Metaplanet, società quotata in Giappone e che segue – in sedicesimo – la stessa traiettoria di Strategy, ha ottenuto 130 milioni di dollari in prestito, utilizzando come collaterale i propri $BTC. La somma sarà utilizzata per acquistare altri Bitcoin.
La società al momento ha in cassa Bitcoin per circa 2,7 miliardi di dollari di controvalore, con prestiti che ammontano in totale a 230 milioni. La linea di credito approvata dagli azionisti permetterà al gruppo di ottenere prestiti fino a 500 milioni di dollari, e dunque per circa il 20% del controvalore in $BTC che la società detiene in cassa.
Metaplanet va a leva
Sì, sono prestiti con collaterale in Bitcoin. Sono prestiti che stanno diventando sempre più comuni e che permettono a società come Metaplanet di ottenere liquidità da investire… in $BTC.
È una mossa che arriva in una fase piuttosto particolare per tutto l’universo DAT – le tesorerie digitali – anche tra quelle più solide come appunto Strategy – ne abbiamo parlato qui – o anche appunto Metaplanet.
- Andare a leva
Chiaramente parliamo di un investimento che espone a leva Metaplanet, rendendone più rischiosa la posizione. Rimaniamo comunque per il momento con 230 milioni di debito assunto contro 2,7 miliardi di dollari in controvalore in Bitcoin, con BTC che viene scambiato nel momento in cui scriviamo a circa 87.000$.
Siamo oggettivamente lontani da una posizione che potrebbe essere in qualche modo foriera di problemi per il gruppo.
- Decisione “spinta”?
È una delle strategie possibili a fronte di una situazione complessiva delle DAT che è la seguente: difficoltà nel raccogliere capitale e impossibilità di emettere nuove azioni. C’è anche da dire però che società come MetaPlanet e Strategy hanno già fatto ricorso in passato a questo tipo di attività, per quanto però in forma di debito convertibile.
Una bomba a orologeria?
In particolare sul Canale VIP avevamo correttamente segnalato i prezzi eccessivi ai quali scambiavano il grosso dei titoli di questo comparto, ovvero quello delle DAT.
Ora per diverse di queste siamo però in territorio di parità o addirittura sotto la parità tra il controvalore in $BTC e la capitalizzazione in borsa.
Alcune di queste sono anche scese sensibilmente sotto questo valore, segnalando un’enorme difficoltà per un settore che per un certo periodo sembrava essere diventato una sorta di macchina dei soldi infiniti.
Quante possibilità di problemi?
Siamo in un ciclo fortemente bearish almeno in termini di notizie su questo specifico comparto. Le difficoltà di Strategy sono dettate anche da movimenti esterni – vedi la possibile esclusione dagli indici di MSCI – e il clima non è dei migliori.
Da qui però a pensare a difficoltà del settore tali da portare allo scarico di certe posizioni (quelle più importanti)… c’è la stessa differenza per ora che c’è tra il dire e il fare.
Qualcuna delle più piccole DAT ha scaricato qualcosa – in genere per procedere con il riacquisto di azioni. Essendo l’esposizione debitoria di queste società molto contenuta, per ora non dovrebbe esserci il bisogno di procedere in tal senso.
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