Home / Crollo del Bitcoin: colpa di Elon Musk con Tesla?

Crollo del Bitcoin: colpa di Elon Musk con Tesla?

Pessima giornata e pessima nottata per Bitcoin, con il token re del mercato che brucia circa il 10% della sua capitalizzazione nel giro di poche ore. Tutto questo in un momento piuttosto convulsi per il comparto, con Elon Musk che questa volta potrebbe avere delle responsabilità importanti nel crollo.

Sì, perché il CEO di Tesla ha annunciato che la sua compagnia non accetterà più Bitcoin come mezzo di pagamento, adducendo motivazioni di carattere ambientale. Una mossa che ha fatto guadagnare al magnate diverse critiche, che pur analizzeremo nel corso di questo approfondimento.

Elon Musk non più Bitcoin con Tesla - prezzo giù
Non solo Elon Musk. La questione è più complessa per Bitcoin

Mentre Bitcoin sta facendo fatica a recuperare i suoi livelli di prezzo di ieri, abbiamo due diverse alternative per entrare sul mercato. eToro (qui per un conto dimostrativo gratis), ci permette di entrare sul mercato di Bitcoin in modo diretto, o anche allo scoperto e puntando al ribasso. Offre inoltre i servizi esclusivi di CopyTrading – per copiare tutti i migliori investitori della piattaforma, nonché i CopyPortfolio, che offrono portafogli di investimento anche basati sulle criptovalute.

Possiamo anche intervenire sul mercato con Capital.com (qui per l’account di prova gratuito), piattaforma cripto con 235+ cross sui quali investire e che in un solo click ci permette di operare anche allo scoperto, cavalcando il brutto momento di Bitcoin. Possiamo operare anche tramite MetaTrader4 TradingView tramite questo intermediario, strumenti professionali avanzati per la gestione degli ordini, con l’aggiunta dei segnali di Trading Central.

Il crack di Bitcoin? Non dipende soltanto da Tesla

Nel momento in cui Elon Musk ha pubblicato il Tweet che annunciava il cambio di direzione della compagnia che dirige, Bitcoin stava già attraversando un momento complicato, gravitando in quota 54800.

Tesla ha sospeso la possibilità di acquistare veicoli tramite Bitcoin. Siamo preoccupati dalla crescita dell’utilizzo di combustibili fossili per il mining Bitcoin e per le transazioni, in particolare carbone, che ha il peggior livello di emissioni di qualunque combustibile. […] Tesla non venderà alcuno dei suoi Bitcoin e abbiamo intenzione di utilizzarlo per le transazioni non appena il mining si muoverà verso fonti energetiche più sostenibili. Stiamo anche interessandoci di altre criptovalute che usano <1% dell’energia usata da Bitcoin per le transazioni.

Un Tweet che ha rapidamente portato Bitcoin a perdere circa 1.500$ di valore per singolo token, in un tam tam di vendite a nostro avviso piuttosto ingiustificato, per i motivi che andremo ad analizzare tra poco. Nella notte BTC ha continuato a perdere valore, frutto di una situazione molto più complicata in termini di situazione economica globale.

Molti dei progetti di nuova generazione si sono proposti a Musk, rispondendo al tweet e raccogliendo l’invito del magnate, che sarebbe alla ricerca di blockchain in grado di consumare meno dell’1% di BTC.

L’assurda questione del green di Bitcoin

Una questione sulla quale siamo già intervenuti con un nostro speciale e che comincia ad avere davvero dell’incredibile. Non è infatti chiaro cosa sia cambiato nella testa di Elon Musk che soltanto qualche mese fa riteneva Bitcoin una forza in grado di spingere verso l’impiego di energie alternative.

È anche più che legittimo chiedersi se Musk e i dirigenti di Tesla si siano accorti soltanto adesso che Bitcoin è una criptovaluta basata su PoW e che i consumi per transazione siano più alti della maggioranza delle altre criptovalute. Viene da chiedersi anche – ed è questa una delle ipotesi più forti che circolano online, se la mossa arrivi da pressioni esterne, magari anche politiche nei confronti di Tesla.

Un’azienda che vive anche di legami con la filiera dei contributi per le tecnologie green e che non è assolutamente libera da condizionamenti politici. Una situazione che dovrebbe comunque interessare poco chi ha investito o vuole investire in Bitcoin.

Pesano NIKKEI e incertezza economica

Che ci piaccia o meno, Bitcoin è legato ancora più all’andamento dei mercati azionari principali nel mondo, che al suo status di riserva di valore. E questo è stato dimostrato ancora una volta nella giornata di ieri.

Certo, la decisione di Tesla ha avuto un effetto nell’immediato, ma non è l’unico motivo di una contrazione che ha colpito anche il resto del comparto. Le borse mondiali soffrono e anche i futures sui principali indici mondiali cominciano a segnalare qualche possibile scricchiolio per un’economia che non potrà più fare affidamento alla stampa libera di denaro per risollevarsi.

Una situazione che sul medio e lungo periodo potrebbe premiare Bitcoin, ma che per il momento sta gettando nel panico i principali operatori di mercato. Che stanno facendo cassa anche liquidando posizioni in attivo nel mondo delle Criptovalute.

Ci sarà da ballare, in gergo meno tecnico, su qualunque tipo di piazza finanziaria per le prossime settimane – e questo coinvolgerà anche Bitcoin e le principali criptovalute del comparto. La decisione di Tesla, in un mondo dove arrivano gruppi ben più importanti nell’ecosistema di Bitcoin è almeno per ora cosa di poco conto.

A meno che non dia il via ad un effetto cascata in grado di coinvolgere anche altri gruppi che lo stanno accettando come mezzo di pagamento. Tuttavia non è questa la forza sul medio e lungo periodo di Bitcoin e dunque di preoccupazioni a riguardo ne dovrebbero esistere, almeno per il momento, poche.

Come muoversi su Bitcoin nelle prossime ore?

L’incertezza regnerà sovrana e per questo abbiamo indicato operatori come eToro (qui per un conto di prova gratis) per affrontare queste ore di mercato.

Potrebbero esserci rimbalzi e correzioni, in una giornata di scambi che si preannuncia come particolarmente convulsa. Nulla di nuovo per chi è abituato a fare trading o ad investire sul lungo periodo nel mercato delle criptovalute.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments