DRIP ha attirato oltre $1,4 miliardi di capitali.
Specifichiamo che questo calcolo tiene conto di tutte le tipologie di asset che entrano ed escono dalla rete, senza distinzioni di alcun tipo Se vogliamo invece considerare solo le stablecoin, su Starknet c’è stato un incremento di $110 milioni da agosto, e di $25 milioni solo nell’ultimo mese.

Il successo del settore perpetual DEX
Gran parte dei flussi in entrata si spiegano grazie all’enorme successo registrato dal comparto perpetual DEX, in particolare dalla piattaforma Extended, che gira proprio su Starknet e che sta attirando un’attività mano a mano sempre più intensa. Questa applicazione rappresenta ad oggi la DApp più grande della chain con $99 milioni di TVL, reduce da un incremento record negli ultimi mesi.
I volumi perpetual superano quota $1 miliardo al giorno, attirati dalla forte narrativa che vede molti utenti fare trading nell’obiettivo di accumulare punti airdrop per un futuro lancio di token. Questo consente sia ad Extended di crescere ed affermarsi ai piani alti della DeFi, sia a Starknet di portare più utenti e raccogliere più commissioni dall’uso della propria infrastruttura, su cui avviene la validazione degli ordini.

$STRK la prossima $ZEC?
Questa è per lo più un’affermazione da engagement farming su CT, che non trova fondamenta solide ma che comunque contribuisce a portare più hype sulla moneta. Non sappiamo in realtà se $STRK riuscirà a replicare gli stessi numeri di $ZEC, ma possiamo dire con certezza che l’outlook sul mercato è molto invitante e potenzialmente esplosivo come per il settore delle privacy coin.
La crypto dell’ecosistema Starknet ha recuperato infatti con grande forza l’intero dump del 10 ottobre ed ora si appresta a fare visita alla resistenza locale degli $0,2, che non viene rotta da ormai diversi mesi. Rimane comunque ancora parecchia strada da fare per $STRK per recuperare i massimi storici, ed è quantomeno difficile che torneremo ai livelli del 2024, ma per ora non possiamo ignorare la forza della domanda sui grafici.

A proposito del parallelismo con $ZEC, aggiungiamo che $STRK si presenta con un grafico decisamente molto più invitante della privacy coin, almeno in termini di struttura di prezzo. Non vuol dire necessariamente che avrà performance migliori, ma che è più semplice ed attraente in ottica di risk/reward cercare un posizionamento sul breakout di $STRK piuttosto che cercare il follow up da palo verticale infinito su $ZEC.
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