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BCE CONTRO BITCOIN

Bitcoin è per i CRIMINALI! | Opinione SHOCK degli economisti BCE

Si è da poco conclusa la sessione riguardante il caso FTX presso la commissione ECON dell’Unione Europea. Ma a quanto pare non sarà l’unica serie di commenti che arriverà dalle istituzioni europee, almeno per quanto riguarda Bitcoin. A gettare benzina sul fuoco, almeno in senso metaforico, è un post sul blog della Banca Centrale Europea, a firma di Ulrich Bindseil, direttore generale presso l’istituzione, con l’aiuto di Jürgen Schaaf. Un post pieno di attacchi diretti e frontali a $BTC e a quello che rappresenta.

Provenendo da istituzione sì importante, sarà il caso di commentare almeno gli aspetti salienti della pubblicazione, che in realtà ricalca molti dei pregiudizi e dei meme della vecchia finanza sul primo sistema monetario decentralizzato e distribuito che non ha bisogno di intermediari.

Bitcoin che oggi ha aperto le contrattazioni in modo spumeggiante, e che possiamo comunque acquistare da operatori pienamente legali e rispettosi della legge. Possiamo infatti trovarlo anche su Krakenvai qui per ottenere un conto gratuito – intermediario che ci permette di comprare direttamente bitcoin e anche di trasferirlo su nostri wallet privati, così da averne piena custodia. Un intermediario che anche nel caos che ha colpito il settore degli exchange durante il mese di novembre si è dimostrato essere tra i più previdenti e affidabili e che offre un’esperienza semplice e diretta per l’acquisto di $BTC.

Un altro attacco a Bitcoin da parte della BCE

Forse non come istituzione direttamente, ma comunque pubblicato sul suo blog ufficiale e firmato da Ulrich Bindseil e Jürgen Schaaf che entrambi lavorano presso la BCE.

BCE ATTACCO BITCOIN SENZA PROVE
Ci svegliamo a Saigon, come in Apocalypse Now

Si parla del crack di FTX come incipit per disegnare la fine e la perdita di rilevanza di Bitcoin, che avrebbe fallito, ci dicono, sotto ogni aspetto. E che sarebbe, lo avremo già sentito dire migliaia di volte, moneta utile solo per i criminali. Ma andiamo con ordine.

Il valore di Bitcoin ha fluttuato [da metà giugno 2022] intorno ai 20.000$. Per chi sostiene Bitcoin, l’apparente stabilizzazione segnalerebbe una sorta di riposo verso nuove vette. Più verosimilmente, invece, è un ultimo respiro indotto artificialmente prima della strada verso l’irrilevanza – e questo era già ampiamente prevedibile prima del fallimento di FTX che ha mandato il prezzo di Bitcoin sotto i 16.000$.

Teoria sicuramente affascinante e ricca di mistero, quasi un pezzo di letteratura che verrebbe voglia di continuare a leggere per sapere come andrà a finire. Con un piccolo problema però: non abbiamo raccolto questo commento dalla sezione fantascienza della nostra libreria di fiducia. Anzi, arriva dalla più importante banca centrale del continente europeo, la quale a quanto pare può permettersi di lanciare accuse senza che a sostenerle ci sia anche il più piccolo straccio di una prova. Sostenuto artificialmente? Da chi? E come? E perché? Ma non sono queste le uniche domande che abbiamo dopo aver letto il pezzo firmato dai due economisti targati BCE.

Il design concettuale di BItcoin e le sue mancanze sul piano tecnologico lo rendono discutibile come mezzo di pagamento: le transazioni reali su Bitcoin [supponiamo sia in contrasto con il sistema del Lightning Network, NDR] sono faticose, lente e costose. Bitcoin non è mai stato utilizzato in modo significativo per transazioni legali nel mondo reale.

Anche qui, ci sarebbe da chiedersi di quale Bitcoin stia parlando il duo. Le transazioni, anche quando fatte direttamente on chain, sono comunque più rapide di un bonifico SEPA classico e estremamente più veloci di qualunque cosa passi via SWIFT, senza parlare poi dei costi. Ed evidentemente al duo sfugge anche l’altra caratteristica di Bitcoin: tutti possono accedervi senza un intermediario e anche nel caso in cui siano unbanked. Questione che interesserà poco i papaveri della Banca Centrale Europea, ma che è cruciale in un mondo dove miliardi di persone non hanno ancora accesso ad un conto bancario.

Bitcoin e il rischio per la reputazione delle banche

Sorvolando sulle questioni legali e di lobby, che comunque vi invitiamo a consultare sul sito ufficiale di ECB c’è l’ultima parte del papiro digitale che meriterebbe ulteriori riflessioni.

Dato che Bitcoin non sembrerebbe essere utile né come sistema di pagamenti, né come forma di investimento, non dovrebbe essere trattato come tale in termini di regolamentazione e dunque non dovrebbe essere legittimato. Allo stesso modo l’industria finanziaria dovrebbe essere attenta riguardo il danno di lungo periodo nel promuovere investimenti in Bitcoin, questo a prescindere dai profitti di breve che potrebbero ottenere (anche senza “skin in the game”). L’impatto negativo sui rapporti con i clienti e sulla reputazione potrebbe essere enorme per l’intera industria una volta che gli investitori in Bitcoin avranno incamerato nuove perdite.

A quanto pare da questo orecchio paesi finanziariamente più avanzati non sembrano sentirci. E anche in Europa, in particolare in Svizzera, molto si sta muovendo. Tra qualche tempo potremo tornare su questa dichiarazione e valutare, con il senno di poi, quale delle due reputazioni sia stata danneggiata.

Quella delle banche che hanno deciso di sporcarsi le mani con Bitcoin o quella di chi ha scritto questo post sul blog di BCE. Che tra le altre cose ha già partecipato a pubblicazioni sull’utilità delle CBDC. Conflitto di interessi? Giammai. Si tratta di opinioni in libertà sulle quali il tempo, inesorabile, sarà giudice supremo.

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Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Noooo!
Hanno fatto entrare Antonio alla BCE e gli hanno fatto scrivere su un blog per giunta…..

Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Buongiorno a tutto il gruppo. Ciao Giorgio. Ripeto che siamo di fronte alla possibilità che nasca un nuovo ordine mondiale. Le persone che rappresentano la BCE sanno benissimo cosa è Bitcoin ma non vogliono dar credito al token. Sanno che non è per criminali e sanno che è inattaccabile. Stanno cercando un punto debole ma non lo troveranno e allora dovranno inventarselo, cosa faranno non lo so ma è certo che cercheranno di farci vivere male qualsiasi situazione. Pensate solo che cercheranno ci imporci di mangiare la carne da laboratorio. Mi fermo qui vi dico un’ultima cosa e poi fate le vostre considerazioni, gli Stati che hanno accettato di importare il gas dalla Russia lo stanno pagando meno rispetto al gas liquido che importiamo noi dagli Stati Uniti. Ogni giorno viviamo nella menzogna di chi ci governa. Buona giornata

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  Klaus Marvin

Ciao Klaus, senza mancarti di rispetto mi permetto di dissentire su un punto del tuo, come sempre esperto commento.
La carne prodotta in laboratorio non è un vezzo, è qualcosa che nel prossimo futuro sarà inevitabile, cone Bitcoin del resto.
La carne a basso costo proveniente dagli allevamenti intensivi non è più sostenibile già adesso, non lo è a livello ambientale, anche se in pochissimi lo dicono, ma ci sono studi scientifici che dimostrano il fatto che un’altissima percentuale di CO2 emessa in atmosfera derivi da questi, si parla di una percentuale che va dal 35 al 50%.
Poi, per me non è più sostenibile a livello etico, e non solo per me molta gente sta cambiando abitudini alimentari, non è etico perché a me da bambino hanno insegnato a rispettare gli animali, anche mia nonna tirava il collo alla gallina, ma se io entravo nel pollaio a infastidire le galline mi sgridava, mi diceva che gli animali vanno rispettati e non bisogna torturarli, la gallina non ha grandi pretese di vita, vuole vivere semplicemente da gallina, ma quella vita bisogna assicurargliela.
Noi produciamo tonnellate di mais e cereali in generale, e quindi proteine vegetali per tradurle in proteine animali dando il foraggio al bestiame, non ha senso e non è più sostenibile, la carne in ” vitro” è una soluzione.
In fondo viene fatta una specie di biopsia alla mucca e le stesse cellule vengono coltivate in laboratorio, si replicano da sole, tali e quali.
Noi, caro Klaus siamo quelli che vogliono vedere un futuro migliore, sotto tutti gli aspetti e quindi non dobbiamo trasformarci in detrattori di argomenti che forse non abbiamo approfondito, studiato molto bene e quindi compresi, proprio come accade con Bitcoin.
Perdonami Klaus per l’appunto, ma a mio parere era doveroso, anche se la testata non si occupa e ovviamente non approfondisce tali discussioni.
Un abbraccio ciao.

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

Sono stato vegetariano per un anno, principalmente per curiosità, e devo dire che fisicamente si sta meglio, c’è poco da fare. Detto questo reputo la carne assunta con moderazione (1 volta a settimana) assolutamente corretta.
Sugli allevamenti intensivi, carne in vitro, eccetera… sono completamente d’accordo con Giorgio (incredibile!)

Anche a me è stato insegnato il rispetto per gli animali, e vedere polli con le zampe che non toccano mai la terra ma si feriscono camminando su una rete metallica per tutta la vita, imbottiti di antibiotici e cibo spazzatura mi stringe il cuore.

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

Non è importante essere d’accordo, l’importante è confrontarsi e se due persone si prendono la briga e il tempo di farlo è perché si rispettano e reputano il confronto in qualche modo costruttivo e di livello.
Forse molte delle nostre furibonde discussioni sono state spunto di riflessione per altri, sempre che ci hanno letto.
Detto questo, io sono vegetariano da anni ormai, quasi vengano, non lo sono perché la mozzarella sulla pizza e al parmigiano sulla pasta non voglio rinunciare.
Non sento assolutamente il bisogno fisico di carne, poi bisogna dire che oggi c’è abbondante scelta veggy sul mercato.
Bisogna avere il coraggio di guardare le immagini degli allevamenti intensivi, come vivono gli animali, e non parlo di allevamenti di paesi in via di sviluppo, parlo di allevamenti italiani certificati e marchiati, come FTX poi s’è visto cosa c’era dietro.
La pubblicità di tutti i marchi che commerciano carni, sono false e quindi ingannevoli e quindi fuori legge.

massimo
massimo
1 anno fa

perfettamente d’accordo Klaus. e’ chiaro da tempo che ci troviamo davanti ad un piano che portera’ all’abolizione del contante e all’impossibilita’ di convertire le criptovalute nella nuova valuta elettronica ufficiale. l’europa sta facendo da battistrada, poi in base agli esiti, gli Usa seguiranno. il problema e’ che questi signori hanno il potere di fare accadere quello che vogliono. gli ultimi due anni dovrebbero aver insegnato qualcosa, e non mi riferisco solo all’ambito finanziario. con una propaganda monolitica e il popolo lobotomizzato non c’e’ neppure bisogno di schierare eserciti nelle strade. almeno i dittatori del passato hanno dovuto faticare e correre qualche rischio.

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

🤔stamattina Luigi non si caricano i commenti.

Luigi Pesci
Luigi Pesci
1 anno fa
Reply to  Giorgio

Ciao Giorgio , credo fosse un problema temporaneo.

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  Luigi Pesci

Ciao Luigi, si si tutto ok, probabilmente anche il server ha risentito del passaggio di Antonio. 😁😁