Home / Commerzbank richiede licenza crypto! | Rivoluzione Bitcoin in Germania

Commerzbank licenza cripto

Commerzbank richiede licenza crypto! | Rivoluzione Bitcoin in Germania

La Germania è stata nominata soltanto pochi giorni fa paese più ospitale al mondo per il settore cripto e Bitcoin e le notizie che arrivano da Berlino oggi sembrerebbero confermare tale tendenza.

Il gruppo Commerzbank avrebbe infatti fatto richiesta a BaFin (la CONSOB tedesca) di una licenza crypto, prima tra le grandi del paese a procedere in questo senso. Il tutto mentre in Italia si naviga ancora a vista e dove molti grandi gruppi continuano ad essere estremamente ostili a questo comparto.

Cripto licenza per Commerzbank in Germania
Commerzbank punta alla licenza cripto

Tuttavia si tratta di un’ottima notizia su scala globale, sulla quale possiamo anche investire con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con tutti gli STRUMENTI FINTECH al suo interno – un account che ci permette di investire su 63+ cripto-asset anche diversificando il nostro portafoglio.

Chi ha bisogno di strumenti di trading automatico troverà il CopyTrader, sistema di copia diretta delle posizioni dei migliori investitori. Abbiamo poi anche il WebTrader per chi preferisce operare per conto proprio. Con 50$ passiamo al conto reale, ma soltanto quando ci sentiremo effettivamente pronti.

Commerzbank è la prima grande banca tedesca a sbarcare nel mondo cripto

Cosa sta succedendo in Germania? Semplice: una delle più grandi banche del paese ha deciso di fare un passo ulteriore verso il mondo di Bitcoin e delle criptovalute. Un passo di quelli importanti data la rilevanza dell’istituto e dell’economia all’interno della quale opera.

Commerzbank ha infatti fatto richiesta a BaFin, che sarebbe l’authority omologa di CONSOB in Germania, il conferimento di una crypto licenza, ovvero di un permesso per le banche (e a qualunque istituzione finanziaria) di operare anche come exchange, ovvero offrendo direttamente la compravendita di cripto-asset.

Un passo in avanti importante, perché appunto permetterà al gruppo di operare per conto proprio senza dover fare affidamento su servizi terzi. Ed è forse la prima volta che un gruppo di queste proporzioni segue una strada di questo tipo. In aggiunta l’ottenimento delle licenza permetterà all’istituto di offrire anche servizi di custodia sempre nel mondo cripto.

Secondo quanto è circolato sui quotidiani tedeschi si tratterebbe di una mossa per cercare di imbarcare principalmente clienti istituzionali, e quindi fondi, grandi banche e con ogni probabilità in futuro anche autorità pubbliche, come potrebbero essere municipalità e lander.

Un’ottima notizia da un’Europa che non sa che strada prendere

Mentre a livello Europeo non sembra si sappia che strada prendere – in Germania qualcosa si muove e a livelli importanti. Nella stessa Germania è da tempo che i grandi fondi possono investire in cripto anche per somme importanti, così come sono disponibili anche ETF allo Xetra.Che la Germania sia davvero un faro? Difficile dirlo, perché saremo davanti ad altri tipi di ostacoli a livello europeo e anche di fronte alle normali resistenze politiche.

Vale comunque la pena di sottolineare l’impegno di un gruppo di queste dimensioni, al contrario di quanto avviene invece in Italia con Unicredit. Segno che anche in quella che viene definita la Vecchia Europa in realtà qualcuno sta provando a cambiare le carte in tavola. Grazie alla forza di Bitcoin ma anche a quella di un grande pubblico che ormai è sempre più numeroso e desideroso di acquistare anche tramite i canali classici. Un buon segno, anche se un network monetario nato proprio per fare a meno delle anche non è detto che ne abbia necessariamente bisogno. Staremo a vedere.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments