Altro giorno, altra bomba sganciata dalla piattaforma Hyperliquid. A questo giro gli sviluppatori del progetto hanno lanciato una feature chiamata “Portfolio Margin”, che essenzialmente serve ad unificare il conto spot e perps, consentendo una gestione del margine più efficiente ed una valutazione del rischio a livello complessivo di portafoglio.
Si aprono così nuove opportunità operative e si compie un passo in avanti verso la semplificazione della user experience, soprattutto per quei traders che utilizzano strategie più strutturate e che fino ad ora erano costretti a lavorare su due account separati. Continua ad innovare Hyperliquid, mentre tuttavia i prezzi della sua crypto $HYPE viaggiano ancora in una condizione di debolezza speculativa.
Hyperliquid: in arrivo il Portfolio Margin
Per chi non lo sapesse, su Hyperliquid ogni utente dispone di due account distinti: uno dedicato al trading spot e uno riservato ai perpetual. I fondi si possono spostare da una sezione all’altra con un semplice click, ma lo stesso bilancio non è cumulabile e resta separato per il trading. Questo vuol dire che se si vuole utilizzare la leva, il collaterale può essere impegnato solo dall’account perpetual.
A breve però, i traders potranno usufruire di una nuova chicca. Il team di Hyperliquid sta infatti per lanciare il “Portfolio Margin”, ossia un update che unisce gli asset spot e perps in un unico saldo, dal quale sarà possibile operare in modo più flessibile. Come riportato nell’annuncio ufficiale su Discord, la feature è attualmente in pre-alpha mode. Verrà implementata in mainnet durante i prossimi aggiornamenti.

A cosa serve il Portfolio Margin su Hyperliquid
Questa novità punta a facilitare la gestione del capitale e a rendere più chiara la valutazione del rischio complessivo del portafoglio, introducendo allo stesso tempo nuove opportunità di yield. Per semplificare, possiamo dire che il Portfolio Margin di Hyperliquid riguarda due aspetti principali.
- Carry trade e strategie delta-neutral: a breve sarà possibile, ad esempio, utilizzare i propri $HYPE spot come garanzia per ottenere un prestito in $USDC da utilizzare per aprire posizioni sui perpetual. Questo favorisce potenziali strategie delta neutral in cui neutralizza la direzionalità della gamba spot con uno short della stessa size, e si guadagna dalla differenziale del funding rate (tasso incassato – interessi del prestito). Ovviamente lo si poteva fare anche prima, ma serviva il doppio dei fondi.
- Maggiore efficienza del capitale e possibilità di yield: proprio perché questa unificazione permette di gestire spot e perps da un unico saldo, il capitale non risulta più frammentato tra account separati. Questo si traduce in un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili, con una quantità minore di fondi “fermi”. Inoltre gli asset “borrowable” (che si possono prestare) possono generare un rendimento automatico .
Un paio di considerazioni: per le posizioni in leva, le perdite vengono prima assorbite dal valore dell’account spot, e poi da quello perpetual, così da “ridurre” la probabilità di liquidazione. Per quanto riguarda lo yield per gli asset forniti in prestito (inizialmente $USDC, poi anche $USDH), Il tasso d’interesse viene calcolato sulla base di quanto è utilizzata la liquidità nel sistema.
Hyperliquid aumenta la sua composabilità con i protocolli di lending
Un altro aspetto parecchio interessante del Portfolio Margin riguarda la sua integrazione con l’ecosistema HyperEVM. Come chiarito dal team, questa nuova feature non nasce per trasformare Hyperliquid in un vero e proprio protocollo di lending completo, con pool on-chain proprie sul versante HyperCore, ma per creare le basi su cui altri progetti esterni possano costruire servizi più avanzati.
Si lascia in poche parole ai protocolli di lending su HyperEVM il compito di sviluppare soluzioni ed integrazioni parallele, come vault automatizzati o strategie strutturate. Su Hyperliquid gli utenti depositano solo la liquidità (in $USDC), mentre la relativa posizione può essere tokenizzata e impiegata in modo composabile da altri progetti esterni.
Questo è un dettaglio non da poco, perché crea un interessante punto di collegamento con la DeFi su HyperEVM, ed incentiva il lavoro degli sviluppatori per potenziare l’infrastruttura. Inoltre così facendo si evita di “appesantire” HyperCore”, che ricordiamo essere il livello della chain dove si costruisce il consenso, e che deve appunto rimanere snello.
Come riportato nella documentazione ufficiale, inizialmente la soglia di LTV (quando puoi prendere in prestito in relazione al collaterale fornito) è fissa a 0,5. Gli interessi saranno pagati su base oraria, con una logica simile a quella del funding rate. La cap iniziale per i debitori è di 1.000 $USDC mentre per i lenders è di 100 $HYPE.

Ancora difficoltà sui grafici per $HYPE
Nonostante tutte queste belle novità sul piano tecnologico, Hyperliquid fa ancora fatica a ritrovare lo spirito bullish sui grafici della propria crypto $HYPE. Nell’ultimo mese la moneta ha perso il -24,6%, con i prezzi ora a quota $29,3, da osservare comunque in un contesto più ampio di debolezza del mercato crypto.
C’è poco entusiasmo speculativo in questo momento, complice anche una narrativa che ha visto sbloccare una grande quantità di $HYPE in linea con il piano di unlocks stilato in tokenomics, oltre ad un atteggiamento di forte de-risking sull’intero comparto altcoin. Ad ogni modo la criptovaluta sembra piuttosto stabile negli ultimi giorni, segno che dopo il grosso recente sell-off, forse il peggio è passato.

Open interest e volumi su Hyperliquid, che sono le metriche che contano di più per valutare la salubrità di un protocollo del genere, sono ancora in forte contrazione dai massimi di ottobre. Notiamo un piccolo recupero a dicembre, ma ci sarà da valutare l’entità di questo movimento su una base più ampia. Per ora, speculativamente parlando, la palla è ancora in mano agli orsi.
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