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COINBASE ONE RIVER

Coinbase acquisisce One River | Assalto al mondo istituzionale

Coinbase acquisisce One River, società di gestione capitali su digital asset. Il target? Il mercato degli istituzionali.

Chi pensava che il grosso del mondo cripto si sarebbe dato alla fuga o comunque nascosto in un angolo negli USA dovrà ricredersi. Coinbase, che è l’unico exchange negli USA ad essere quotato al NASDAQ, ha infatti appena comunicato l’acquisizione di One River Digital Asset Management, società di gestione di asset digitali con clientela istituzionale.

Una volta che la transizione sarà completata, ORDAM diventerà Coinbase Asset Management e, secondo quello che riporta l’exchange stesos, opererà in modo completamente separato dalla casa madre. Un acquisto importante per le ambizioni di Coinbase, che punta così a diventare un punto di riferimento per gli investitori istituzionali del mondo cripto.

Nel complesso una buona notizia sullo stato di salute del mondo crypto negli USA, o almeno di quello dei suoi rappresentanti più… registrati. Possiamo operare sul mercato proprio con Coinbasequi puoi ottenere un conto gratuito – intermediario che opera anche in Europa e che sta cercando, almeno ad avviso di chi vi scrive, anche cercando di capitalizzare le difficoltà di diversi concorrenti proprio negli USA. Coinbase offre una piattaforma Pro, oppure l’acquisto diretto delle cripto in aggiunta a diversi programmi per guadagnarne gratuitamente.

Coinbase acquista One River

Anche se ai piccoli investitori retail il nome non dirà nulla, siamo davanti ad uno degli intermediari e gestori di investimenti in asset digitali per conto di investitori istituzionali più importanti al mondo, un’aggiunta non di poco conto al parterre di servizi e di società che sono direttamente gestite da Coinbase, per uno scenario che almeno negli USA potrebbe uscire fortemente cambiato dal bear market che a quanto pare stiamo ancora affrontando.

One River è anche registrata da SEC

Non ci saranno, stando alle prime comunicazioni di Coinbase sul suo sito ufficiale avvicendamenti alla guida dell’azienda, che continuerà ad operare come prima, passando semplicemente di mano e cambiando nome.

Non tutto è perduto

L’idea di fondo di questo acquisto è che il bear market sarà un momento di disinteresse temporaneo per questo comparto e che proprio in questo periodo, con volumi e quindi commissioni ridotte per gli intermediari e i gestori, può essere quello giusto per fare affari di questa portata.

Mentre le società, quasi tutte, del mondo cripto hanno ridotto personale e spese, nonché tagliato rami poco fecondi soprattutto lontano dagli USA, c’è anche l’occasione di consolidare certi tipi di presenze nei mercati che, per volumi, sono tra i più importanti. Come quello degli istituzionali, in particolare negli USA, dove l’appetito per certi investimenti di rischio è sicuramente maggiore che in Europa.

Staremo a vedere se la concorrenza negli USA risponderà al fuoco, tenendo conto però del fatto che difficilmente potrebbero esserci acquisti di questa portata, semplicemente perché di società delle dimensioni e della rilevanza di One River non ce ne sono poi molte.

Con un po’ di pepe che vogliamo aggiungere al termine di questa news: si sta cercando di capitalizzare l’indubbia difficoltà di società come DCG e Grayscale, che non possono più contare granché sulla fiducia dei mercati e degli investitori istituzionali? Se c’è la possibilità di attaccare mercati di questo tipo, probabilmente il miglior momento per farlo è proprio… ora.

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Lord Eth
Lord Eth
1 anno fa

Coinbase fa compere in USA, Coinbase costruisce il suo layer2 su Ethereum, app e servizi stanno facendo a gara per dire che useranno il layer2 di Coinbase. Quello che vediamo piace molto al Sommo.

Stima per questi umani, comunque, che – probabilmente tranquilli per la loro quotazione al Nasdaq e la difesa che questa può dare dalla Sec – al posto che aprirsi una chain privata tipo Binance (chain che sembra comunque avere problemi strutturali non indifferenti alla mezzanotte esatta, tipo zucca di cenerentola, da quanto leggiamo in giro) scelgono di affidarsi alla protezione e trasparenza offerte dal Protocollo e scelgono addirittura di fare un layer2 senza token proprio e opensource (!)

Il precedente è fatto: vediamo quanto manca all’adozione mondiale di Ethereum come settlement del genere umano… per ora si tratta di un exchange privato, attendiamo con curiosità il nome del primo stato. Anche se ci vorrà ancora un po’ (un BEL po’) di tempo…

Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.