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Resort di lusso svizzero accetta Bitcoin | La manovra di Sawiris

Buone notizie per l’adozione delle criptovalute. Dopo i grandi marchi della moda, ora è il turno degli hotel. Secondo una nota diffusa da Bloomeberg, il Chedi Andermatt, uno degli hotel di lusso più famosi del mondo e di proprietà di Samih Sawiris, permetterà ai clienti di spendere criptovalute.

Una notizia importante non tanto per i volumi che un hotel del genere può muovere – che sono comunque contenuti rispetto all’intero mercato – ma per la grande pubblicità al comparto che una mossa del genere può fare.

Svizzera: resort accetterà bitcoin - di Criptovaluta.it
In Svizzera è letteralmente criptomania!

L’ennesima notizia bullish per il mondo delle criptovalute che oggi è al centro di un trend rialzista, che potrebbe estendersi per i prossimi giorni. Possiamo investire su questi asset con eToro (qui per ottenere un conto demo gratuito e illimitato), intermediario con 29+ criptovalute a listino, che offre anche servizi esclusivi come il CopyTrader per copiare i migliori investitori del comparto cripto o per spiare le loro posizioni – insieme ai CopyPortfolios per avere tutte le migliori in un solo titolo. Ottima anche l’interfaccia web, con tutti gli strumenti per l’analisi tecnica a grafico. Bastano solo 50 USD per investire con un conto reale.

Sawiris punta sulle cripto, partendo dai suoi hotel

Non si tratterebbe in realtà di una decisione nata di recente. Il resort di Samih Sawiris, fratello del più popolare – almeno in Italia – Naguid, avrebbe in realtà valutato già quattro anni fa la possibilità di introdurre Bitcoin e le altre criptovalute come strumento di pagamento all’interno dell’importantissimo resort. Una decisione che ai tempi fu rimandata a causa dell’estrema volatilità di prezzo e alla mancanza, almeno a detta del gruppo, di intermediari affidabili.

Oggi le cose sono cambiate – complice anche l’hype che coinvolge il settore ormai da qualche mese, in aggiunta alla possibilità per Chedi Andermatt di rivolgersi ad intermediari di primissima fascia come Worldline e Bitcoin Suisse. Con questi due partner il gruppo potrà convertire immediatamente i Bitcoin (e le altre criptovalute) ricevuti in franchi svizzeri al momento del pagamento.

La nostra è una promessa ai nostri clienti: siamo aperti alle nuove tecnologie e offriremo una nuova modalità di pagamento come servizio aggiuntivo.

Questo il brevissimo commento di Jean-Yves Blatt – che riveste il ruolo di general manager al Chedi. Il sistema dovrebbe essere già attivo per la prossima stagione sciistica, anche se il gruppo non ha comunque ancora comunicato una data ufficiale per l’attivazione del servizio. Un buon modo per attirare chi ha guadagnato moltissimo dalla bull run del 2021? Forse sì, o forse un modo piuttosto economico per farsi pubblicità.

La Svizzera si conferma uno dei paesi più aperti alle criptovalute

La Svizzera si conferma uno dei paesi più aperti verso il mondo di Bitcoin e delle criptovalute. Ad esempio nel cantone Zug – popolare tra i miliardari per un bassissimo livello di imposizione fiscale – si può utilizzare Bitcoin anche per il pagamento delle tasse locali – e ci sono diversi servizi sempre nel cantone che possono essere pagati in criptovalute.

Il reach di Bitcoin aumenta a pochi giorni dall’ufficializzazione a El Salvador come valuta avente corso legale, una mossa che come abbiamo raccontato oggi avrebbe anche ispirato Cuba, che presto interverrà a livello legislativo per definire il quadro delle criptovalute entro la sua giurisdizione e per spingerne l’adozione come metodo di pagamento.

Se gli occhi degli investitori sono puntato sui valori di mercato – in realtà nella nella cosiddetta economia reale c’è tanto che si sta muovendo, anche in termini di utilizzo reale. Movimenti che avranno un impatto, anche sul medio e lungo periodo, sul valore del comparto e in particolare di BTC.

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