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CARICA ANTI ETHEREUM

Internet Computer Protocol, Avalanche, Hedera | La carica anti Ethereum

C'è spazio per tutti - e diversi progetti sembrano avere lo spunto giusto per il prossimo ciclo.

Il nuovo ciclo – che sia già iniziato o meno lo lasceremo decidere ai nostri lettori – vedrà con ogni probabilità tanti nuovi arrivi, non appena le condizioni di mercato saranno propizie. Ci sarà, parimenti, una sfoltita di quanto abbiamo visto emergere nel corso dell’ultimo ciclo, talvolta con un tempismo forse non perfetto (ma per il quale non si poteva fare granché meglio).

Cosa rimarrà in piedi? Ci sono diverse considerazioni da fare, in particolare in termini tecnici e di potenzialità di sviluppo. Senza pretendere che questo sia in discorso completamente esaustivo, ci occuperemo di guardare cosa hanno da offrire ICP, Avalanche e Hedera, tutte nella top 40 in modo piuttosto solido e, almeno a nostro avviso, solide a sufficienza per scrivere un altro pezzo di storia del settore altcoin.

La considerazione è stata fatta anche tenendo conto del fatto che tutte e tre possono essere considerate del layer 1 – per quanto con enormi differenze tecniche – e quindi progetti che possono esistere a sé stanti.

Basta parlare di Ethereum Killer: c’è certamente spazio per tutti

Una prima precisazione: non ha alcun tipo di senso continuare a parlare di Ethereum killer: il mondo crypto ha dato ampia dimostrazione di avere spazio per tutti e dunque di poter essere accogliente a sufficienza per chiunque voglia provare a sviluppare soluzioni di carattere infrastrutturale.

Questo vale per tutti e tre i progetti che abbiamo preso in considerazione in questa sorta di comparazione tra ICP, Avalanche e Hedera Hashgraph. Tre progetti molto diversi tra loro sia per ambizioni, sia per concept di carattere tecnologico.

ICP: il super computer

In realtà il programma di Internet Computer Protocol è forse il più ambizioso tra quelli proposti. L’idea di fondo, che è in realtà facilmente desumibile dal nome, è quello di essere una sorta di supercomputer il più decentralizzato possibile, che sia in grado di interagire con il Web2 ed esserne al tempo stesso alternativa.

Internet Computer ha messo tanta carne al fuoco

Il progetto, almeno a nostro avviso, paga un’uscita con un tempismo forse non ottimale (ma nessuno poteva prevederlo), ma ha al tempo stesso tanta carne al fuoco e tante soluzioni che già funzionano.

Piuttosto elegante la soluzione per l’integrazione di Bitcoin e Ethereum, almeno rispetto a quanto abbiamo visto in termini di wrapped coin su Ethereum ma anche su Solana. Soluzioni tecnologicamente arretrate e fondamentalmente meno sicure.

C’è di più. Il leader del progetto Dominic Williams punta in modo piuttosto serio all’AI, cosa che ci ha rivelato in un approfondimento esclusivo per Criptovaluta.it e – in mezzo a tanti token che cercano disperatamente di associarsi a questo comparto, ci è sembrata la proposta più sensata. Una di quelle alle quali guardare con maggiore interesse nel corso del prossimo ciclo.

Avalanche: subnet offrono un vantaggio competitivo?

Ne avevamo parlato in tempi non sospetti. Le subnet sarebbero stata una carta vincente per Avalanche almeno per il settore finanziario. È un sistema che, seppur con diversi canoni, è stato riproposto anche altrove, ma questo non vuol dire che Avalanche non possa rivendicarne la paternità.

Avere regole separate e aggiustabili sarà di grande interesse per le istituzioni finanziarie che hanno bisogno di maggiore controllo in termini di accesso e di gestione del mercato. Con l’esplosione prossima del settore RWA, questo approccio potrebbe certamente pagare. Ed è quello a cui dovremmo guardare per il prossimo ciclo.

Hedera Hashgraph: tutti i big dentro

Hedera Hashgraph può vantare pezzi davvero grossi nella governance, che però almeno per il momento hanno prodotto relativamente poco in termini di utilizzi concreti di questa tecnologia.

Non passi per una critica: quello che intendiamo dire è che ci sarà molto da fare in questo senso e che avere dalla propria parte giganti di quel calibro – pensiamo anche soltanto a LG e Google – potrebbe fare la differenza e aiutare questo progetto a ricavarsi una fetta di mercato.

Per il resto, ci sono certamente tanti altri progetti da studiare, di cui appassionarsi e che potrebbero dire la propria. Questa selezione però ci sembrava la più pressante, e esattamente in questo ordine.

Continueremo a coprire anche il settore alt sotto il profilo tecnologico, con diverse novità che stanno maturando e che presto saranno annunciate al grande pubblico.

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