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Altcoin come argento digitale: la correlazione è maggiore di quanto pensi!

La correlazione tra altcoin e argento si sta facendo giorno dopo giorno sempre più interessante: ecco un'analisi sull'evoluzione dei due asset!

Per tanto tempo abbiamo assistito a una narrativa che tendeva a considerare Bitcoin come un oro digitale, a causa anche della sua scarsità. Ma allora gli altcoin potrebbero essere l’equivalente dell’argento digitale o no?

Forse si. Anzi, forse è lecito affermare che è molto più consapevole l’equivalenza tra altcoin e argento piuttosto che quella tra Bitcoin e oro. Perché, in fondo, gli altcoin sono molto più in linea con l’argento, anche se con un gap temporale non disprezzabile, rispetto a quanto Bitcoin ha fatto e sta facendo con l’oro.

Ma che cosa significa tutto questo per noi che abbiamo solo l’ambizione di fare trading sulle criptovalute, usando uno dei migliori broker in circolazione?

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Altcoin, forte correlazione con i metalli preziosi

È evidente che ci troviamo a operare in uno scenario particolarmente complesso, e che a causa della pandemia (è oramai chiaro che i suoi effetti saranno più lunghi di quelli che inizialmente erano stati prospettati), potrebbero essere necessari molti anni prima che le cose si riprendano correttamente – ammesso che riescano a farlo.

Dinanzi a un simile contesto gli investitori hanno dapprima temuto il peggio, andando a incassare, trasformandole in liquidità, quasi tutte le attività liquidabili. Poi, hanno scelto di assumere rischi selettivi, tornando a gonfiare la loro presenza sui listini. E mentre il mercato azionario ha già compiuto una buona ripresa parziale, altri asset come l’oro, l’argento, il Bitcoin e gli altcoin che sono cresciuti ancora di più rispetto ai titoli di partecipazione alle società quotate.

Sia l’oro che l’argento, sono stati a lungo utilizzati durante i periodi di crisi economica come beni rifugio sicuri, e come strumenti di protezione contro l’inflazione. Pochi asset hanno un’offerta limitata come i metalli preziosi, rendendo molto più delicato l’equilibrio tra domanda e offerta.

L’oro e l’argento sono inoltre stati utilizzati per secoli come strumenti di commercio, come monete, come elementi per la gioielleria e tanto altro ancora (si pensi ai loro utilizzi industriali). Grazie alla familiarità che tutti noi abbiamo con questi beni, e alla percezione di qualcosa di “prezioso”, c’è inoltre un inscalfibile livello di fiducia che contraddistingue questi beni rispetto ad altri. La stabilità generale (relativa) delle loro quotazioni nel corso degli anni ha altresì reso più confortevole per gli investitori parcheggiare la liquidità in questi beni rifugio.

La stessa fiducia si può trovare in Bitcoin e nelle criptovalute? Forse si, almeno secondo una parte degli investitori. Tuttavia, gli utenti “medi” non capiscono ancora come questo funzionino questi per comprendere di potersi fidare ciecamente.

Gli altcoin sono l’argento digitale del 2020

Chiarito ciò, e tornando al focus iniziale, ribadiamo come per lungo tempo si è pensato che il Bitcoin fosse la perfetta controparte digitale dell’oro, e che gli altcoin potrebbero dunque in realtà essere la versione digitale dell’argento.

Una considerazione che, almeno per quanto concerne gli altcoin, è stata effettivamente dimostrata da un’analisi recente sulla correlazione con l’argento, con un allineamento dei grafici dei prezzi delle due asset class che tende ad assomigliare in misura non marginale.

La differenza principale è che i picchi e i ribassi dell’argento avvengono su un periodo di dieci anni, mentre l’azione dei prezzi degli altcoin si muove in pochi anni. Forse, sottolineano alcuni osservatori, una delle motivazioni è legata alla maggiore negoziabilità degli altcoin, su cui è possibile investire 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e che potrebbe dunque essere inteso come elemento in grado di accelerare il ciclo finanziario.

Insomma, forse è proprio vero che l’argento digitale è costituito dagli altcoin. E, sulla base di ciò, potrebbe essere ancora più utile cercare di compiere un parallelismo tra l’evoluzione dei due asset.

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