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DO KWON NEGA

40 milioni sequestrati a Do Kwon! | Ma il leader di LUNA continua a…

…. negare! Si arricchisce di nuovi particolari la spy story che vede coinvolto Do Kwon, fondatore ed ex padre padrone di Terra Luna e le procure coreane, con le seconde che continuano ad utilizzare i giornali come cannoni, dichiarando sequestri di asset cripto legati al divisivo personaggio un tempo sulla cresta dell’onda.

Da Seoul arriva il report di un sequestro milionario, tramite un exchange che però Do Kwon ha smentito di aver utilizzato, con un gioco di tattiche anche mediatiche che sta lasciando più di qualcuno, noi compresi, un po’ perplessi. Chi avrà ragione? Cosa sta accadendo veramente in Corea del Sud? E dove si trova davvero Do Kwon?

Una situazione che ha ancora di più dell’interessante dato che $LUNA non sembrerebbe avere reazioni di sorta al riguardo. Una $LUNA che possiamo comnunque trovare quotata su Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e con INTELLIGENZA ARTIFICIALE – intermediario che è tra i più adatti al mondo per fare trading anche di breve su tutte le migliori criptovalute, con un listino che ne conta 140+ e che ci permette di scegliere anche su progetti molto particolari e ancora emergenti.

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Do Kwon smentisce il sequestro: continua la spy story in Corea del Sud e (altrove)

Le autorità coreane dichiarano di aver sequestrato circa 40 milioni di dollari in criptovalute che farebbero capo a Do Kwon, tramite l’exchange OKX. E qui già il primo inghippo, perché già qualche giorno fa il coreano aveva dichiarato di non utilizzare quell’exchange da tempo. Ed è arrivata puntualmente un’altra smentita sempre firmata Do Kwon, ancora una volta tramite il suo account ufficiale.

Non capisco la motivazione nella diffusione di queste falsità – far vedere chi è più forte? E a che fine? Ancora una volta, non utilizzo KuCoin e OkEx, non ho tempo di fare trading e non ho alcun fondo bloccato. Non so di chi sono i fondi che hanno bloccato, ma buon per loro, fatene buon uso. Spero che non li utilizzeranno per perseguire legalmente il candidato dell’opposizione alle elezioni presidenziali o per mettere metà dei presidenti del passato in galera.

Messaggio piuttosto pepato, dato che fa riferimento a vicende politiche che hanno segnato la storia recente della Corea e dunque, in perfetto stile Do Kwon, una difesa che sa di attacco. Senza che però vengano svelati gli arcani che interessano un po’ tutti, a partire dalla posizione effettiva dell’ex leader di Terra Luna, che ovviamente non ha (e comprensibilmente) alcun interesse a farlo sapere.

Do Kwon nega sequestro
Difficile seguire il filo: chi ha ragione?

Chi ha ragione?

Difficile dirlo. Sappiamo che Do Kwon è molto abile anche a muoversi in questo tipo di situazioni e siamo ormai abituati ai suoi attacchi che in realtà sono difese. I tonio comunque si stanno alzando parecchio, basti guardare il suo tweet successivo.

Non è una sorpresa che le cripto siano molto popolari in paesi che utilizzano come armi le istituzioni statali come armi contro la loro stessa popolazione per loro guadagno politico. Si raccoglie quello che si semina – le rivoluzioni partono dall’interno.

Un messaggio da rivoluzionario o da Masaniello? Lo giudicherà la storia e lo giudicheranno le centinaia di migliaia di appassionati cripto che si sono scottati con il suo recente “default”. Per il resto, rimarrà una storia divertente da seguire e poco più. I toni però si stanno alzando: che si abbia un po’, almeno un po’ di paura da entrambi i lati? Do Kwon di essere arrestato, i procuratori coreani di vederselo scappare per sempre.

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