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Analisi prezzi crypto | AXS rialzo fino 9.75; IOT giù verso 0.18

Le quotazioni di Axie Infinity Shards (AXS) hanno attraversato nel fine settimana un breve periodo di intensa volatilità. Per la precisione, nel pomeriggio di domenica 13 si è verificato un rapido spike rialzista fra 6.33 e 12.78, con un +101.90% misurato in meno di un’ora, seguito da un arretramento del -51.80% fino a 6.16, in circa tre ore e mezza. Successivamente il mercato ha recuperato stabilità, e da ieri sera sta oscillando a cavallo di quota 7.20 senza assumere direzione.

L’evento è molto significativo, in quando indica un improvviso ritorno di interesse da parte degli investitori. E’ probabile che qualche “balena” abbia inserito un ordine di acquisto spropositato per la media di pezzi che vengono scambiati giornalmente su AXS; di qui lo spike rialzista, subito riassorbito, che tuttavia segnala la presenza di “mani forti” in acquisto su questi livelli. Aggiungendo a questo anche il fatto che AXS ha già soddisfatto il 9 novembre scorso le proiezioni ribassiste a 5.81/5.85, ne consegue che dobbiamo necessariamente aggiornare i riferimenti tecnici e operativi per le prossime 5-10 giornate almeno.

AXS/USD, grafico a barre da 30 minuti. Prezzi fino al 14/11/22, ore 14.53, last 7.20

Su grafico a barre da 30 minuti sono presenti nuovi supporti a 7.00 e 5.76/5.84, che costituiranno punti di probabile reazione in caso di nuovi arretramenti. Ci aspettiamo una provvisoria accumulazione fra tali supporti e la resistenza intermedia di quota 8.46/8.57, mediante ripetuti cambi di tendenza preparatori alla rottura rialzista. Le proiezioni forniscono un target a 9.75. Il segnale tecnico verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 5.76. Quando sono le 15.04 CET di lunedì 14 novembre, AXS viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 7.21 dollari, in aumento del +2.71% da ieri.

Passiamo adesso ad un’altra crypto che invece ha subito pesantemente le conseguenze della valanga ribassista della scorsa settimana, successiva alla perdita di fiducia generalizzata dopo lo scandalo che ha coinvolto FTX, di cui ci stiamo ancora ampiamente occupando. Si tratta di Iota (IOT), valuta che il 5 novembre scorso è riuscita solo ad avvicinarsi al target rialzista principale di area 0.2800. Dopo aver toccato massimi relativi a 0.2783, IOT ha ceduto al flusso di vendite spingendosi fino a 0.1946. Il successivo recupero non si è spinto oltre 0.2233, lasciandoci nell’obbligo di aggiornare tutti i riferimenti tecnici per le prossime 5-10 giornate almeno.

IOT/USD, grafico a barre da 30 minuti. Prezzi fino al 14/11/22, ore 15.27, last 0.2173

Le resistenze su grafico a barre da 30 minuti sono localizzabili a 0.2269/2290 e 0.2588/2615, punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi. Le aspettative sono di allargamento della debolezza fino alle nuove proiezioni di quota 0.1850/55 e 0.1720 (target principale). Tecnicamente, sarebbe preferibile intervenire short solo su ritorni dei prezzi almeno sulla prima resistenza, per avvantaggiarsi di un rapporto teorico fra rischio/beneficio il più possibile a favore. Lo scenario verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 0.2615. Quando sono le 15.26 CET di lunedì 14 novembre, IOT viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 0.2143 dollari, sostanzialmente stabile su base giornaliera (+0.32%).

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