Il recente subbuglio causato dall’intervento a gamba tesa di SEC nei confronti dei principali intermediari del mondo crypto ha fatto passare un po’ in secondo piano la discussione sui fondamentali di Bitcoin. Fondamentali che a breve, durante la prossima settimana, passeranno anche dal fuoco di fila di importanti dati che arriveranno dal mondo macro.
Tutto questo dopo che Bitcoin ha dimostrato una certa resilienza anche agli attacchi indiretti di SEC – per quanto, come vedremo nel corso di questo approfondimento, $BTC in quanto tale ne sia relativamente al riparo. Una situazione interessante – all’interno di un contesto macro fortemente incerto – e che Bitcoin potrebbe capitalizzare. Sono passati infatti sottotraccia diversi segnali del fatto che le stesse situazioni che hanno consentito a Bitcoin di prosperare nella prima parte del 2023 potrebbero a breve ripresentarsi. E arrivano da fonti molto affidabili e che avrebbero tutto l’interesse a dire il contrario.
FOMC della prossima settimana: perché NON preoccuparsi
Il FOMC, previsto il 14 giugno prossimo, non sembrerebbe essere motivo di grande preoccupazione per il mondo crypto e Bitcoin. Per quanto i mercati abbiano già cambiato diverse volte le loro aspettative, farà poca differenza vedere uno stop ai rialzi – che è più probabile – o un aumento di altri 25 punti base.
La politica monetaria di Fed rimane incerta e, per citare Jerome Powell, dettata dai dati che arriveranno volta per volta. Per quanto gli asset di rischio siano in genere molto sensibili a questo tipo di dati, non riteniamo che l’appuntamento del 14 giugno sia poi così… fondamentale.
Le banche hanno ancora problemi. E non è detto che sia finita qui
Janet Yellen del Tesoro USA continua a ripetere che il sistema bancario americano è solido. E che il peggio è alle spalle. Sembrerebbe anche invertito il trend di fuga dai depositi bancari che aveva messo in crisi Silicon Valley Bank e altri istituti durante il primo trimestre del 2023.
Tuttavia la stessa Yellen continua a parlare di possibile ulteriore concentrazione del mondo bancario, che tradotto nel linguaggio di noi comuni mortali significa semplicemente che qualche piccola banca potrebbe essere fagocitata dai grandi gruppi come JP Morgan.
E tornando a JP Morgan, anche il suo CEO ritiene che la questione non sia finita qui. Perché interessa Bitcoin? Perché ad ogni scricchiolio del settore bancario, Bitcoin ha risposto con degli scatti in avanti importanti, scollegandosi almeno parzialmente dall’andamento del settore azionario.
Tenere i 25.000$ e poi recuperare è stato un segnale di enorme importanza
Il terzo segnale arriva dal mondo legale. Le cause di SEC hanno attaccato due dei principali scambi mondiali anche di Bitcoin. Notizie che in altri momenti avrebbero probabilmente affossato l’intero settore, Bitcoin compreso. Il colpo c’è stato, ma è altrettanto vero che è stato contenuto e che subito dopo si è passati ad un recupero molto interessante.
Si sono lambiti i 27.000$, poi persi, ma la situazione generale della price action sembra essere meno pessima di quanto raccontano gli orsi perpetui. Anche questa dimostrazione di forza per noi è un segnale bullish su Bitcoin per un 2023 complicato per tutto il settore finanziario.
Il segnale preoccupante: sarà un anno zero per tutto il comparto
L’azione legale di SEC avrà come risultato un’ulteriore compressione dei volumi su tutto il mondo crypto, con ulteriori difficoltà per gli exchange – qui il nostro speciale, leggilo se investi – e per il comparto tutto.
Il prezzo di Bitcoin è ancora largamente dipendente dagli scambi dei professionisti del trading e dei mercati. E finché permarrà questa situazione, immaginare un caso super-bullish sul brevissimo periodo è difficile.
L’attacco di SEC – del quale parleremo anche oggi sul nostro Magazine – è un affondo a questo specifico comparto del settore Bitcoin. E invertire il trend potrebbe essere lungo e faticoso.