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Bitcoin: è svolta politica | BlackRock, elezioni USA e Fabio Panetta

Per Bitcoin il mese più politico di sempre. Ma occhio a confondere il re con chi vuole fargli omaggio.

Giugno 2023 verrà inserito a pieno diritto negli annali della storia di Bitcoin e del mondo crypto. Un mese partito con il mal di pancia e culminato invece con lo sbarco sulla luna di Bitcoin di BlackRock, di altri grandi soggetti istituzionali e di tutta quella vecchia finanza che soltanto pochi mesi fa prometteva di non voler avere nulla a che fare con questo mondo.

Non è chiaro cosa sia cambiato. Non è chiaro il perché proprio adesso. Non è chiaro se sia un disegno partito da lontano e arrivato lontano: quel che sappiamo è che presto potremmo avere un ETF Bitcoin Spot negli USA, nel mese che si era aperto con due cause importanti contro i due più grandi player di intermediazione per le crypto negli USA.

E intanto Bankitalia viene affidata alle mani di Fabio Panetta, hooligan anti Bitcoin e crypto, grande sostenitore dell’Euro Digitale e personaggio certamente di frattura con quello che sembra essere il trend su scala globale. Una storia complessiva dal centro alla periferia dell’impero che merita certamente di essere raccontata.

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Il mese della politica: cambia davvero tutto per Bitcoin?

Tecnicamente BlackRock sarebbe più un player del mondo della finanza che di quello della politica, ma quando in ballo ci sono certe mosse su Bitcoin, diventa estremamente difficile separare le due cose.

Lo scenario è quello di un veicolo d’investimento maledetto almeno negli USA, un ETF Bitcoin Spot che è stato già rifiutato diverse volte da SEC quando presentato da altri gestori – e che ora invece potrebbe trovare l’approvazione del regolatore dei mercati USA non solo per il peso specifico di BlackRock, ma anche perché questo filing ha oggettivamente qualcosa di diverso.

  • Arriva l’accordo di sorveglianza

Una clausola che permetterà la collaborazione tra NASDAQ e Coinbase e che dovrebbe soddisfare almeno sulla carta le richieste di SEC, richieste che invece gli altri filing non avevano rispettato. Seguendo l’esempio di BlackRock, anche ARK con 21Shares ha inviato un filing modificato garantendo questo tipo di possibilità.

Altra politica: i candidati presidenziali

Sono ben quattro i candidati presidenziali negli Stati Uniti che si sono dichiarati pro Bitcoin, tre repubblicani e un democratico. Un record – come riportato da molti – una questione di cui gioire, secondo tanti. Secondo noi però fumo negli occhi di una guerra dove Bitcoin è strumento di attacco verso SEC e Federal Reserve, più che un interesse legittimo.

Che si creda o meno alle intenzioni di DeSantis e Kennedy poco conta. Bitcoin non ne ha bisogno. E durante i due anni più difficili della sua vita ha confermato di avere tutte la carte in regola per resistere a qualunque tipo di attacco.

In Italia invece…

In Italia la banca centrale verrà affidata a Fabio Panetta, già in BCE, già dimostratosi arci-nemico di Bitcoin e del mondo crypto. Le dichiarazioni più recenti di Panetta contro Bitcoin sono forti e decise, ma la verità ce l’ha raccontata il suo predecessore.

Parliamo anche di questo nell’ultimo numero del nostro Magazine – per una Banca d’Italia che poco potrà contro lo strapotere Bitcoin.

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