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Michael Saylor: “Compreremo altri Bitcoin!” – riparte la corsa a BTC!

Luglio è tempo di trimestrali. E per molte aziende che hanno in cassa Bitcoin, questo è stato il primo trimestre in cui hanno registrato delle perdite a causa di questo investimento.

Qualche giorno fa era stato il momento di Tesla, oggi è il momento di MicroStrategy, che è l’azienda al mondo con il più alto numero di Bitcoin in cassa. Perdite, come vedremo, importanti. Anche se Michael Saylor, che è il leader della corporation, non ha alcuna intenzione di mollare.

Microstrategy registra perdite, ma vuole comprare altri Bitcoin
Microstrategy vuole comprare altri Bitcoin

Chi vuole testare le diamond hands di Saylor, può investire anche adesso su Bitcoin con la piattaforma eToro (qui per un conto dimostrativo gratuito ed illimitato), intermediario che lo offre direttamente e senza commissioni, in aggiunta a servizi fintech esclusivi al 100%, come il CopyTrading (per copiare i più bravi o spiare nei loro movimenti) e i CopyPortfolios, alcuni dei quali includono sia Bitcoin sia l’azienda di Saylor.

Saylor: “Contenti della nostra strategia digitale”

Le trimestrali non sono state molto morbide con le aziende come MicroStrategy e come Tesla, che hanno accumulato un importante ammontare di Bitcoin. L’azienda guidata da Michael Saylor infatti ha fatto registrare quasi mezzo miliardo di perdite, rispetto al picco raggiunto, sempre grazie a BTC, durante lo scorso trimestre.

In molti però hanno fatto notare che si tratterebbe, in fin dei conti, soltanto di paper losses, ovvero di perdite su carta, perché l’azienda non ha venduto neanche 1 dei suoi Bitcoin. E perché dalla chiusura del conteggio, a fine giugno, ad oggi, Bitcoin ha comunque recuperato una parte importante di prezzo. A prescindere dai classici conti della serva, Saylor si è detto molto contento della sua strategia digitale.

Continuiamo ad essere contenti della nostra strategia con i digital asset. L’ultima raccolta di capitale ci ha permesso di allagare questa strategia ed ora abbiamo più di 105.000 Bitcoin. Nel futuro intendiamo continuare ad impiegare capitale in questa strategia.

Questo il commento di Saylor, che ormai come capita molto di frequente si è attirato più di qualche critica, con gli analisti della vecchia scuola che lo ritengono un pericoloso avventuriero che non avrebbe alcuna contezza di quel che sta facendo. Sta di fatto però che Saylor per ora ha ragione da vendere, numeri alla mano. Perché da quando è iniziato il programma di acquisizione di Bitcoin, la sua azienda vale 4 volte tanto, superando di oltre 10 volte la performance generale del NASDAQ. Niente male per una strategia che gli analisti classici erano certi fallisse.

L’azienda, lo ricordiamo, ha emesso in passato titoli di debito per l’acquisto di Bitcoin, che sono stati sottoscritti da terzi alla velocità della luce per un tasso di interesse superiore al 6%. Successivamente a questa iniziativa, il gruppo ha anche dichiarato che emetterà nuove azioni sempre per raccogliere capitale al fine di acquistare nuovi Bitcoin.

Nonostante il calo di Bitcoin, le grandi aziende non lo hanno abbandonato

Non che si avessero dubbi sulla fedeltà di Saylor. Sta di fatto che né Tesla né MicroStrategy hanno pensato di liquidare, neanche in parte, le loro posizioni su Bitcoin durante una delle più grandi correzioni della storia della criptovaluta. Con il prezzo che è arrivato ben sotto la metà del suo valore storico massimo, una riduzione progressiva delle posizioni sarebbe stata, almeno secondo molti analisti, una mossa più che prevedibile.

Invece MicroStrategy e Tesla – che ad oggi sono le due aziende al mondo che hanno la maggiore esposizione verso BTC – non hanno venduto nulla. Segno che sono in molti a credere che questo sia soltanto un momento. Le nostre previsioni Bitcoin concordano, anche se forse non sui numeri, con la strategia di Saylor.

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