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È tempo di regali e quando mancano poche ore alla celebrazione del Natale, ci sono due analisti di BlackRock che hanno deciso di donarvi una previsione sui tagli ai tassi di interesse di Federal Reserve. Come i mercati, anche BlackRock è allineata verso tagli modesti per il 2026, seguendo tra le altre cose quanto affermato da Jerome Powell in conferenza stampa. È un problema? Ma soprattutto, gli analisti delle grandi banche d’affari e dei grandi gestori di capitale sono sempre accurate?
Perché Fed dovrebbe tagliare “poco”? Perché siamo vicini, dicono i due analisti di BlackRock, al famoso tasso neutrale, ovvero quel tasso raggiunto il quale la politica monetaria a base di tassi di riferimento cessa di produrre effetti sull’economia, che siano espansivi oppure restrittivi.
Sicuri sicuri?
Sul tema ci siamo già espressi ieri qui. Il caso base di chi vi sta scrivendo rimane quello di tagli ai tassi più generosi delle aspettative, fosse anche soltanto per il takeover di Fed per mano della Casa Bianca, che si materializzerà con la nomina del successore di Jerome Powell. Se è vero che nessuno può imporre alcuna linea al Presidente di Federal Reserve, è altrettanto vero che Donald Trump sceglierà soltanto tra chi gli prometterà tagli decisi, e una politica monetaria allineata con i grandi piani di investimento e “ricostruzione” della Casa Bianca.
In un contesto del genere, tener conto soltanto delle grandezze macro forse non è il modo migliore di procedere per anticipare quanto avverrà nel 2026. Ci prendiamo il rischio di andare contro sia gli analisti di BlackRock, sia di andare contro i mercati, che per il momento prezzano soltanto due tagli per il 2026.
Cosa hanno detto gli analisti di BlackRock?
A parlare sono stati Amanda Lynam e Dominique Bly, che hanno affermato di aspettarsi dei tagli invero assai modesti per il 2026, dato che Federal Reserve si starebbe avvicinando al tasso neutrale.
Rimane a margine del commento/analisi un gruppo di domande che temiamo però rimarranno inevase:
- Chi ha detto che Fed dovrà fermarsi al tasso neutrale? Sarà logico farlo con l’inflazione che si avvicina alla parte alta del target (il 2%), ma non è detto che lo sarà nel caso in cui l’inflazione dovesse smettere di essere una grande preoccupazione.
- Il mercato del lavoro rimarrà solido? Cosa ce lo garantisce? Quali saranno le reazioni della Casa Bianca a un’eventuale disoccupazione in aumento accompagnata da soli due tagli ai tassi?
Se dovessimo puntare qualcosa – e a meno che non si verifichino condizioni perfette (ovvero grosso modo una tenuta della disoccupazione sui livelli attuali) – pensare a soli 2 tagli per il 2026 ci appare come ingeneroso.
Bitcoin e crypto potranno… sopravvivere con tassi eventualmente neutrali?
Certamente sì. Il recupero post 2022 è arrivato con tassi di interesse molto elevati, e Bitcoin ha fissato nuovi massimi anche con tassi ancora elevati e certamente in territorio restrittivo.
Rimane il fatto che un contesto più liquido farebbe certamente piacere. E per questo anche per il 2026 le decisioni sui tassi rimarranno… al centro delle preoccupazioni di tutti gli investitori in questo settore.
