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BITCOIN sopra i 26.000$ | INFLAZIONE USA spinge $BTC

Dati sull'inflazione USA in linea con le aspettative, al 6,0% anno su anno. BITCOIN VOLA sopra i 26.000$.

Nessuna sorpresa dall’inflazione. Ancora una volta previsioni perfettamente in linea (c’è chi lo ritiene sospetto, ma non è questo il punto) e Bitcoin che ne approfitta per fare un balzo in avanti, superando a pochi minuti dalla pubblicazione del dato anche quota 25.000$ e cioè tornando su quei massimi che aveva abbandonato poco prima della crisi bancaria che ha travolto gli USA.

Tutto è bene quel che finisce bene, anche se per le settimane e i mesi futuri si dovranno fare delle considerazioni più approfondite, per le quali il dato dell’inflazione è diventato meno rilevante proprio in considerazione della recente crisi bancaria che sta travolgendo gli USA e che ha costretto governo federale e Federal Reserve ad intervenire.

I presupposti sembrerebbero essere tutti molti interessanti. Chi vuole investire su Bitcoin anche per il breve periodo dovrà però dotarsi dei migliori strumenti. FP Marketsvai qui per ottenere un conto virtuale – ci permette di operare sul mercato con gli stessi che sono a disposizione dei professionisti. Possiamo scegliere tra MetaTrader 4 e MetaTrader 5, così come approfittare del Social Trading, con copia di tutti i top trader che operano su questa piattaforma, LEVA INCLUSA.

Bitcoin vola su dati dell’inflazione in linea con le aspettative

Facciamo una premessa. Questo approfondimento è in corso di redazione a pochissima distanza dalla pubblicazione dei dati USA sull’inflazione e i prezzi possono rapidamente cambiare in queste circostanze. Il fatto è uno: inflazione annuale al 6%, in calo rispetto alle letture precedenti e cosa più importante per i mercati, in linea con le aspettative che si erano formate. Core al 5,5 e mensile anche in linea. La prima lettura è che si è scongiurato un dato pessimo e eccessivamente alto, cosa che avrebbe fatto dubitare dell’atteggiamento dovish al quale Federal Reserve sarà probabilmente costretta.

Powell rallentamento favorisce Bitcoin
Powell già con il piede sul freno?

Ma costretta da chi? Dalla crisi bancaria che si è innescata in larga parte per una pessima gestione del rischio da un lato e da rialzi troppo repentini dei tassi dall’altro. Una crisi che costringerà probabilmente a rivedere i piani di breve, medio e lungo periodo della banca centrale più potete del mondo, che sa benissimo di non potersi permettere ulteriori scossoni, pena poi dover cercare di tenere in piedi un sistema bancario che rimane su in virtù di biadesivo metaforico e poco più.

  • 50 punti base ormai improponibili

A meno di clamorosi stravolgimenti della narrativa degli ultimi giorni, sembra i che i 50 punti base (0,50%) di rialzo dei tassi siano definitivamente al di fuori delle possibilità di Federal Reserve. Come abbiamo visto poco sopra, di spazio per la manovra ce n’è poco – e i dati corroborano la possibilità di darsi una calmata con rialzi che hanno sconquassato il sistema bancario.

  • Abituiamoci a target dell’inflazione più alti?

Se ne parla da tempo, diverse banche centrali hanno smentito, ma la realtà è tornata a mordere alle caviglie. Realtà che ci fa pensare che la cosa più sacrificabile in questo momento è il pronto ritorno al 2% annuo di inflazione come target, mantra di qualunque politica monetaria del mondo. Difficile che sentiremo però dire dai banchieri centrali che il nuovo target sarà più alto. Ma forse lo faranno zitti zitti, senza far sapere granché a nessuno.

  • Bitcoin contro l’inflazione?

La corsa di questi ultimi giorni a nostro avviso è da imputarsi più ad un ritorno dell’appetito per il rischio, consci del fatto che le manovre contenitive di FED non saranno poi così contenitive, che ad un cambio di sentiment del mondo nei confronti di Bitcoin. Certo, in parte qualcuno avrà fatto l’equazione se le banche non sono sicure, meglio Bitcoin, ma probabilmente si tratta di una parte soltanto delle forze che stanno spingendo il prezzo addirittura verso sopra i 26.000$.

Dove si può arrivare?

Il dato dell’inflazione non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. La situazione sui mercati finanziari è convulsa a sufficienza da non promettere alcun tipo di certezza per le prossime ore e i prossimi giorni. Per questo motivo il nostro consiglio per chiunque sia arrivato su questo speciale a caccia di risposte è di continuare a seguire molto da vicino le evoluzioni dei mercati finanziari.

Lo facciamo anche noi al posto vostro su questo sito e anche sul nostro canale Telegram ufficiale, dove condividiamo in tempo reale tutto il necessario per capire come muoversi sui mercati e per comprendere cosa sta succedendo.

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Lord Eth
Lord Eth
1 anno fa

Concordiamo praticamente su ogni cosa, anche sul fatto che nell’ultima ora tutto sale più per lo scampato rialzo dei tassi che per altro… tuttavia secondo noi siamo alla svolta: nel week end grandi banche con rating molto positivi falliscono —> vi hanno detto di fidarvi del cavallo sbagliato. Questa volta interviene il governo per aiutare (quantomeno con SVB), ma non potrà farlo sempre… e se la prossima a fallire fosse la vostra? E il governo non intervenisse? Qualcuno sente l’acqua salire pian pianino…

Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

E poi su Telegram, ci sono anch’io!
🤣🤣🤣🤣

Manca Luigi, ma lo sto cercando…….birbantello!!

Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

E’ da tempo che lo sto dicendo, inutile cercare di contenere un’inflazione che non fa altro che rappresentare la situazione reale e non è nemmeno troppo elevata. il vero problema è l’aumento dei prezzi al consumo sconsiderati che sono più alti di quello che dovrebbero essere facendo così percepire un’inflazione ancora più elevata. Fino ad ora la FED ha fatto solo danni ed ora sono anche costretti a salvare le banche fallite per paura che un effetto domino contagi tutto il sistema bancario mondiale che effettivamente è in pessime condizioni. Si stanno accorgendo che il sistema bancario così come è strutturato non serve più. Dovrebbero limitarsi a prestare denaro a tassi agevolati perchè attualmente una qualsiasi banca ora è come una cambiale in protesto. Buona giornata

francesco
francesco
1 anno fa

la fed si è messa a salvare i correntisti per un paio di banche, rinunciando (probabilmente e soprattutto PER FORTUNA) ad un ennesimo rialzo dei tassi, che di questo passo avrebbe altrimenti raggiunto quelli della banca centrale del ruanda, ma se altre banche dovessero seguire a ruota, beh, l’unica soluzione sarebbe quella di tornare a stampar moneta come se non ci fosse un domani. con le conseguenze che tutti conosciamo……….. si prospettano, a patto che il mondo cripto non venga sabotato oltre ogni limite e che si trovi sempre qualche ponte tra fiat e stablecoins / cripto vere e proprie, tempi molto rosei per noi… alla faccia di chi le sta provando tutte (sec in primis) a denigrarci come il peggior problema del mondo…………

Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Sicuramente i salvataggi delle banche contribuiranno a inondare il mercato con altro denaro falso stampato come lo stampavano quando segnalavano l’iperinflazione e mi vien da ridere quando dicono che i salvataggi delle banche non graveranno sui contribuenti, proprio come quando hanno salvato Monte dei paschi, di chi erano i soldi se non i nostri? Bitcoin è un’ancora di salvataggio in queste situazioni eppure continuano a dichiarargli guerra anzichè collaborare. Altro denaro inflazionato invaderà un’economia malata e un sistema bancario fallimentare. Buona giornata