La Banca Centrale Svizzera compra Bitcoin di nascosto. I numeri rivelati a SEC

ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT® La Banca Nazionale Svizzera è esposta verso Bitcoin. Non direttamente, nonostante gli sforzi di un manipolo di appassionati, ma indirettamente tramite le azioni di $MSTR, la società guidata da Michael Saylor. L’ultimo form 13F parla di 752.500 azioni in portafoglio.

La quantità di azioni detenuta non sembrerebbe riflettere un’allocazione che segua Nasdaq 100, indice nel quale MSTR è inclusa. La teoria preferita dai bitcoiner è che in realtà SNB sta cercando di esporsi verso $BTC senza detenere $BTC, e quindi senza dare spiegazioni al pubblico o cambiare… sponda. Ne abbiamo parlato in breve con Yves Bennaïm, che è di gran lunga il principale sostenitore della bontà di un investimento in Bitcoin per le riserve di SNB. Il suo assalto – metaforico – è stato respinto da quella che è la banca centrale della Confederazione Elvetica, per ora. E almeno… in via ufficiale.

Banca Nazionale Svizzera: perché questa passione per $MSTR?

La Banca Nazionale Svizzera ha una certa libertà nell’allocazione strategica delle proprie riserve. Tant’è che investe da tempo anche nel settore azionario e – cosa che interesserà di più gli appassionati di Bitcoin, in azioni $MSTR.

Che cos’è $MSTR? Sono le azioni di Strategy, società guidata da Michael Saylor e che ha in cassa oltre 600.000 Bitcoin. Un’enorme cassaforte che dovrebbe, almeno in un mondo ideale, replicare l’andamento di $BTC. Non è stato sempre questo il caso, ma rimane il modo più semplice di esporsi verso $BTC passando dall’azionario.

Criptovaluta.it®: Gli acquisti di $MSTR da parte Banca Nazionale Svizzera sembrano ben oltre ciò che una semplice replica degli indici USA comanderebbe. Cosa pensi che stia succedendo? La BNS è solita prestarsi a “strategie attive” di questo tipo?

Yves Bennaïm: Abbiamo discusso di questo già all’inizio dell’iniziativa sulla riserva in BTC. La vera novità è la costanza con cui hanno continuato ad aumentare la posizione mentre il prezzo saliva. Non è affatto sorprendente: non sono degli sprovveduti.

Sanno perfettamente che, di fatto, si tratta di una scommessa su un asset a beta elevata rispetto a Bitcoin, destinato a guadagnare valore quando Bitcoin accelera.

Allo stesso tempo, però, la struttura dell’investimento offre loro una comoda plausibile deniability: ottengono esposizione a Bitcoin senza generare attriti o implicazioni geopolitiche indesiderate.

Criptovaluta.it®: Quando parli di prezzo, intendi Bitcoin stesso?

Yves Bennaïm: Sì e no. MSTR non replica l’andamento di Bitcoin in modo perfetto, ma la correlazione è inequivocabile. La BNS è di fatto esposta alla volatilità legata a Bitcoin, pur mantenendo la comoda finzione di “stare solo comprando a Wall Street”. Se Bitcoin dovesse arrivare a 200.000 dollari, MSTR quasi certamente lo seguirebbe, con la concreta possibilità di un raddoppio dei prezzi attuali.

L’andamento degli acquisti di SNB

Qui riportiamo l’andamento degli acquisti da parte di SNB, con il delta di azioni detenute trimestre per trimestre:

Tutto questo nella settimana durante la quale la banca centrale ceca ha annunciato la creazione di un fondo che comprerà Bitcoin, anche se per ora con una modesta dotazione di 1 solo milione di euro.

Si sta muovendo qualcosa all’interno del settore delle banche centrali, come ci aveva preannunciato André Dragosch durante una recente intervista con Criptovaluta.it®? Per ora ancora “poco”, a meno di non voler prendere davvero questa mossa di SNB come un ingresso, nascosto, in Bitcoin.

Vale la pena di ricordare che pur a fronte di un aumento di azioni, l’investimento complessivo è sceso di controvalore, dai 303 milioni di dollari del Q2 ai 245 milioni attuali dichiarati.

Al prezzo attuale di $MSTR, 199,75$, staremmo comunque parlando di circa 150,3 milioni di dollari.