C’eravamo tanto amati. Potremmo forse dichiarare qui l’ultima questione aperta del vecchio ciclo e del vecchio bear market. Meta, la società di Mark Zuckerberg, sta valutando la riduzione dello staff che era destinato al metaverse, una delle più importanti iniziative del gruppo qualche anno fa e della quale ormai non sembra parlare più nessuno.
Cosa c’entra con il mondo crypto? In realtà poco, anche se le due narrative – il metaverse crypto e quello di Zuckerberg – avevano finito per alimentarsi l’un l’altra. Ora però sono in tanti ad aver fatto dei passi indietro – e con la retromarcia di Zuckerberg possiamo definire questo mondo come definitivamente… del passato?
La musica è finita, gli amici se ne vanno, che splendido metaverse
Secondo indiscrezioni Meta starebbe valutando tagli del 30% alla divisione di Reality Labs, secondo quanto è stato riportato da Bloomberg. Sarebbe un taglio significativo non solo per la quantità di denaro che verrà spostata, ma anche perché – ricordiamo ai nostri lettori – la fiducia nel metaverse fu tanta da far cambiare il nome all’allora Facebook. Sarebbero poi al vaglio ulteriori tagli – mentre ai gruppi legati al mondo della realtà virtuale sarebbero stati chiesti tagli intorno al 10%.
Una ritirata che dunque non riguarda soltanto il comparto metaverse – ma più in generale la questione della realtà aumentata e dei dispositivi per… viverla.
È un segnale dei tempi che cambiano e che segnala di nuovo però una certa tendenza del mondo crypto ad anticipare quello che poi si verifica sui mercati esterni. Il mondo crypto infatti si è progressivamente disimpegnato dal mondo metaverse – basti pensare anche al ricollocamento di Animoca Brands o di The Sandbox verso il mondo dei creatori – e lo ha fatto a quanto pare… anticipando ancora una volta Meta.
Tutto finito nel metaverse?
Non se ne parla più, nessuno li ha forse mai giocati, anche nel caso appunto di The Sandbox, che forse ha rappresentato l’esperimento più compiuto in questo senso. Un esperimento, come tanti ne sono nati nel mondo crypto – e che però, come appunto accade in questo mondo, sarà difficile dare per definitivamente morto.
Di casi di grandi recuperi, anche in termini di narrativa, ce ne sono stati tanti. Tutto questo però mentre i mercati non hanno mai riportato, neanche alla lontana, certi token ai fasti del 2021-22. La scelta di Meta sarà la pietra tombale?
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