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MR DOOM

Nouriel Roubini: da anti Bitcoin a suo token | L’assurda storia

La strana storia di un progetto di Nouriel Roubini, che ora finisce nelle mire di CZ, capo di Binance.

Nouriel Roubini non ha bisogno certo di presentazioni. Economista superstar dopo aver previsto la crisi del 2008, non è mai stato morbido nei confronti di Bitcoin e delle criptovalute. Quello che però in molti ignoravano, prima che CZ di Binance lo ricordasse oggi, è che Roubini ha “lanciato” una nuova moneta tokenizzata, quella che tutte le persone di buonsenso chiamerebbero appunto una criptovaluta.

E c’è di più, perché il breve post di CZ su X/Twitter non ha reso giustizia alla complessa storia della criptovaluta dell’economista, che prima voleva proporsi come alternativa più solida del dollaro e ultimamente sembra invece aver virato verso atteggiamenti più green.

Un polpettone crypto – del quale ti invitiamo a venire a parlare anche sul nostro Canale Telegram, insieme alla nostra redazione e a tanti dei nostri lettori, appassionati di cripto come te.

Nouriel Roubini, da economista di fama mondiale a crypto maniaco?

La storia è in realtà vecchiotta, ma vale la pena di essere raccontata. Tutti conoscono Nouriel Roubini, economista popolare quanto una rock star per aver avvisato tutti della crisi del 2008/09. Ha poi continuato a predire catastrofiche crisi che non si sono mai verificate, ma questo è materiale per approfondimenti in un altro luogo e in un altro momento.

Quel che ci interessa di Nouriel Roubini è che dopo aver attivato al sua personalissima macchina del fango contro Bitcoin, ha ben pensato di mettersi in affari proponendo un suo token, che poi altro non è che forse un asset tokenizzato quando e se il progetto prenderà piede.

Non inseriremo qui il sito – anche al fine di non volergli offrire ulteriore visibilità – ma qualche considerazione che poi potremo discutere sul nostro account X o appunto su Telegram.

  • Il progetto esiste dal 2021

Il progetto è stato in realtà lanciato nel 2021 e per quanto del team facesse parte Nouriel Roubini – che ha una certa facilità a guadagnarsi le prime pagine dei giornali – sono stati in pochi a dargli credito. Eravamo quasi nel pieno della bull run per Bitcoin e c’era, almeno nel mondo crypto, altro di cui parlare.

La prima curiosità: mentre sul sito del progetto oggi si parla tanto di clima e il focus del progetto sembra essersi spostato verso la sostenibilità, in passato non era così. Nel PDF di presentazione del progetto si parlava poi di un framework ESG, ma certamente il focus del progetto era altrove.

  • Oggi concentrato sull’ambiente

Tanto da essere stato ribattezzato dal gruppo dirigente del progetto, nel quale si trova anche Roubini, Climate Token. La composizione è grosso modo la stessa di allora: bond degli stati uniti, TIP, GCC, REIT sostenibili e commodity strategiche come l’oro.

Tante le domande che non troveranno risposta

Non è chiaro perché la cosa sia stata tokenizzata, ma a quanto ci è dato capire rappresenterà una sorta di titolo di possesso delle quote di quello che sembra, a tutti gli effetti, un fondo.

La prima delle domande che faremmo a Mr Doom – così lo chiamano scherzosamente i giornali – è perché scegliere un token per quello che sembra a tutti gli effetti un fondo a gestione attiva.

La seconda è perché vengano riportate performance del basket di titoli del Climate Token dal 1991, quando la cosa ovviamente non esisteva. È un’informazione trasparente nei confronti degli interessati? Perché proprio il 1991?

Grafico
Lo strano grafico

La terza è come siano andate le cose anche su Binance, exchange che Roubini aveva definito una bomba a orologeria.

Ce ne sarebbero anche una quarta, una quinta, una sesta, ma lo spazio e il tempo sono quelli che sono, e lasceremo a voi lettori l’esercizio di scovare le cose che non quadrano.

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