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Parla Michael Saylor: “NON SIAMO UN FONDO”. Il “re” da 649.870 Bitcoin risponde alle accuse

Dura risposta di Saylor a MSCI, che pare vorrebbe escluderlo dagli indici.

Arriva la risposta di Michael Saylor alla possibile esclusione dagli indici di MSCI USA. Saylor afferma di non guidare né un fondo né una holding, ma una società quotata con un business software che vale 500 milioni di dollari. Niente a che vedere dunque con le società finanziarie mono-asset contro le quali l’indice vorrebbe scagliarsi.

La società inoltre, aggiunge sempre Saylor, ha emesso 5 prodotti finanziari di “credito digitale”, che valgono 7,7 miliardi di dollari, nominalmente. E c’è anche $STRC – che Saylor definisce uno strumento di credito basato su Bitcoin che offre rendimenti mensili. In altre parole, almeno a quanto ci è dato capire, una sorta di società finanziaria attiva e non un veicolo passivo. E dunque nulla di ciò che è contenuto nelle accuse di MSCI.

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Noi cosa? Un trust passivo?

La questione è cavillosa, ma non troppo difficile da capire. MSCI sta ragionando sulla vera essenza di Strategy, società che si occupa di software – e da qualche tempo a questa parte di raccogliere capitale per comprare Bitcoin.

MSCI è una società che gestisce tanti indici, che vengono replicati da diversi ETF e altri strumenti in genere passivi – e l’inclusione o meno nell’indice vuol dire investimenti… in arrivo sulla società che viene inclusa.

Sempre MSCI non è convinta dell’inserimento fatto in passato di Strategy nell’indice MSCI USA (che traccia le best company americane), perché si sarebbe accorta che Strategy dell’azienda non ha quasi più nulla. Sarebbe – questi sono gli intendimenti del gestore – una società che si occupa solo di investimenti passivi in Bitcoin e per questo poco utile per l’indice. Tanto da paventarne l’esclusione.

Saylor – non avrebbe potuto fare altrimenti – non ci sta e affida al suo seguitissimo account X una lunga risposta:

Strategy non è un fondo, non è un trust e non è una holding. Siamo una compagnia quotata con un business da 500 milioni nel mondo del software e una strategia di tesoreria unica che utilizza Bitcoin come capitale produttivo.

E poi aggiunge:

Nessun veicolo passivo o società di holding potrebbe fare quanto stiamo facendo noi.

Il che è tecnicamente vero, ma dubitiamo che sarà in grado di scrivere la parola fine sulla questione.

Per Strategy l’inserimento in indici come quelli di MSCI e quelli del NASDAQ è fondamentale, in quanto da questi dipendono afflussi di capitale importanti verso le azioni ordinarie, che nelle ultime settimane stanno soffrendo in modo importante sotto il profilo del prezzo.

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