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Pear Protocol: la piattaforma che CAMBIA il modo di FARE TRADING crypto 

Evolvi il tuo modo di fare trading con le crypto: la tecnologia ci offre una marea di opportunità.

Da sempre il pubblico retail è sempre stato abituato ad un trading crypto di tipo direzionale, attraverso posizioni in cui si scommette semplicemente sul fatto che un asset salirà o scenderà nel tempo. In realtà, nel mondo della finanza, e sempre più spesso nel settore DeFi, esistono modalità di trading che non prescindono esclusivamente dalla direzione del mercato, ma che si basano su un concetto più avanzato, legato al confronto tra le performance di due o più asset.

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È quanto propone Pear Protocol, protocollo decentralizzato costruito su rete Arbitrum,  che nasce con l’obiettivo di semplificare l’esecuzione e la gestione del pair trading, ossia  strategie in cui si va simultaneamente long e short su un paniere di asset e si cerca di estrarre rendimento dalla loro relazione. Può sembrare complesso, e sulla carta in realtà lo è, ma grazie all’interfaccia intuitiva di Pear, tutto diventa più semplice. Vediamo come funziona.

Pear Protocol: trading crypto con più gambe simultaneamente

Andiamo subito al cuore del meccanismo di Pear Protocol. La piattaforma consente di costruire e gestire operazioni di trading composte da più “gambe eseguite in modo coordinato, evitando la necessità di dover aprire manualmente posizioni separate su più protocolli. In pratica, ci permette di definire una strategia long e short su più asset all’interno di un’unica interfaccia, semplificando un lavoro frammentato.

Possiamo ad esempio andare nello stesso momento long su BTC e short su SOL con un peso 50/50, ossia puntare sul fatto che BTC sovraperformerà SOL, indipendentemente se il mercato sarà bullish o bearish. Ciò che conta non è la direzione assoluta dei prezzi, ma la differenza di performance tra i due asset.

Ovviamente, il peso assegnato a ciascuna gamba della strategia non è fisso e può essere modificato in base alla propria tesi di mercato (un asset salirà più o meno dell’altro), al livello di rischio che si è disposti ad assumere e alla volatilità realizzata degli asset coinvolti.

Pear Protocol
Pear Protocol interfacciaFonte dati: https://app.pear.garden/

Tutti i trade vengono eseguiti sull’infrastruttura di Hyperliquid o di SYMM (motore di trading on-chain basato sulla logica dell’intento), sfruttando i loro rispettivi book e la loro liquidità. Pear Protocol non funge dunque da layer di esecuzione ma solo come livello di coordinamento e di gestione delle posizioni.

Le coppie di scambio di Pear Protocol

La cosa più interessante di Pear Protocol è che non siamo obbligati a fare trading solo su una singola coppia, ma possiamo sfruttare la stessa logica su un paniere più o meno ampio.Come rappresentato nell’immagine, l’interfaccia consente di assegnare un peso specifico a ciascun asset coinvolto, come un long BTC al 50% e uno short distribuito su SOL, ETH e HYPE, che complessivamente coprono il restante 50%.

In questo modo possiamo ampliare le logiche operative, estendendo il concetto di pair trading in modo settoriale. Possiamo fare trading su narrative di mercato, confrontare ecosistemi differenti e costruire anche posizioni market-neutral.

paniere  trading crypto
Posizione paniere cryptoFonte dati: https://app.pear.garden

Cosa ancora più importante: tra gli asset che possiamo scegliere su Pear, ce ne sono molti della sezione HIP-3 di Hyperliquid, ovvero strumenti (gestiti da entità esterne in modo permissionless) che rappresentano asset del mondo finanziario tradizionale come indici, materie prime o azioni.

Questo rende il tutto particolarmente attraente perché consente di costruire, all’interno della stessa strategia, esposizioni ibride come una posizione long su titoli TradFi come META, GOOGL e MSFT e, allo stesso tempo, una posizione short su asset crypto come DOGE, XRP e BCH. Un approccio di questo tipo permette di sfruttare potenziali correlazioni e divergenze tra mercati tradizionali e crypto, oppure di combinare asset appartenenti a classi differenti per una tesi più articolata.

Strategia trading tradfi
Strategia TradFi contro cryptoFonte dati: https://app.pear.garden

Le varie funzionalità per il trading su Pear Protocol

Ovviamente su Pear Protocol ogni ordine può essere eseguito in diverse modalità: market, limit, advanced limit, ladder e TWAP, offrendo all’utente l’approccio più adatto in base alla propria strategia. C’è anche la possibilità di settare take profit e stop loss, impostare una leva fino a 40X (in base ai mercati), e gestire l’esposizione sul rapporto tra gli asset tramite una dashboard unificata per monitorare PNL, funding, e leva.

Ma la cosa unica di Pear è la presenza di un Agent Pear, ossia un bot che si occupa di coordinare l’esecuzione del trade e di gestire l’intera strategia multi-gamba. Non è un agente LLM nel senso stretto del termine, perché non prende decisioni autonome né crea strategie di trading proprie, ma si concentra sulla gestione operativa e del rischio complessivo della posizione. Attenzione però: lo possiamo sfruttare solo su una posizione con due asset. 

Agent Pear
Agent PearFonte dati: https://app.pear.garden/trade

Ci da in tempo reale informazioni quali:

  • Correlazione tra due asset: quanto i prezzi dei due asset si muovono insieme nel tempo.
  • Cointegrazione: se esiste una relazione stabile di lungo periodo tra due asset (si o no)
  • Rolling Z-Score: quanto il rapporto tra gli asset si discosta dalla propria media storica in un determinato intervallo di tempo.
  • Volatilità: l’ampiezza delle variazioni di prezzo del rapporto tra gli asset.
  • Beta: la sensibilità di un asset rispetto all’altro, ossia quanto il movimento di uno influisce sul comportamento dell’altro. Se impostiamo la voce “Use Beta Ratio”, i pesi delle gambe vengono bilanciati per una strategia market neutral, che non dipende dall’andamento generale del mercato.

Perchè fare pair trading piuttosto che trading direzionale?

Molti di voi forse si chiederanno qual’è realmente il senso di aprire simultaneamente due posizioni long e short, e tradare la performance relativa tra gli asset piuttosto che scegliere posizioni direzionali. In realtà ci sono diversi motivi che giustificano un’operatività del genere, e che in un certo senso ci distinguono dalla componente retail e ci avvicinano alle logiche di un hedge fund.

Innanzitutto, il pair trading funziona in ogni dinamica di mercato (rialzista, ribassista, laterale). Cambia un po’ il focus dell’operazione: non si guarda se un asset sale o scende, ma se sale o scende di più rispetto ad un altro, o rispetto ad un altro settore.  Esistono, in questo senso, quattro principali casi d’uso in cui il pair trading risulta particolarmente efficace:

  • Trading basato sulla narrazione: il mondo crypto è pieno di narrazioni. Possiamo sfruttarle per fare trade ad esempio L1 vs L2, o long su una chain emergente contro uno short di una chain che sta perdendo rilevanza
  •  Trading fondamentale: per sfruttare inefficienze del mercato identificando le discrepanze di prezzo tra asset correlati tramite metriche come TVL e FDV.
  • Trading tecnico: ricerca di opportunità tecniche per entrare in posizioni di coppia che sembrano avere un potenziale
  • Arbitraggio statistico: individuare opportunità di mean reversion tra due asset, cioè quando due asset solitamente correlati si discostano temporaneamente. 
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