Quanto stress c’è sulle casse dei miner Bitcoin? Per ora è presto per dirlo, ma c’è chi vende qualcosina. E il caso di Bitdeer, che ha annunciato la vendita di 106,6 BTC, operazione in realtà non così rara, con il miner che deve utilizzare i proventi del mining per sostenere le sue operazioni. Al 21 novembre il gruppo ha comunque in cassa 2.084,7 $BTC, e ne ha venduti soltanto 106,6 – contro i 121 prodotti nello stesso periodo.
Per ora pertanto, almeno da Bitdeer, segni di stress evidente. I dati si riferiscono all’ultima settimana, quella che va dal 15 al 21 novembre 2025. Il prezzo di Bitcoin è cruciale per la sostenibilità di certe operazioni, che hanno costi di funzionamento elevati, legati alla produzione e al consumo elettrico.
Bitdeer vende, ma bisogna guardare al quadro generale
È vero, il miner Bitdeer ha venduto una parte dei suoi Bitcoin. Nello specifico il gruppo ha ceduto a mercato 106 Bitcoin, contro i 121 che sono stati prodotti. La posizione netta dell’exchange è stata modificata di 385,5 Bitcoin, ma come è visibile dal grafico che viene offerto dallo stesso operatore non si tratta di operazioni insolite. Il gruppo vende periodicamente e settimanalmente i suoi $BTC per sostenere il costo delle sue operazioni.

- Costo di produzione Bitcoin a 84.000$?
Il prezzo in difficoltà di Bitcoin ha dei risvolti importanti per i miner Bitcoin, che vivono della produzione di nuovi $BTC e che devono utilizzarli per sostenere i costi delle proprie operazioni.
JPMorgan aveva stimato il costo medio odierno di produzione di $BTC a 84.000$, conto che però è fortemente spannometrico – dato che i costi che devono essere affrontati dai diversi operatori possono variare grandemente.
A farli variare sia l’efficienza delle macchine impiegate, sia il costo del capitale e in ultimo i costi di produzione o di acquisto dell’energia che viene utilizzata.
Per ora, nonostante le performance in borsa, mancano segnali di stress evidenti
Per quanto la situazione vada certamente monitorata – in particolare se la fase di debolezza del prezzo di $BTC dovesse estendersi – non sembra per il momento che ci siano delle situazioni di stress importante per i miner, che hanno comunque sempre la scelta di mandare offline le macchine il cui impiego non è vantaggioso economicamente.

Nel medio e lungo periodo l’hashrate destinato al mining Bitcoin – che potremmo anche considerare come una sorta di metrica della sicurezza del network – rimane in un trend di crescita forte. Questo nonostante il fatto che diversi dei miner più strutturati abbiano da tempo aperto le porte anche al settore AI.
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