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Esci dalla ZONA DI COMFORT: scopri come far lavorare le tue crypto in DeFi

Ecco tutto quello che devi sapere se vuoi esplorare il mondo della DeFi. Pochi passaggi per mettere a rendite la tue crypto.

Approfittiamo delle feste natalizie per fermarci un attimo dalla frenesia quotidiana dei mercati, e ripassare tutti i concetti base del settore DeFi. In questo articolo ti accompagniamo passo dopo passo alla scoperta del lato più autentico del mondo crypto, spiegando in modo semplice come iniziare e come mettere i tuoi soldi nelle condizioni di lavorare per te.

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Non importa che tu sia un neofita o che non abbia alcuna dimestichezza con la tecnologia blockchain: partiamo dalle basi e vediamo senza troppi tecnicismi come fare questo grande passo ed uscire dalla zona di comfort delle piattaforme centralizzate. È poi in realtà tutto più semplice di come lo raccontano in giro. Devi solo assicurarti di seguire qualche accortezza, ma non ti preoccupare, ti guidiamo noi!

Cos’è la DeFi e perché dovrebbe interessarti?

DeFi è l’acronimo di “Finanza Decentralizzata”, ed indica un insieme di strumenti e servizi finanziari del mondo crypto che funzionano senza banche o intermediari tradizionali. Tutto avviene tramite piattaforme basate su blockchain, che permettono agli utenti di gestire direttamente, in prima persona, il proprio capitale.

Dovete sapere infatti che se utilizzate exchange tradizionali come Binance, Bybit o Bitget, i fondi vengono custoditi dalla piattaforma stessa, e non sono tecnicamente sotto il vostro controllo diretto. In pratica state affidando la gestione delle vostre criptovalute ad una fonte esterna, la quale opera come intermediario tra voi ed il mercato.

Non c’è nulla di male ad utilizzare un exchange, ed anzi è il mezzo migliore per iniziare ad investire nella maniera più semplice possibile. A tal proposito:👉 qui abbiamo preparato per te una lista completa di tutte le piattaforme più affidabili su cui puoi registrarti ed ottenere un bonus escluso in denaro.

Detto ciò, se vi fermate solo ed esclusivamente agli exchange, vi perderete tutta la magia del mondo crypto più autentico, e soprattutto vi perderete i seguenti vantaggi:

  • Possibilità di custodire i fondi da soli senza rischi di controparte (anche se affidabili, tutte le controparti sottendono un rischio)
  • Rendimenti più alti della media sulle crypto ferme nel wallet
  • Opportunità di investimento che non troverete sulle piattaforme centralizzate.

Come si entra in DeFi: il primo passo

Per prima cosa, per esplorare tutte le bellezze della DeFi, vi servirà un wallet non custodial. Sugli exchange, il wallet è integrato nella piattaforma ed è pensato principalmente per fare trading o detenere asset, ma non per interagire liberamente con i protocolli decentralizzati.

Un wallet non custodial è diverso: è uno strumento che vi permette di collegarvi direttamente alle applicazioni DeFi, firmare le operazioni in autonomia e muovervi all’interno dell’ecosistema senza passare da intermediari. È, a tutti gli effetti, la vostra “porta d’ingressonel mondo della finanza decentralizzata.

Vi consigliamo di installare wallet come Rabby, passando per il loro sito web ufficiale, ed installando la versione che più preferite, browser se operate da PC, mobile se da smartphone. Semplicemente cliccate sul bottone e scaricate l’estensione.

download wallet
Download rabby wallet Fonte dati: https://rabby.io/

Altri wallet validi ed affidabili possono essere Metamask, Rainbow, Bitget Wallet, OKX Wallet ed altri ancora. 

Custodisci la tua chiave privata del wallet

Qui arriviamo alla prima accortezza da tenere in considerazione. Ogni wallet, infatti, è associato a una chiave privata, che possiamo paragonare a una password speciale: è ciò che permette di accedere ai fondi presenti nel wallet e di autorizzare ogni operazione.

Sugli exchange questa chiave non la vediamo mai, perché viene gestita direttamente dalla piattaforma per nostro conto. Con un wallet non custodial, invece, la responsabilità passa interamente a noi, siamo noi a doverla custodire con attenzione. Questo il vero cambiamento quando si esce dalla zona di comfort: non c’è più nessuno “in mezzo” a cui delegare tale responsabilità.

Non preoccupatevi perchè è comunque tutto molto semplice. Quando installate un wallet come Rabby e scegliete l’opzione “crea un nuovo wallet”, il software vi mostrerà una frase composta da una serie di parole. Quella frase è la vostra chiave privata. Non va ovviamente imparata a memoria, dovete riscriverla e salvarla in un luogo che considerate sicuro.

Seed phrase
Seed phraseFonte dati: https://rabby.io/

ATTENZIONE: non salvate la frase sul telefono o su qualsiasi supporto digitale. Preferite la carta (meglio ancora un supporto metallico) e custoditela su un posto che considerate sicuro da furti e da possibili danni accendatali. Questa frase non va mai condivisa con nessuno, in nessun caso. Nessun wallet, piattaforma o servizio di assistenza serio ve la chiederà mai.

Se qualcuno vi contatta chiedendovi la chiave privata, anche con la scusa di aiutarvi o risolvere un problema, al 100% vi sta truffando. 

Ed ora come muovere i primi passi in DeFi?

A questo punto, per poter iniziare a scoprire la DeFi, dovete trasferire le crypto che avete acquistato su exchange nel vostro wallet non custodial.  È un’operazione semplice, ma dovete stare attenti ai passaggi.

Dal vostro account sull’exchange dovete cliccare su “preleva” (o withdraw), selezionare la criptovaluta che volete inviare e inserire l’indirizzo del vostro wallet non custodial. Questo indirizzo lo trovate direttamente all’interno del wallet appena installato e, nella maggior parte dei casi (tutti i wallet Ethereum), è una stringa di caratteri che inizia con 0x.

Fin qui tutto facile. Ora però entra in gioco una seconda accortezza, ossia quella di non sbagliare rete di trasferimento. Forse non siete stati abituati a concepire le crypto in questo modo, perché sugli exchange tutto appare unificato e semplificato. In realtà, ogni criptovaluta esiste su una blockchain specifica, e quando effettuate un trasferimento dovete sempre assicurarvi che la rete di partenza e quella di destinazione siano la stessa.

Rabby wallet
Rabby walletFonte dati: https://rabby.io/

Ad esempio se state inviando ETH su rete Ethereum, anche il wallet di destinazione deve essere impostato sullo stesso. Non potete inviare asset da una rete a un’altra incompatibile, perché in quel caso i fondi andrebbero persi. Ad esempio non inviate SOL su rete Ethereum, o ETH su rete Bitcoin. 

In ogni caso, non tutti i wallet supportano le stesse reti. Wallet come Rabby sono compatibili con tutte le reti EVM dell’ecosistema Ethereum, come Ethereum, Arbitrum, Base e Optimism. Esistono poi wallet dedicati solo a Solana o solo a Bitcoin. In questa guida ci concentreremo sull’ecosistema Ethereum, dove la DeFi è oggi più sviluppata e ricca.

Deposito
Deposito assetFonte dati: https://rabby.io/

Come far lavorare le proprie crypto in DeFi

Una volta trasferite le vostre crypto all’interno di un wallet non custodial, siete pronti per iniziare davvero a esplorare la DeFi e far fruttare i vostri capitali. Esistono diversi modi per ottenere un rendimento, con livelli di semplicità e rischio differenti, ma per chi parte da zero è sempre meglio iniziare dagli strumenti più sicuri.

Uno dei metodi più affidabili è quello di passare per piattaforme di lending, come ad esempio Aave. Questo è un protocollo che permette di prestare e prendere in prestito criptovalute, senza intermediari, attraverso una semplice interfaccia. Il meccanismo è molto semplice: depositate le vostre crypto in una pool di liquidità, altri utenti le prendono in prestito e vi pagano un tasso di interesse.

Dal punto di vista pratico, dovete solo scegliere il mercato su cui operare, come Ethereum, Optimism o Base, selezionare l’asset che volete depositare e confermare l’operazione dal vostro wallet. Piccolo consiglio: i rendimenti più interessanti e stabili non si trovano quasi mai sugli asset più volatili, ma sulle stablecoin. Stablecoin molto utilizzate come USDC o USDT hanno spesso una forte domanda come prestito, ed è lì che si trovano tassi più interessanti.

Aave stablecoin
Aave stablecoinFonte dati: https://app.aave.com/markets/

TERZA ACCORTEZZA: per ogni operazione sul wallet si paga una commissione, che è nota con il termine di “gas fees”. Se operate su Ethereum ( o sulle chain del suo ecosistema), assicuratevi di tenere qualche frazione di ether nel wallet, anche poche unità di dollaro bastano attualmente.


Cos’altro si può fare in DeFi?

Una marea di cose. Oltre al lending, esistono anche altre possibilità per mettere a rendita crypto (non solo stablecoin). Potete ad esempio sfruttare lo staking di Ethereum, che consente di ottenere un rendimento APR intorno al 2,5% annuo sui vostri ETH: potete darlo direttamente tramite il protocollo ufficiale se avete 32 ETH in portafoglio o tramite soluzioni esterne come Lido Finance per importi più contenuti.

Staking Ethereum Lido
Staking Ethereum LidoFonte dati: https://lido.fi/

Oltre a questo, il mondo DeFi offre centinaia di protocolli e strategie, con profili di rischio molto diversi ed adatti ad una miriade di investitori con obiettivi differenti. Noi qui vi abbiamo presentato solo la base della base, ma ci sono molte attività più dinamiche.. ma anche più complesse e rischiose. Tra le più interessanti troviamo:

-Liquidity Providing: Fare da LP sui DEX, fornendo liquidità agli exchange decentralizzati per ottenere un interesse.

-Strategie di yield: strategie più avanzate in cui si utilizzano vault e protocolli automatizzati, ed esposizione futures.

Trading su exchange decentralizzati: senza intermediari con logiche vantaggiose, come l’accesso a nuovi token emergenti.

Protocolli derivati e tokenizzati: come Pendle, Rysk Finance e Hyperliquid.

Ogni giorno parliamo di DeFi anche in modo più approfondito sul nostro sito. Iniziate ad ogni modo dalle basi, facendo esperienza con le cose semplici per poi passare ad esplorare tutte le potenzialità che questo settore ha da offrirvi.

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