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47.000 Bitcoin venduti da Strategy? Social e analisti impazziscono (per un pugno di click)

La musica è finita, gli amici se ne vanno? Vediamo cosa sappiamo.

AGGIORNAMENTO: lo stesso Saylor ha smentito la vendita.

Il lombrosario di profili più o meno famosi che si guadagna da vivere con i click ne ha combinata un’altra delle sue. Dal tracker di Arkham – che tiene sotto controllo le detenzioni di BTC di tutti i soggetti più rilevanti – mancano 47.000 Bitcoin circa, un tempo (ovvero poche ore fa) di proprietà di Strategy, la società di Michael Saylor.

Cosa sappiamo: molto probabilmente è un trasferimento tra indirizzi che sono sotto il controllo di uno dei custodi dei $BTC di Strategy. Non ci sono stati annunci di vendita, Strategy riporta sulla sua pagina lo stesso numero di $BTC di ieri (641.692) e non ci sono stati annunci ufficiali. Può essere una vendita? Molto difficile, non impossibile (fisicamente parlando), ma molto improbabile.

La questione però ci spinge a fare un discorsetto sui dati onchain e su quanto siano spesso inutili. E su quanto, aggiungiamo, in tanti ci ricamino alla disperata ricerca di attenzioni che forse mancano da altrove.

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Cosa sta succedendo?

La verità è che non lo sappiamo. Ci sono spostamenti – per complessivi 47.000 $BTC circa, da alcuni indirizzi di Strategy verso altri indirizzi, di proprietario sconosciuto.

Della situazione di Saylor e Stategy abbiamo parlato anche ieri in live
  • Teoria più probabile

Sono spostamenti interni, come ne accadono molto di frequente anche per Strategy. Potevano avvisare prima? Assolutamente sì. Lo hanno fatto? No. È un buon motivo per parlare di “Strategy vende 47.000 Bitcoin” o – in modo solo parzialmente più civile di *Strategy che taglia 47.000 Bitcoin”? Come prima, assolutamente no.

  • Perché i dati onchain servono a poco

Perché nel migliore dei casi abbiamo spostamenti tra entità conosciute – e comunque non sappiamo il motivo dello spostamento. In altri casi, come questo, conosciamo solo il punto di partenza e non quello di arrivo e in tutti i casi restanti invece abbiamo esattamente zero informazioni. Ci possono essere decine di motivazioni per spostare i propri Bitcoin e la vendita è soltanto una di queste.

È vero che Strategy è in difficoltà

E su questo non c’è dubbio alcuno. Il valore delle proprie azioni è sotto il controvalore dei Bitcoin che ha in cassa – e non è un buon segnale. Tuttavia da qui a dover vendere 47.000 Bitcoin c’è la stessa differenza che c’è tra il dire e il fare.

Sarebbe un segnale preoccupante? Forse. Ma ci saremmo anche tolti il dente di quella domanda che ogni tanto leggiamo sui social (e che in verità fondata): Strategy venderà mai Bitcoin per, ad esempio, ricomprare azioni proprie?

Ad ogni modo: i dati che circolano sui social non dimostrano nulla. E – presto – ci saremo dimenticati di questa storia.

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