Chi sono i vincitori, morali e materiali, di questo 2025 crypto? Anche se i prezzi – in particolare a causa della correzione di ottobre – non sono neanche vicini al top, ci sono progetti, ecosistemi, exchange e intermediari che possono certamente guardare indietro al 2025 con il sorriso. Il mondo crypto – come ogni anno – si è evoluto su ritmi impensabili per gli altri comparti. E oggi ci preoccuperemo di indicare almeno cinque grandi vincitori.
È stato un anno di centralizzazione? Oppure è stata la spinta della decentralizzazione a mettere sotto scacco i fondamentali crypto? E quali progetti, sfruttando la scia del 2025, potranno conquistare un posto al sole anche per il 2026?
5. Gli ETF a Wall Street
Sì, anche se nell’ultimo trimestre hanno perso del capitale, rimarranno i lanci più di successo di sempre per prodotti di questo tipo. In un anno non entusiasmante come il 2025, quello di BlackRock su Bitcoin ha comunque incamerato la bellezza di 25 miliardi di dollari. Il che allo 0,25% di commissioni annue, lo rende l’ETF più redditizio di tutti per il gigante della gestione di investimenti.
Gli ETF, al netto di chi li ritiene un’intromissione indebita nel mondo crypto, hanno dimostrato di essere uno strumento molto apprezzato da tanti investitori. E probabilmente lo saranno di più anche in Italia, dato che rimarranno tassati al 26%. Ne approfittiamo per ricordarti che su eToro puoi trovare ETF su Bitcoin (e fino a 500$ di asset in regalo al primo versamento, così da poter ottimizzare la tua gestione fiscale sfruttando questi strumenti.
4. Ethereum rimane al centro
Nonostante gli assalti di Solana, che anche a Wall Street sta raccogliendo non pochi consensi, in realtà Ethereum ha dimostrato di essere più che solido come network.

I trend principali di questo 2025 sono passati e/o passeranno tutti da Ethereum o dai suoi layer 2: stablecoin, tokenizzazione degli asset, DeFi di qualità e altro non possono che vivere principalmente sul network più liquido e affidabile tra quelli che supportano smart contract.
3. Perp decentralizzati
È curioso perché nessuno si sarebbe immaginato il 2025 come l’anno che avrebbe visto l’esplosione degli exchange decentralizzati. Da un lato la forza centralizzatrice di banche e ETF, dall’altra appunto l’esplosione di progetti come Hyperliquid e come EdgeX.

Anche qui per gli italiani sarà piuttosto interessante, perché i futures rimarranno tassati al 26% e saranno dunque dal 1^ gennaio più convenienti degli investimenti spot.
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2. Stablecoin
Hanno ricevuto il semaforo verde dalla più grande economia finanziaria del mondo. Saranno forse avversati in Europa, ma la verità è che le autorità continentali potranno fare davvero poco.
Di fatto uno dei settori più ricchi ma anche legalmente più complicati del mondo crypto ha ricevuto tutta la protezione di cui aveva bisogno. E al netto di qualche scaramuccia al di fuori degli USA, potrà vivere tanti anni di grande tranquillità.
Con ogni probabilità li vedremo utilizzare sempre di più, anche da intermediari di pagamento del “vecchio mondo finanziario”.
1. Chi ha resistito a un anno brutto
Un anno che si era aperto con i migliori auspici e che invece si è chiuso in modo poco brillante. Chi ha deciso di rimanere nel mondo crypto sarà probabilmente premiato da un 2026 che vedrà tanti cambiamenti positivi per il settore.
Non tutti colpiranno… tutti i token, bisognerà scegliere con cura su quali puntare, ma i presupposti per un ritorno di fiamma ci sono, stanno maturando e sono migliori della disperazione che si legge in giro, dettata principalmente da un’azione del prezzo non brillante.
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