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Anche YouTube si piega alle crypto stablecoin: pagamenti a creator con PYUSD di PayPal

PayPal con YouTube per permettere il pagamento ai creator in stablecoin. Per ora si parte negli USA.

Anche YouTube apre – infine – al mondo delle stablecoin. Secondo quanto è stato riportato da Fortune, il gruppo avrebbe infatti stretto un accordo con PayPal affinché i creator possano ricevere denaro anche tramite stablecoin e nello specifico tramite PYUSD. Il sistema per ora è funzionante soltanto negli Stati Uniti e non è chiaro se sarà mai disponibile in Europa.

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La conferma sarebbe arrivata, sempre a Fortune, anche da Google, che però oltre a riportare la possibilità di ricevere il dovuto ai creator tramite stablecoin, non ha aggiunto altri dettagli. Si tratta di un passo avanti importante per il mondo delle stablecoin, che si conferma essere uno dei trend più importanti di tutto il mondo crypto.

Una buona notizia anche per PayPal e la sua stablecoin

PayPal è stata tra le prime società del mondo dei pagamenti classici a interessarsi di stablecoin. Sono criptovalute, le stablecoin, il cui valore è ancorato a quello del dollaro USA (e in altri casi all’euro) e che possono essere scambiate senza intermediari.

PayPal offre da tempo PYUSD, che gestisce e emette tramite Paxos e che oggi ha quasi 4 miliardi di token in circolazione. Un token che è stato emesso per la prima volta nel 2024, in anticipo rispetto a quella che sarebbe poi stata la grande ondata di stablecoin spinta dall’elezione di Donald Trump e dall’arrivo del Genius Act, il complesso di nuove norme che regolamenta il settore stablecoin negli USA.

L’Europa prova a difendersi

BCE, la massima autorità monetaria dell’Unione Europea, sta cercando di difendersi dall’assalto delle stablecoin legate al dollaro tramite l’emissione dell’euro digitale, soluzione centralizzata e emessa direttamente dalla Banca Centrale Europea, anche al fine di contrastare la diffusione delle stablecoin legate al dollaro.

Il percorso però sarà lungo e nel migliore dei casi (per BCE) vedremo i primi euro digitali circolare nel 2028 o nel 2029. Tempistiche molto lunghe rispetto a quelle della diffusione di denaro privato ma supportato da debito pubblico americano.

Con l’arrivo anche delle cosiddette big tech, la situazione diventa ancora più complicata per BCE, o almeno, per il suo piano di contrastare l’avanzata di questi sistemi di pagamento.

Una tecnologia molto apprezzata

Le stablecoin per i pagamenti sono una tecnologia che sta raccogliendo degli importanti consensi sia a livello retail, sia invece “all’ingrosso” dei sistemi di pagamento, dato che è in grado di offrire pagamenti molto rapidi, definitivi, con commissioni minime. L’integrazione non è avvenuta soltanto da PayPal, ma anche tramite interventi di Visa e Mastercard.

Recentemente è entrata nel comparto anche Stripe, che offre un’intera piattaforma per la creazione di stablecoin e anche per integrare tali pagamenti nei servizi di terzi.

Il movimento è in forte accelerazione, con Circle (emittente della popolare USDC) che ha lanciato una propria blockchain con già più di 200 partner istituzionali.

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