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Tra i token che stanno sorprendendo al rialzo nelle ultime settimane spicca Pippin (PIPPIN), che nel mese di dicembre sta registrando un +141%, dopo che a novembre ha messo a segno un + 300%. Attualmente PIPPIN quota 0,3688 USDT e il rialzo su base settimanale si attesta a +7,3% ma in contrazione rispetto al massimo registrato nella giornata di ieri a 0,5318USDT chiusa poi in ribasso del -14%.
Rally di PIPPIN a +440% in due mesi
Da inizio 2025, Pippin risulta ampiamente in rialzo, soprattutto se confrontato con le quotazioni iniziali di metà gennaio, collocate in area 0,15USDT. Al valore attuale ha una market cap di 364 milioni di dollari e si colloca alla posizione numero 101 del ranking globale.
Il rally di Pippin guidato da supply e short squeeze
Pippin sta registrando rialzi derivanti da dinamiche speculative. L’offerta si è drasticamente ridotta dopo i massicci prelievi dagli exchange da parte delle whale, creando uno shock di liquidità. La concentrazione dei token in pochi wallet sta facilitato movimenti rapidi del prezzo. Il quadro è stato amplificato da numerosi short squeeze, con una maggioranza di posizioni ribassiste forzate a ricoprirsi, alimentando i rialzi.
Cosa è Pippin
Pippin è una meme coin lanciata a fine 2024 sulla blockchain Solana, nata da un’immagine SVG di un unicorno generata dall’intelligenza artificiale OpenAI, tramite ChatGPT. Creato dall’innovatore Yohei Nakajima, il progetto rappresenta un “agente AI autonomo” capace di interagire sui social media, imparare dalle conversazioni e influenzare l’ecosistema digitale.
Unisce la cultura dei meme alla tecnologia degli agenti intelligenti, puntando a diventare un influencer digitale gestito interamente da algoritmi open-source.
Panoramica grafica di Pippin dal suo lancio
Come spesso accade per i token a bassa capitalizzazione o tipo meme token, anche per Pippin, le prime quotazioni sugli exchange variano e si registrano in un range ampio tra 0,10 e 0,15 USDT.
Sul grafico weekly si osserva chiaramente che, dopo il lancio, il prezzo è entrato in una fase di prese di profitto seguita da una lunga fase di lateralità e congestione. Questa struttura si è protratta sostanzialmente da marzo fino alla prima settimana di novembre, senza movimenti direzionali significativi.
Boom rialzista a novembre
Nell’ultima settimana di novembre si è verificata la prima vera accelerazione rialzista. Il movimento ha spinto il prezzo di PIPPIN a registrare un +477% su base weekly, dando avvio a una successiva serie di rialzi.
Volatilità elevata e fase di ritracciamento
Da questa panoramica grafica si coglie chiaramente la forte volatilità che Pippin sta vivendo nelle ultime settimane. Dopo l’intensa accelerazione rialzista, si trova ora in una fase di ritracciamento, tipica dopo movimenti così estesi in tempi ridotti.
Il supporto più rilevante di questo movimento transita in area 0,2650 USDT. La perdita di questo livello potrebbe favorire un’accelerazione della fase correttiva.
Supporti tecnici da monitorare
Da segnalare come, nelle settimane precedenti, la fase di rialzo sia stata accompagnata da un forte incremento dei volumi di scambio. Al contrario, già dalla scorsa settimana si osserva un netto dimezzamento dei volumi di scambio, elemento che segnala un indebolimento della spinta direzionale a sostegno del trend.
Panoramica daily del prezzo di Pippin
Sul grafico daily riportiamo una panoramica dell’andamento del prezzo di Pippin a partire dall’accelerazione rialzista avviata nel mese di novembre. Nella giornata di ieri si è registrata una fase di contrazione piuttosto netta, tuttavia il prezzo è rimasto al di sopra dei principali livelli di supporto.
Indicatori tecnici
Anche l’indicatore RSI è uscito dall’area di ipercomprato, segnalando un raffreddamento della pressione rialzista. Sul fronte dei volumi di scambio daily si osserva come, nel corso del mese di dicembre, sia in atto una fase di progressivo calo, con volumi che si stanno mantenendo al di sotto della media.
Nel complesso, la combinazione tra contrazione dei volumi, uscita dall’ipercomprato e rallentamento del movimento rappresenta una serie di primi campanelli d’allarme da monitorare con attenzione.
